Quanto guadagnerà Tesla dagli accordi di pooling con i costruttori europei?
Il costruttore americano potrebbe arrivare a guadagnare ben 1 miliardo di euro nel 2025

La Commissione Europea ha confermato che non intende eliminare le multe sulle emissioni 2025. Le case automobilistiche si stanno quindi riorganizzando per fare in modo di rispettare la nuova normativa visto che le eventuali sanzioni potrebbero risultare molto pesanti. Per questo, c'è chi ha voluto sfruttare il meccanismo del pooling che permette di mettere insieme virtualmente le flotte auto di più case automobilistiche. Nel caso specifico, Stellantis, Toyota, Ford, Subaru e Mazda hanno creato un maxi pool con Tesla che, lo sappiamo bene, vende solamente auto elettriche.
L'accordo economico non è stato ovviamente comunicato ma c'è chi ha provato a fare due conti. Secondo gli analisti del Gruppo UBS, quest'anno Tesla potrebbe incassare più di 1 miliardo di euro dalle case automobilistiche rivali che hanno bisogno di aiuto per rispettare i più severi standard di inquinamento nell'Unione Europea.
UN AFFARE NIENTE MALE…
La cifra ovviamente è il frutto del calcolo degli analisti di UBS ma la dice lunga su quanto l'azienda di Elon Musk potrebbe arrivare a guadagnare. Il pool che sarà guidato da Tesla, è ancora aperto, nel senso che altre case automobilistiche vi potranno aderire. A quanto pare, tutti gli altri produttori che desiderano unirsi hanno tempo fino al 5 febbraio per presentare la propria domanda.
I candidati devono firmare un accordo di non divulgazione e fornire a Tesla i dati sulle proprie emissioni di CO2, in modo che l'azienda possa valutare eventuali rischi che il pool non raggiunga i propri obiettivi. Gli analisti si sono poi soffermati su Stellantis. Secondo UBS, l'adesione del Gruppo al pool di Tesla è stata una sorpresa dato che l'ex CEO Carlos Tavares aveva insistito sul fatto che la società avrebbe rispettato le norme UE senza problemi.
La creazione di questo maxi pool, pone poi dei quesiti sulla posizione dei Gruppi Volkswagen e Renault. Secondo UBS, infatti, le due aziende hanno i maggiori divari da colmare per rispettare le normative 2025 sulle emissioni. Vero è che il pool di Tesla è ancora aperto ma non è chiaro se possa aver raggiunto un limite massimo di membri.
E parlando sempre dello strumento del pooling, va detto che Mercedes ha scelto il pool di Volvo per lo stesso motivo (ne fanno parte Volvo, Polestar, Mercedes e Smart).