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Tesla: nuova tassa se si occupa inutilmente una stazione Supercharger

Tesla appliccherà una tassa presso i suoi Supercharger a chi occupa le colonnine di ricarica inutilmente.

Tesla: nuova tassa se si occupa inutilmente una stazione Supercharger
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Redazione
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Pubblicato il 22 nov 2023

In un mondo in continua evoluzione verso la mobilità elettrica, Tesla continua ad espandere e ottimizzare la sua rete di Supercharger negli Stati Uniti. Gli utenti dei veicoli elettrici spesso si trovano davanti alla sfida di pianificare i viaggi in base alla disponibilità di stazioni di ricarica ad alta velocità.

Perciò il marchio statunitense ha implementato una tecnologia che aiuta i conducenti a scegliere i migliori punti di ricarica lungo il loro percorso, garantendo soste brevi ma efficienti. Le stazioni Tesla Supercharger, famose per aggiungere oltre 320 km di autonomia in soli 15/25 minuti di ricarica, stanno diventando sempre più popolari.

I TESLA SUPERCHARGER DIVENTERANNO SEMPRE PIÙ AFFOLLATI

Con l'aumento delle vendite di EV e l'adozione dello standard North American Charging Standard (NACS) da parte di altre case automobilistiche, queste stazioni sono destinate ad affollarsi. Tesla non si è limitata a notare il fenomeno, ma ha agito.

Oltre ad ampliare costantemente la sua rete di ricarica, ha adottato tattiche per distribuire meglio il traffico, come offrire la ricarica gratuita in alcune stazioni durante i periodi di maggiore affluenza. Tuttavia, questo potrebbe non bastare a lungo termine.

Per gestire meglio questo problema, il brand di Elon Musk ha introdotto i Magic Dock – degli adattatori CCS-to-NACS – e permetterà ai possessori di auto elettriche di Ford, General Motors, Lucid Motors e altri brand di ricaricare in oltre 12.000 località a partire dalla primavera 2024. Con quasi tutti i marchi automobilistici in Nord America pronti a passare allo standard NACS entro il 2025, la situazione potrebbe intensificarsi ulteriormente.

ARRIVANO LE CONGESTION FEES

In risposta a ciò, Tesla ha introdotto una nuova politica di tariffazione, sostituendo le “idle fees” (ovvero le tariffe di occupazione) con le “congestion fees” in alcune stazioni Supercharger. Questo cambiamento, comunicato agli utenti tramite l'app ufficiale, mira a ridurre i tempi di attesa e a garantire l'accesso alle stazioni quando necessario.

La nuova tariffa di congestione, che ammonta a 1 dollaro al minuto, viene applicata quando una stazione è occupata e la batteria del veicolo ha raggiunto o superato il 90% di carica. Tesla invita gli utenti a controllare tramite l'app eventuali avvisi. L'utente avrà a disposizione cinque minuti (a partire dalla ricezione della notifica) prima che vengano applicate le congestion fees. 

Lo scopo delle nuove tariffe è messo nero su bianco da Tesla che sottolinea: 

Questa tariffa incoraggia i conducenti ad effettuare la ricarica della batteria solo quanto basta per il loro viaggio, anziché sino al 100%. In questo modo la disponibilità dei Supercharger aumenta in modo che tutti possano accedervi quando ne hanno bisogno.

Almeno per il momento, né vengono fornite indicazioni sulle località in cui si troveranno le stazioni Supercharger alle quali si applicano le nuove tariffe, ma a scanso di equivoci al momento nel nostro Paese restano in vigore le consuete tariffe di occupazione che prevedono: 0,50 euro al minuto per l'occupazione dello stallo oltre il periodo della ricarica e 1 euro al minuto per l'occupazione dello stallo oltre il periodo della ricarica quando tutte le postazioni sono occupate. 

Le reazioni a questa novità sono state varie, ma la casa automobilistica statunitense spera che la strategia possa evitare che le stazioni Tesla Supercharger siano occupate inutilmente, in particolare durante le festività. Resta da vedere l'impatto che questa misura avrà sul comportamento degli utenti e sulla rete di ricarica complessiva.

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