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Batterie, dalla Cina la ricetta per la ricarica veloce

Un team di scienziati ha sviluppato un rivestimento per l’anodo di una batteria al litio in grado di consentire una ricarica al 60% in appena 6 minuti

Batterie, dalla Cina la ricetta per la ricarica veloce
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Redazione
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Pubblicato il 2 mag 2022

La prima manovra necessaria a far svoltare la mobilità elettrica è migliorare le performance della ricarica lavorando sugli aspetti più arretrati della tecnologia alla base (diversi costruttori sono impegnati in tal senso): seguendo questo principio, un team di scienziati cinesi ha messo a punto quella che viene descritta come una tecnologia di "ricarica estremamente veloce", abbastanza da consentire a una batteria agli ioni di litio di raggiungere il 60% della sua capacità in meno di 6 minuti, “semplicemente” ridisegnando un componente chiave della batteria.

UN NUOVO ABITO PER L’ANODO

Il componente in questione è l’anodo, o polo negativo: gli autori di questo studio hanno cercato di migliorarne lo standard progettando una nuova architettura porosa cosparsa di particelle di grafite di una certa dimensione. Lo scopo era quello di superare la natura non ordinata degli anodi usati oggigiorno (i quali presentano degli spazi al loro interno che non permettono alle batterie di potersi ricaricare velocemente) utilizzando la modellazione teorica a livello delle particelle per determinarne la disposizione ottimale del rivestimento.

Oltre a una distribuzione ideale di particelle di diverse dimensioni, il team ha aggiunto anche nanofili di rame e impiegato trattamenti di riscaldamento e raffreddamento per formare il nuovo componente. L’anodo così realizzato è stato incorporato in una batteria standard agli ioni di litio e ha permesso di ricaricarla al 60% in 5,6 minuti e all'80% in 11,4 minuti.

VERSO LA RICARICA DA 16KM AL MINUTO

La nuova tecnologia apre la strada ad una ulteriore serie di sviluppi futuri, tra cui la sostituzione della miscela di grafite e rame con il litio metallico puro, che potrebbe permettere di ottenere una capacità fino a 10 volte superiore a quella dei dispositivi attuali. Altri spunti interessanti includono l'introduzione di nanosfere sperimentali nell'anodo per aumentarne la capacità.

L’obiettivo finale è il cosiddetto "Fast Charge Goal" di 10 miglia (16 km) di autonomia per minuto di ricarica richiesto dal Dipartimento dell'Energia statunitense.

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