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Rimac al lavoro sulle batterie allo stato solido: su Bugatti entro il 2030

Rimac vuole essere protagonista anche nel settore delle batterie allo stato solido. L'obiettivo è utilizzarle per una Bugatti entro il 2030

Rimac al lavoro sulle batterie allo stato solido: su Bugatti entro il 2030
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 11 dic 2025

Lo sviluppo delle batterie allo stato solido è un tema molto discusso dato che questa tecnologia potrebbe rappresentare una vera e propria svolta per le auto elettriche. Tante aziende ci stanno lavorando e nel tempo abbiamo scritto dei molteplici annunci che sono stati dati sullo sviluppo di questi accumulatori. Sulla batterie allo stato solido intende essere protagonista anche Rimac Technology, la divisione di Rimac che si sta occupando di sviluppare nuove tecnologie per vetture elettriche sia per il produttore croato e sia per altre case automobilistiche.

BATTERIE ALLO STATO SOLIDO PER BUGATTI

In realtà non è la prima volta che si parla delle batterie allo stato solido che Rimac sta sviluppando ma, adesso, ci sono novità grazie ad un’intervista rilasciata ai colleghi inglesi di Autocar. L’azienda ha spiegato che si trova già a buon punto con lo sviluppo di questa tecnologia e che sta lavorando a stretto contatto con i suoi partner ProLogium e Mitsubishi Chemical Group. L’obiettivo è quello di lanciarle sul mercato entro la fine di questo decennio. Rimac ha affermato che si aspetta che i test delle batterie inizino molto presto. Il desiderio sarebbe che trovassero posto come prima applicazione in un modello a marchio Bugatti previsto per il 2030.

L’azienda si aspetta che le batterie allo stato solido raggiungano la parità di prezzo con quelle tradizionali con chimica NMC entro il 2035, sebbene non abbia intenzione di arrivare ad una produzione in volumi sufficientemente grandi da alimentare auto elettriche del mercato di massa. C’è già un prototipo di una batteria allo stato solido con una capacità di 100 kWh e si parla di una densità energetica maggiore del 20-30% rispetto a una batteria convenzionale, a parità di dimensioni. È anche circa 30 kg più leggera. Inoltre, la batteria può essere ricaricata molto più velocemente.

Gli obiettivi su cui si sta lavorando sono tre: massimizzare l’autonomia, migliorare la sicurezza e ridurre i tempi di ricarica. Insomma, Rimac sta puntando molto sulle batterie allo stato solido. Sarà davvero una Bugatti la prima vettura a disporne? Manca ancora molto tempo ma l’idea è questa se i piani di sviluppo non cambieranno nei prossimi anni. Nell’intervista non si fa menzione delle precise specifiche di questo prototipo di batteria allo stato solido. A settembre però, al Salone di Monaco, era emerso qualche dettaglio in più. Da quanto si poteva leggere nello stand di Rimac, la densità energetica sarebbe di 260 Wh/kg (350 Wh/l). La batteria da 100 kWh peserebbe 384 kg e può contare su di una potenza di scarica fino a 850 kW. Molto interessante l’aspetto della ricarica dato che secondo Rimac sarà possibile passare dal 10 all’80% di carica in appena 6,5 minuti. Numeri che immaginiamo miglioreranno con l’avanzamento dello sviluppo.

Non rimane, quindi che attendere novità sullo sviluppo della batterie allo stato solido di Rimac che un giorno alimenteranno non solo la Bugatti ma anche altre auto elettriche ad alte prestazioni.

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