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Volvo e Geely pensano alla fusione

Volvo e Geely stanno pensando di fondersi per creare un Gruppo che possa meglio competere all'interno di un mercato dell'auto sempre più complesso e difficile.

Volvo e Geely pensano alla fusione
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 10 feb 2020

Dopo FCA e PSA anche Volvo e Geely stanno ragionando di una possibile fusione. In realtà, la casa automobilistica svedese appartiene già oggi al colosso cinese Geely Auto Holdings Ltd dal 2010, ma rimane comunque un'azienda separata. Geely possiede anche marchi tra cui Lotus, Lynk & Co, Proton e LEVC . Le cose, però, potrebbero cambiare. Come ha sottolineato Volvo, arrivare alla fusione con Geely permetterebbe di accelerare le sinergie tecniche e finanziarie.

Il nuovo soggetto che nascerebbe dalla fusione averebbe le caratteristiche giuste per poter competere nel migliore dei modi in un settore come quello dell'automobile oggi in fortissima evoluzione, soprattutto a causa dell'elettrificazione. In ogni caso, la fusione non pregiudicherebbe l'identità originaria delle società coinvolte. Per valutare questa operazione, Volvo e Geely hanno creato un tavolo di lavoro congiunto. Al momento, non è stata comunicata alcuna tempistica.

Il presidente di Geely, Li Shufu, ha dichiarato che l'accordo rafforzerà le sinergie all'interno del Gruppo, mantenendo il vantaggio competitivo e l'integrità di ogni singolo marchio. Volvo e Geely già oggi condividono molto, comprese alcune piattaforme. Da quando Geely ha acquistato Volvo in difficoltà dalla Ford, il marchio è stato rilanciato, merito, in particolare, dell'ampliamento della famiglia dei SUV.

Grazie alla fusione, le due società potrebbero beneficiare di un maggiore aiuto reciproco, che potrebbe essere vitale per rimanere competitivi contro giganti come il Gruppo Volkswagen e il nuovo Gruppo che nascerà dalla fusione tra PSA e FCA. Per Volvo, inoltre, potrebbe essere l'occasione per poter aumentare la sua capacità produttiva, sfruttando le fabbriche cinesi di Geely. Viceversa, il marchio cinese potrebbe tentare di espandere la sua presenza in Europa.

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