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Volvo 360c: il concept a guida autonoma è un letto viaggiante

La visione di Volvo sulla guida autonoma in un concept futuristico che dialoga con gli altri utenti della strada

Volvo 360c: il concept a guida autonoma è un letto viaggiante
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 5 set 2018

Con il concept 360cVolvo lancia la sfida ai tanti servizi di trasporto aereo urbano che arriveranno nel corso del prossimo decennio. 

Perché volare quando si può far guidare la macchina? – si domanda il costruttore svedese – Immaginate di vivere in un mondo in cui è possibile percorrere lunghe distanze senza dover prendere l’aereo. Un mondo in cui si può evitare di passare i controlli di sicurezza in aeroporto, di trascorrere lunghe ore in fila in attesa e di salire su aeromobili rumorosi e affollati. E se invece di tutto questo poteste usare il vostro mezzo privato di prima classe, che viene a prelevarvi a domicilio e vi porta esattamente nel luogo di destinazione desiderato?

Ha sempre senso prendere l'aereo per brevi tratte, diciamo intorno ai 300 km? In alcune zone degli USA, per esempio quelle che collegano New York a Washington DC, Houston a Dallas e Los Angeles a San Diego, no: viaggiare in aereo richiede un tempo maggiore che viaggiare in auto, considerando anche gli spostamenti da e verso l’aeroporto, i controlli di sicurezza e i tempi di attesa.

Con 360c, un veicolo elettrico a guida totalmente autonoma, connesso e dotato dello spazio necessario per trasformare l'auto in una seconda casa viaggiante, il tempo dedicato al viaggio può essere sfruttato per lavorare o riposare. La visione olistica della guida senza conducente di Volvo viene espressa grazie a due file di poltrone da due a tre posti, che consentono quattro potenziali modalità di utilizzo di questo veicolo, e di tutti i futuri modelli autonomi di Volvo: 

  1. zona dedicata al riposo
  2. ufficio mobile
  3. salotto
  4. spazio di intrattenimento.

 

Secondo Mårten Levenstam, Senior Vice President responsabile della Corporate Strategy di Volvo Cars, un veicolo di questo tipo potrebbe consentire a Volvo di competere con i principali costruttori di aerei a livello mondiale. Del resto, "la cabina letto consente di viaggiare di notte beneficiando del massimo confort e di assoluta tranquillità e di arrivare a destinazione al mattino freschi e riposati".

Nuovi orizzonti per la sicurezza stradale

Con 360c, Volvo prosegue una tradizione che l'ha sempre posta al vertice dell'industria automobilistica per quando riguarda la sicurezza stradale. Era il 1959 quando Volvo Cars inventò la cintura di sicurezza a tre punti, mentre alla fine degli anni 2000 la Casa svedese è stata una delle prime ad adottare la frenata automatica di emergenza

Ecco dunque che, al posto della cintura di sicurezza, viene introdotta la "coperta di sicurezza", un sistema di ritenuta idoneo per proteggere chi viaggia in posizione sdraiata.

Nello sviluppo di 360c, i tecnici Volvo hanno affrontato la questione di come istituire un metodo sicuro di comunicazione fra le vetture con guida autonoma e gli altri utenti della strada. L'obiettivo ultimo è stato quello di creare uno standard di comunicazione utilizzabile in tutto il mondo. 

Su questo prototipo, la comunicazione è affidata a suoni, colori, elementi visivi, movimenti e combinazioni di questi strumenti per comunicare le intenzioni del veicolo agli altri utilizzatori della strada. La cosa importante, in questo processo, è non creare confusione: la vettura, infatti, non impartisce comandi o direzioni agli altri utenti della strada, ma comunica solamente le proprie "intenzioni".

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