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Vaccino Covid-19 subito e ovunque: la soluzione italiana (di successo)

Tecnam e Desmon insieme per trasportare e mantenere a -86 °C i vaccini Pfizer.

Vaccino Covid-19 subito e ovunque: la soluzione italiana (di successo)
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Stefano Bontempi
Stefano Bontempi
Pubblicato il 18 gen 2021

La pandemia ha sconvolto le nostre vite e abitudini, ci ha costretto a restare chiusi in casa per proteggere noi stessi e gli altri. La luce in fondo al tunnel è ancora fioca, ma c'è: i vaccini sono realtà, frutto degli enormi sforzi condotti dai ricercatori di tutto il mondo, che hanno consentito a diverse aziende farmaceutiche di immettere sul mercato le prime dosi che ci permetteranno – ci auguriamo – di uscire da questa drammatica situazione nel minor tempo possibile.

E così come la logistica è stata messa in ginocchio dalla prima ondata del coronavirus, ancora la logistica può contribuire ora a velocizzare il processo di distribuzione del vaccino in ogni angolo della Terra, anche il più remoto. Come? una importante risposta viene da Costruzioni Aeronautiche Tecnam, azienda italiana con sede a Capua, in provincia di Caserta, che sfruttando le sue competenze e conoscenze in materia di sistemi di trasporto ha sviluppato una soluzione che potrebbe davvero rappresentare il punto di svolta per la distribuzione del vaccino.

La piattaforma P2012 Travelcare nasce dalla stretta collaborazione con Desmon, azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di ultra-freezer che consentiranno di conservare il vaccino Pfizer alla temperatura richiesta, ovvero di -70 °C ±10 °C.  Poiché le dosi non possono essere successivamente ricongelate, si rende necessaria un'intera struttura che gestisca ogni singola fase e le relative temperature richieste. Una volta scongelato, infatti, il vaccino può resistere a 2-8 °C per un massimo di cinque giorni.

Da ciò si capisce bene quanto si renda necessaria una filiera vera e propria, in grado di garantire la più rapida distribuzione del vaccino in ogni angolo della Terra e la sua corretta conservazione in ciascuna fase del trasporto prima della somministrazione. La tempestività è cruciale per salvare vite umane, ed il trasporto attraverso aerei di grandi dimensioni sembrerebbe essere la soluzione più adatta. In realtà le cose non stanno proprio così: come riporta Tecnam, solo il 33% degli aeroporti europei è in grado di far atterrare aerei di grandi dimensioni, estromettendo così quelli regionali e locali che spesso sono adibiti a scuole di volo e aeroclub. Sfruttando dunque solamente i grandi hub, bisognerebbe organizzare al meglio il trasporto su strada o rotaia dall'aeroporto al luogo di destinazione finale (secondo lo schema hub and spoke, ovvero fulcro e raggio).

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Questa potrebbe non essere la soluzione più adatta: se in Europa tutto sommato le strade e le infrastrutture permettono un trasporto in condizioni "ottimali", in altre zone del mondo ciò rischia di non essere garantito. Si pensi ad esempio alle aree più remote dell'Africa, o dell'America Latina. In più – e questo vale anche per l'Europa – meno passaggi si fanno, più la distribuzione del vaccino sarà rapida.

IL COSTO DEL TRASPORTO

L'elemento che ha giocato a favore di Tecnam è stata la rapidità con cui l'azienda italiana ha risposto alle esigenze della comunità medico-scientifica: quando Pfizer ha annunciato la validità del suo vaccino a novembre, il sistema della società campana era già stato messo a punto. Tant'è che sono stati ottimizzati anche i costi di trasporto: la stessa Tecnam mette a confronto quelli "tradizionali" (ovvero aereo + camion) con quelli della soluzione P2012 Travelcare: 11 euro contro 0,004 euro per fiala per ora di volo.

Ciò viene reso possibile dall'utilizzo dei piccoli velivoli realizzati dall'azienda italiana, capaci di trasportare 115.000 dosi per ogni singolo viaggio all'interno dei refrigeratori Desmon a una temperatura di -86 °C. Il punto di forza è rappresentato proprio dalla tipologia di velivolo impiegato, grande abbastanza per essere capiente e piccolo a sufficienza per poter atterrare in qualsiasi tipologia di aeroporto, indipendentemente dalla tipologia di pista di atterraggio (asfalto, terra, erba) e dalla sua lunghezza (l'aereo riesce ad atterrare su piste di meno di 600 metri di lunghezza). E in più anche il tempo di trasporto viene minimizzato: Tecnam stima un risparmio del 500% rispetto ai camion e del 50% rispetto agli elicotteri.

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