L'accordo con Tesla che ha salvato NIO
Un accordo con Tesla permise a NIO di superare la crisi economica: ecco cosa è successo.

Del costruttore cinese NIO abbiamo parlato più volte di recente. All'inizio del 2021, il marchio ha fatto diversi annunci che riguardano una nuova berlina elettrica e la sua stazione 2.0 per il servizio di "battery swap". Adesso, il fondatore e CEO Li Bin, all'interno di un'intervista con la stampa cinese, ha rivelato alcuni retroscena davvero interessanti del passato che riguardano anche Tesla.
ACCORDO NIO-TESLA
Nel 2019, la casa automobilistica cinese non stava attraversando un buon momento. I bilanci era negativi, i fondi scarseggiavano e si faceva fatica a trovare investitori. A tutto questo si era aggiunta una costosa procedura di richiamo per la sostituzione della batteria del modello ES8. Sebbene oggi si guardi a NIO con interesse, non bisogna dimenticarsi che sino a poco tempo fa l'azienda aveva vissuto un periodo complesso con un'importante crisi economica.
A causa di tutte queste problematiche di natura finanziaria, NIO fu costretto a rivedere i suoi piani di espansione. In particolare, fu stoppato il progetto della costruzione di una fabbrica a Shanghai, nonostante la società avesse ottenuto dal Governo locale un sostegno ben superiore a quello ricevuto da Tesla. I soldi erano un problema in quel periodo ed è qui che è "entrato in scena" il costruttore americano. Il marchio cinese, per la sua fabbrica aveva già ordinato nel 2018 una costosa attrezzatura che nel 2019 era pronta per essere ritirata ed installata.
NIO ha quindi deciso di vendere il tutto a Tesla che in quel periodo stava costruendo la sua Gigafactory a Shanghai ed aveva fretta di far partire il prima possibile la produzione. Tra le due società è stato quindi trovato un accordo che è stato vantaggioso per entrambe le parti. NIO, infatti, ha ottenuto nuova liquidità, fondamentale per le sue attività. Tesla, invece, ha potuto anticipare i suoi piani di sbarco nel mercato cinese di almeno 6 mesi. Probabilmente è proprio questo il "segreto" che ha permesso alla società di Elon Musk di far partire presto la produzione delle sue auto elettriche in Cina.
Il lancio rapido delle elettriche americane ha sicuramente avuto riflessi positivi anche per NIO visto che ha rafforzato la fiducia del mercato verso questi veicoli. Ovviamente, Li Bin ha sottolineato che in una situazione normale non avrebbe mai stretto un accordo del genere con Tesla ma all'epoca era l'unica casa automobilistica che stava costruendo un impianto.
Oggi, la situazione di NIO è nettamente migliore e quindi si può ipotizzare che alcuni dei progetti messi da parte a causa della crisi possano essere riproposti in futuro.