
09 Febbraio 2021
Puntare su uno scooter elettrico a fine 2019 ha senso, è diventato economicamente sostenibile grazie agli incentivi e permette anche di risparmiare qualcosa sul lungo periodo. Inizio questo articolo con una conclusione, anzi, tre considerazioni che danno subito l'idea del perché abbia senso al giorno d'oggi provare e consigliare scooter di nuova generazione che puntano su motori esclusivamente elettrici, soprattutto se vantano prestazioni ed autonomia di tutto rispetto come l'Askoll eS3 Evolution.
Si tratta di una rivisitazione del modello precedente, un leggero restyling che non cambia nella sostanza l'ottimo dueruote già provato lo scorso anno. Dettagli estetici e funzionali che cambiano, applicazione che fa ancora qualche passo in avanti ma non convince poi del tutto. Di Askoll in giro ne vediamo tanti, soprattutto nelle grandi città dove impazza il fenomeno dello scooter sharing, la casa italiana è infatti tra le aziende preferite quando si tratta di creare una nuova flotta free-floating con noleggio rapido tramite App.
Ma attenzione ad associare questo eS3 al fratello minore eS2 usato, ad esempio, da Ecooltra per lo sharing in città come Milano e Roma, il modello in questione è infatti il top della sua famiglia e come tale richiede le dovute attenzioni.
Tra le strade cittadine non è consentito sfrecciare a più di 50 km/h, è vero, ma sono tante le vie periferiche o più veloci che permettono di spingere il proprio mezzo fino ai 70 km/h; avere uno scooter fin troppo limitato può quindi creare dei malumori. L'Askoll eS3 è assimilabile ad un 100cc, vanta una potenza di ben 2.700W ed è capace di raggiungere una velocità massima di 65 km/h (anche 70 km/h in leggera discesa). Non è quindi un giocattolo, ha il suo carattere ed una spinta che mette tutti d'accordo.
Non è un fulmine, intendiamoci, Askoll non punta di certo a fornire lo scooter più veloce o reattivo sul mercato, seppur la buona accelerazione sia intrinseca nella sua anima da elettrico ed abbia a disposizione una coppia di 130 Nm. L'eS3 è veloce a sufficienza, rapido nelle ripartenze e reattivo nel traffico quando si tratta di fare un sorpasso e spingere al massimo il sistema. Ma attenzione, il tutto a patto che le due batterie siano collegate ed abbiano un livello di carica simile, altrimenti si viaggerà a potenza limitata. Se lo scarto di carica tra le due supera infatti il 20% si hanno prestazioni quasi dimezzate, sia nell'accelerazione sia nella velocità massima.
Potrebbe sembrare una condizione atipica ma in realtà non lo è, perché il caricabatterie in dotazione - per nulla leggero e portatile - permette di ricaricare solo una batteria alla volta e spesso non si ha il tempo per "rivitalizzare" entrambe. Ritrovarsi l'unità "A" al 40% e la "B" al 100%, ad esempio, comporterà il solo utilizzo di quest'ultima fino a che lo scarto tra le due non sarà inferiore al 20 percento.
Avere due batterie da 2.820 Wh cariche (circa 7,6 kg ciascuna), oltre a fornire la massima potenza permette di percorrere fino a 80-85 km reali in città; autonomia che ho calcolato in circa 1 mese di utilizzo cittadino e guidando per lo più da solo. Siamo decisamente oltre i modelli base con singola batteria, questo range permette poi di gestire con tranquillità gran parte degli spostamenti quotidiani di molti di noi.
Questa categoria di scooter è pensata per la città e centri abitati, mi sembra chiaro, ma è del tutto plausibile pensare di percorrere 50-60 km affrontando anche delle strade provinciali un po' più impegnative e veloci. Il fatto che sia elettrico non è quindi una gran discriminante se si pensa all'autonomia, basta come al solito tener d'occhio il livello di carica o l'applicazione.
Naturalmente si può sempre ricaricare anche in mobilità o fare delle scelte "strategiche": io, in questo mese di utilizzo, ho piazzato il caricabatterie sotto alla scrivania in ufficio, così da ricaricare le batterie nelle ore di lavoro. Peccato che questo dispositivo sia un po' rumoroso, per mantenere basse le temperature c'è infatti una ventola.
Entrambe le ruote sono da 16 pollici e di serie abbiamo pneumatici a doppia mescola, un dettaglio importante che riduce di certo il consumo della gomma e migliora l'aderenza. L'anteriore ha il freno a disco con sistema CBS e ammortizzatore idraulico che gestisce bene le discontinuità dell'asfalto cittadino ma soffre un poco nelle buche più insidiose per l'impronta contenuta del pneumatico (80/80 e 90/80).
La sella biposto permette di portare anche un passeggero senza nessun tipo di problema, ci sono infatti le pedane estraibili e un poggiaschiena nella parte anteriore del bauletto, fornito di serie e sempre utile. Rispetto al precedente eS3 trova qui posto anche un piccolo cupolino fumè che aiuta a far defluire meglio l'aria in velocità ma non cambia di certo la sostanza. La pedana è grande abbastanza per ospitare anche uno zaino di dimensioni generose e lasciar spazio ai piedi del guidatore.
L'Askoll eS3 si conferma poi quello scooter snello e agile che ben si coniuga con le necessità cittadine, si può guidare con la patente B ed ha anche tutti i vantaggi di un mezzo elettrico: bollo gratis per 5 anni, assicurazione meno costosa (che dipende da svariati fattori) e manutenzione poco onerosa visto il numero minore di componenti meccanici. Bisogna poi mettere in conto il costo di ricarica esiguo che Askoll calcola addirittura in 11 euro l'anno (circa 30 centesimi per un "pieno"), una cifra "ridicola" e calcolata ipotizzando 10 km al giorno percorsi per 5 giorni a settimana.
A migliorare l'esperienza di guida c'è poi il nuovo display digitale che fornisce molte più informazioni e abbandona la classica lancetta adottata sul modello precedente. La lettura è certamente più chiara, la velocità è in primissimo piano e a dimensione maggiorata, non mancano poi due tastini fisici in basso che permettono di attivare il pairing allo smartphone tramite Bluetooth e navigare tra le funzioni. Peccato solo che l'applicazione non dia automaticamente informazioni sui tragitti effettuati; per avere uno storico bisogna infatti pigiare su "Play" alla partenza e poi "Stop" alla fine della corsa; fin troppo macchinoso se pensiamo che la concorrenza fa tutto da sola (vedi NIU).
Per portarselo a casa servono 3.990 euro, ma è chiaro che è possibile abbattere del prezzo del 30% sfruttando la rottamazione e gli incentivi che spingono l'acquisto di veicoli elettrici e aggiudicarselo così per 2.793 euro. Potremmo discutere per ore sul fatto che molti scooter tradizionali di simil categoria e motore a scoppio vantano un listino più abbordabile, ma è altrettanto chiaro che chi punta all'elettrico fa anche una scelta mirata.
EICMA 2019 è alle porte, vedremo quali saranno le nuove soluzioni che il mercato proporrà presto, d'altronde il settore è in fermento e l'elettrico si impone sempre più prepotentemente, che sia a due, a tre o a quattro ruote.
Commenti
Che orrore, ma chi progetta questi cosi.
Mah...non comprendo il tuo commento stranamente astioso. Ho comprato questo " trespolo " , fin'ora ho percorso 1000 km urbani, risparmiando tantissimo in soldoni e soprattutto in stress. Non consente di fare il figo col motore strombazzante ma in fondo non si acquista per queste esigenze.
beh ho capito ma quella usciva di fabbrica cosi e non sbiellava ogni 400 km! il gusto del brivido non potevi averlo:) ovviamente scherzo
Beh, la honda nsr 125cc del 1988/90 che si poteva guidare a 16 anni faceva (uscita dalla fabbrica senza nessuna modifca) più di 160km/h
E perchè? La minchi4 mi tira a comando, duro almeno 30 minuti nelle ciulate, mi sembra tutto in ordine
il tuo urologo non ne sarà altrettanto entusiasta!
In italia non hanno bisogno di scuse per spennarci....ce ne sono talemnte tante di ragioni. Noi siamo bravi a disincentivare ogni cosa, ogni cosa. Gran paese di M...
Io ci riesco, vedessi che fontane, in doccia con questo metodo riesco a bagnare la ragazza in testa anche se sta in piedi
Per portare le pizze 80km a sera sono pochi...considerando il peso extra e che corri peggio di Marquez sempre a tavoletta ne farai 50 se va bene...
In una sera li divori
Sicuro che hai parlato a vanvera, visto che con un analogo ciclomotore a benzina per fare 80 Km non basterebbero 80 centesimi, ma ci vorrebbero almeno 3 €, oltre 1000 € l'anno. Proseguendo con i numeri al lotto, nessuno sano di mente prenderebbe un ciclomotore per fare 30.000 Km l'anno, sicuramente non durerebbe a lungo, e anche 30 Km al giorno sono eccessivi (a proposito: due tragitti a/r al giorno da 10 Km a tratta fa 40, non 30!). Sono più che sicuro che un mezzo del genere verrà impiegato esclusivamente in città per andare e venire dall'ufficio, 2/3000 Km l'anno in tutto, e ad un prezzo al KW che parte da 19 cent fa da 15 a 20 euro, non troppo distante dalle previsioni
quindi?
il mio booster del 98 con cilindro polini evolution, marmitta evolution, carburatore del 21 (son passati anni non vorrei sbagliarmi),filtro a cono, variatore completo questo scooter se lo mangiava appena lo vedeva. certo mi sentivano arrivare da km di distanza , consumava peggio di un ferrari e grippavo ogni 1000 km su per giù. Forse aveva anche dei lati negativi.
Prezzi a dir poco ridicoli.
Io ho provato un Phantom da 140 km/h e ti assicuro che la centralina era stata cambiata, non è che se tu non l’hai visto fare è una puttanata.
Io maleducato... Ma tu perseveri! La centralina si mldifica nelle auto perché regola flusso aria e carburante (mappatura), nei motorini 50 cambi il carburatore, un 17 o 21,5 che ti aumenta i consumi del 30-40% e cavalli, scontato sopratutto se ci metti un gruppo 70-80cc da sfruttare a pieno.
Ho visto preparazioni quasi estreme di cinquantini e non s è toccata la centralina, prossima putt... anta?
Datti una calmata fenomeno
Gli scooter hanno la centralina, maleducato.
E a te se ti dicono che l asino vola, ti giri? I kw casalinghi costano al lordo 27cent, calcoliamo su questi e non delle colonnine dove costa 50cent.
Un pieno da quasi 3kw viene 80cent x 365 giorni sono 300€. Ho parlato a vanvera? Poi, se fai 5km al giorno, manco mezzo ke consumato, non è battuta dire, fatti un monopattino elettrico, non si spendono 4mila€ per il sostitutivo di una passeggiata.
Anche metà del consumo che ho stimato, cioè se usi per andare e tornare da lavoro a 10km da casa e la sera scendi in palestra o altro a farti altri 10km a+r, totale 30km al giorno di media, sono 150€, per arrivare a 11€ all anno, dimmi tu che calcoli reali sono stati fatti.
Assurdo e insensato come tutti i veicoli elettrici.
Nemmeno se me lo regalano.....
Ce la fai a leggere l'articolo prima di appoggiare le dita sulla tastiera ed agitarle a vanvera?
a cariolate ne venderebbero ...a c a r i o l a t e
In italia non si smaltiscono batterie? E allora perché le pagano un tot al quintale se le porti nei posti giusti? Inoltre tutti si dimenticano un piccolo fattore, i combustibili fossili non sono infiniti
E un bello sfera senza ebbasta?
N'altro, posate il fiasco prima di scrivere
un mese d'autonomia 80km? dove abiti a roccacannuccia? a roma sto trespolo orrendo dura al max 2gg
Metropolitani
Ma tu ti appoggi al contatore del vicino? La corrente ha un costo, specialmente quella delle colonnine che costa giusto il doppio del contratto casalingo. Un articolo recente ha fatto 2 calcoli, stimando il consumo di un auto media in €, 9cent a km, per l elettrico siamo a 7cent a km, quindi dei calcoli che hai fatto di consumo annuo in € di benzina, solo il 20% è riaparmio rispetto all elettrico, quindi quintuplica i tempi del tuo piano di ammortamento. Vai vai, a farti f... dall elettrico se il tuo modo di fare i conti è questo
Idem in Liguria, che non è al sud.
Per dire.
Io ho speso 80€ per un tagliando ufficiale Yamaha di Xmax300...
si ma non scordiamoci tutte le tasse che ci sono da pagare ogni anno.
Lascia stare gli scarabei, io parlo di mezzi che partono da una base molto migliore di quel coso da sfigati, parlo di runner, dna e il mitico zip, leggero ma con uno spazio sotto da fare ben più di altri mezzi ed avere un rapporto potenza/peso mostruoso
E sempre ai miei tempi, i carramba con la la Fiat uno, desistevano ad un inseguimento. Poi le targhe sui 50cc nemmeno esistevano
Quando facevo miscela io, c'era il distributore di benzina che direttamente dal distributore richiedeva a che percentuale lo volevi l'olio..nella pompa passava benzina e olio.
Ai miei tempi avevo una vespa special 50 con motore 125, cilindro Polini 130cc marmitta, carburatore 24, volano alleggerito, albero tagliato da competizione, e centralina, perché le puntine nel volano si attaccavano sempre...
Ai miei tempi facevamo tutto noi in garage... Quando facevamo montagna in vespa, mi portavo dietro la frizione si ricambio, due cucchiai e 3 chiavi... Stendevo la vespa e in 10minuti la cambiavo. La mia vespa partendo da fermo davo 800 metri di distacco ad una cagiva 125, quella prima della mito.
Ai miei tempi la mia vespa prendeva i 135kmh in 800metri partendo da fermo.
Ok, è vero che vomiti, ma con questo ti vergogni proprio ad uscire di casa.
È ipocrisia. I ragazzi in piazza hanno le Nike, l’iPhone, quanti di loro fanno davvero qualcosa? Certi argomenti si trattano con serietà, non con inutili marce che servono solo a saltare un giorno di scuola.
LOL
Indiani?
piu che garelli ciclone ...garelli bidone
Gli scarabei (faccio l'esempio con quelli) con motore minarelli, si, senza i "tappi" alla marmitta e limite sul variatore, facevano senza problemi 85km/h (senza parabrezza). Al contrario, non ho mai visto uno scarabero fare più di 90 solo con il 70cc montato sotto. Gli scarabei 4tempi con motore piaggio, facevano fatica a fare i 70km/h senza limiti. Ora come ora non sono aggiornato e non so nemmeno che motore montano i nuovi, se ancora li fanno. Mandare a 130 uno scooter "50" significa che hai anche cambiato i rapporti del differenziale, perdendo praticamente metà della ripresa iniziale. Al tempo andavano mettere 70cc a liquido, marmitte ad espansione, carburatori 21 ed oltre, gruppi lamellari in carbonio, albero motore rinforzato ecc ecc. Ma se ti faceva 130, significa che a ripresa stava a piedi. Con i rapporti originali arrivavi ad un 110. E lo stesso motore minarelli, era sotto anche ai malaguti e molti altri scooter.
e ma purtroppo la piaggio sta in mano agli indiani
appunto vista la cifra uno potrebbe magari volerci fare un po' di extraurbano
Già, l'estetica è quella.
Ha però preferito fare la Vespa elettrica, una meraviglia ma costosa oltre ogni limite.
se la piaggio rifacesse in chiave moderna i vecchi "ciao" i "si" alimentati a batteria,con i telai piu peggeri e il prezzo piu basso venderebbero a cariolate
ho smesso di chiedermelo sembra intenzionale
Recensirete anche il Garelli Ciclone?
A me piace, ma la versione aggiornata ;)
Guarda in tutta onestà a me la piccola Greta non fa nè caldo nè freddo, ho sempre seguito il problema da altre fonti e da altre prospettive ma non per questo ritengo giusto doverla censurare o lasciare che la gente sfoghi le sue repressioni su di lei.
Quello che ho visto è che è riuscita in qualche modo a smuovere la gente, numerosi ragazzi e giovani si sono mossi in piazza, e altrettanti comitati si sono formati con lo scopo di sensibilizzare la tematica a livello locale. Può piacere o meno non sto a sindacare questo, ma incazzarsi con lei è veramente da ignoranti dal momento che dice comunque cose sensate e veritiere, anche se semplificate. E in ogni caso attraverso lei si è ottenuto ciò che si voleva fin dall'inizio: parlare, bene o male che sia, dell'argomento e coinvolgere tutte le persone. Se poi i media si arrichiscono buon per loro, non stanno togliendo niente a nessuno.