Amazon installa una coppia di telecamere AI all'interno dei suoi furgoni
Ma non a tutti è piaciuta questa iniziativa
Il trattamento di Amazon nei confronti dei suoi dipendenti torna al centro dell'attenzione. Questa volta il colosso americano dell'e-commerce avrebbe deciso di installare una serie di telecamere di sorveglianza all'interno dell'abitacolo di tutti i suoi furgoni in circolazione nel Regno Unito.
Si tratta di particolari telecamere dotate di intelligenza artificiale in grado di sorvegliare gli autisti durante il loro turno di lavoro. Una di queste telecamere punta verso l'esterno del furgone riprendendo il traffico circostante, mentre la seconda riprende l'autista per rilevare eventuali infrazioni o comportamenti scorretti e pericolosi alla guida come eccessi di velocità, brusche frenate o mancato utilizzo della cintura di sicurezza. Le telecamere non consentono di monitorare i driver in tempo reale e non catturano i suoi. Le immagini vengono però conservate e, in caso di necessità, possono essere utilizzate in un secondo momento da Amazon per valutare i propri conducenti.
LE CRITICHE E LA RISPOSTA DI AMAZON
Inutile dire che l'iniziativa ha richiamato una forte attenzione mediatica sull'azienda. Il Big Brother Watch, un gruppo inglese per la tutela della privacy si è apertamente schierato contro il sistema, definendolo “eccessivo, intrusivo e inquietante”, sostenendo che questo tipo di sorveglianza oltre che a demoralizzare i conducenti, potrebbe anche rischiare di distrarli. Dello stesso parare è anche il sindacato dei lavoratori Amazon, che ritiene che questo sistema di sorveglianza non aiuti davvero la sicurezza dei conducenti.
Amazon ha risposto alle critiche attraverso un intervento sul quotidiano The Telegraph, sottolineando che “lo scopo dell'introduzione di questa tecnologia è quello di mantenere i conducenti e le comunità al sicuro”. Inoltre, sempre stando all'intervento dell'azienda sulla testata inglese "è stata fatta una valutazione completa sul tema della privacy dei dati, rispettando tutte le leggi vigenti”.