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Skoda 1000 MBX Vision: eleganza retrò, anima moderna

La leggendaria coupé anni ’60 rinasce in chiave moderna: design “Modern Solid”, anima elettrica e praticità da crossover urbano.

Skoda 1000 MBX Vision: eleganza retrò, anima moderna
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Riccardo Mantica
Riccardo Mantica
Pubblicato il 24 ott 2025

E se una delle auto più rare e affascinanti della storia Škoda tornasse oggi, reinterpretata attraverso il linguaggio stilistico “Modern Solid”? È la domanda che si sono posti due designer di Škoda Auto, trasformandola in un esercizio creativo che unisce passato e futuro. Il risultato è una sorprendente visione moderna della leggendaria coupé 1000 MBX, elegante, funzionale e profondamente legata all’anima del marchio.

Dalla storia al futuro

La Škoda 1000 MBX originale, prodotta per un breve periodo negli anni ’60, è un simbolo dello spirito libero e ottimista dell’epoca. A differenza di molte coupé sportive, puntava su eleganza e praticità. La sua carrozzeria a due porte coniugava linee raffinate e un’anima funzionale. Fu proprio questa doppia natura a ispirare Antti Savio e David Stingl, due designer di Škoda Auto, che hanno deciso di reinterpretarla secondo i canoni estetici e tecnologici di oggi.

Il progetto ha preso forma in circa tre o quattro settimane di intenso lavoro. “Ci incontravamo almeno due volte a settimana per discutere di come interni ed esterni dovessero dialogare tra loro, mantenendo fede alla filosofia di design attuale di Škoda,” racconta Antti Savio. Le prime idee nacquero in modo quasi romantico: “Ero in un bar, con un bicchiere di vino davanti, e mi venne l’ispirazione. Ho chiesto carta e penna al cameriere e ho abbozzato il concept lì sul momento,” ricorda sorridendo.

Da quel disegno improvvisato, il progetto è passato rapidamente al digitale. Stingl, specialista di ambienti 3D, ha iniziato modellando la struttura interna dell’auto e poi ne ha definito lo stile, curando proporzioni, materiali e dettagli. Il risultato è un abitacolo sorprendente, in equilibrio tra sportività ed eleganza, che dà vita a un crossover “Modern Solid” nel vero senso del termine.

La concept car fa parte della serie Icons Get a Makeover, un’iniziativa con cui Škoda celebra i suoi modelli più leggendari reinterpretandoli in chiave contemporanea. Tutti i prototipi della serie sono esercizi di stile e non anticipano modelli di produzione futuri.

Meno aggressiva, più autentica

Il nostro concept è complessivamente più sportivo, ma conserva un aspetto amichevole,” spiega Antti Savio. “Le sportive moderne tendono a sembrare aggressive, mentre le auto degli anni ’60 e ’70 avevano un’eleganza naturale, persino un fascino accattivante. Volevo preservare proprio quello spirito.”

David Stingl aggiunge: “La 1000 MBX originale non era un’auto sportiva, ma un’elegante compagna di vita per chi amava muoversi e scoprire. Volevamo che questa reinterpretazione mantenesse lo stesso equilibrio tra stile e funzionalità.

Un crossover senza dichiararlo

Nella sua versione moderna, la 1000 MBX diventa una sorta di crossover compatto, anche se non lo si direbbe a prima vista. Stingl ha studiato un abitacolo con configurazione 2+2, basato su una piattaforma elettrica con pianale piatto. Questa soluzione consente ai sedili anteriori di fondersi in una panca ampia e comoda, mentre quelli posteriori, due sedili singoli, si ribaltano in stile “cinema”. Le porte posteriori incernierate al contrario facilitano l’accesso all’interno, in un mix di stile e funzionalità.

Le radici: la 1000 MBX del 1966

L’ispirazione viene da una delle vetture più significative nella storia del marchio. La Škoda 1000 MBX nacque nel 1966 dalla berlina 1000 MB, la prima con carrozzeria autoportante e un innovativo motore in alluminio pressofuso. La versione “Tudor” a due porte, con finestrini senza telaio e priva di montante centrale, montava un motore da 988 cc e 42 CV.

Nel 1968 arrivò la versione più potente, la 1100 MBX, con motore da 1.107 cc e 52 CV. La produzione fu estremamente limitata: in totale vennero costruiti solo 2.517 esemplari, il che ne fa una delle Škoda più rare di sempre. La 1100 MBX, in particolare, è oggi una vera perla da collezione.

Eleganza che funziona

Il concept MBX moderno è una coupé 2+2 che può trasformarsi in una biposto con un’ampia capacità di carico,” spiega Stingl. “Con i sedili posteriori ripiegati, c’è spazio a sufficienza per bagagli, biciclette o attrezzature sportive. È un’auto che invita all’avventura, senza esitazioni. Non solo una coupé da weekend, ma un veicolo perfettamente utilizzabile ogni giorno.

La vettura adotta sospensioni pneumatiche regolabili: basse per un assetto sportivo, alte per affrontare strade sterrate o facilitare il carico del bagagliaio.

All’interno, la plancia è concepita come un ovale in vetro che funge da display, riprendendo un tema visivo ricorrente nell’abitacolo, dal volante ai poggiatesta. Il design si ispira direttamente al cruscotto dell’originale MBX, ma lo rilegge in chiave digitale e minimale. Sparisce la console centrale, sostituita da superfici pulite e illuminazione ambientale, in linea con la filosofia Modern Solid.

Design architettonico

L’approccio Modern Solid prosegue anche all’esterno. “Sono molto appassionato di product design e architettura brutalista,” spiega Savio. “Durante lo sviluppo del progetto ho studiato edifici e oggetti di quel periodo. Da lì è nato un design audace, sicuro e pieno di carattere.

Pur non essendo una replica retro, la nuova MBX conserva sottili riferimenti all’originale: i fari rialzati sopra la linea del cofano, la piega orizzontale che attraversa le fiancate e il caratteristico trattamento del montante posteriore. Una scelta radicale è l’assenza del lunotto posteriore, sostituito da una telecamera: questo consente di guadagnare spazio per i bagagli e conferisce all’auto un profilo più compatto e sportivo.

Tra passato e futuro

Antti Savio e David Stingl hanno lavorato fianco a fianco per creare una visione coerente, in cui interni ed esterni dialogano perfettamente. Lavorando con schizzi su carta e modelli 3D, hanno dato vita a una reinterpretazione che unisce emozione, tecnologia e funzionalità quotidiana. La loro Škoda 1000 MBX non è un’auto destinata alla produzione, ma un manifesto di ciò che può nascere quando il passato ispira il futuro. Un tributo al design senza tempo e alla capacità di reinventarsi restando fedeli alla propria identità.

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