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Polestar 4 Long Range: comoda e pregiata, ma a che prezzo? | Video

Abbiamo provato la nuova Polestar 4 Long Range Single Motor e abbiamo macinato 2.450 km in 10 giorni. Ecco com'è andata

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Gabriele Lupo
Gabriele Lupo
Pubblicato il 19 set 2025

Polestar 4 è una di quelle auto che, per curiosità, per conoscenza, o semplicemente per pura estetica cattura a sé gli sguardi dei passanti, complice dimensioni imponenti, l’assenza del lunotto posteriore e un portamento da SUV coupé. Ho provato la nuova Long Range Single Motor con la quale non ho solo fatto una canonica prova, ma ho anche viaggiato da Milano a Berlino in elettrico. Un’auto che quindi sono riuscito a conoscere ed apprezzare, salvo qualche elemento che potrebbe ancora essere perfezionato. 

SCHEDA TECNICA:


TECNICA: 

  • MOTORE: singolo motore magnetico permanente
  • POTENZA: 200 kW (272 CV)
  • COPPIA: 343 Nm
  • TRAZIONE: posteriore

DIMENSIONI: 

  • LUNGHEZZA: 4.840 mm
  • LARGHEZZA: 2.139 mm
  • ALTEZZA: 1.534 mm
  • PASSO: 2.999 mm
  • CERCHI: 21"
  • PNEUMATICI: 255/45 R21
  • PESO (a vuoto in ordine di marcia): 2.230 kg
  • BAGAGLIAIO: 500-1.500 litri – frunk 15 litri

PRESTAZIONI: 

  • VELOCITA’ MASSIMA: 200 km/h
  • ACCELERAZIONE: 0-100 km/h in 7,1 secondi
  • CONSUMI: 17,8 – 18,4 kWh/100 km
  • AUTONOMIA: 620 km nel ciclo WLTP
  • CAPACITA’ BATTERIA: 100 kWh
  • EMISSIONI: 0 g/km
  • RICARICA: AC 22 kW, DC 200 kW

PREZZO: a partire da €65.100

DESIGN ESTERNO


Le sue dimensioni raccontano di un’auto che forse sì, vuole essere guardata, considerando i 4,84 metri di lunghezza, 2,13 metri di larghezza, 1,54 metri di altezza, con un passo prossimo ai 3 metri. Un SUV imponente e massiccio ma che, grazie agli stilemi tipici della casa svedese, rimane pulito ed elegante. Le linee sono pulite e nette, mentre le proporzioni sono azzeccate, come da filosofia del marchio. Al frontale spiccano fari sdoppiati dal design caratteristico, che integrano la tecnologia a matrice di LED, oltre a prese d’aria laterali e forme morbide. Inoltre è possibile notare il logo Polestar retro-illuminato e una grande discrezione nell’inserimento degli ADAS per la sezione anteriore.

Lateralmente si può comprendere maggiormente l’entità del passo che amplifica la percezione delle dimensioni e, soprattutto, si traduce in una grande abitabilità ai sedili posteriori. Inoltre qui si possono notare anche grandi cerchi da 21" con un design molto particolare e tutte le telecamere perimetrali presenti sulla carrozzeria, oltre ovviamente alle maniglie delle portiere a scomparsa e ai vetri senza cornice. Nella sezione posteriore è possibile notare come in Polestar abbiano deciso di togliere il lunotto posteriore a favore di due telecamere che proiettano nel display dello specchietto retrovisore le immagini in tempo reale, inoltre si delineano forme da SUV coupé. Qui si notano anche gruppi ottici coast-to-coast integrati molto elegantemente e tanti dettagli che mirano all’efficienza aerodinamica.

INTERNI


In abitacolo la qualità percepita è veramente alta grazie ad una saggia e moderna integrazione di tanta tecnologia e a materiali molto ben assemblati e piacevoli al tatto. Al centro di tutto si trova un ampio display – forse troppo – da 15,4" dedicato alla gestione di tutto il sistema infotelematico basato su Android Automotive OS che svolge un ottimo lavoro in termini di fluidità di utilizzo, anche se talvolta può risultare dispersivo. Molto comoda l’integrazione con Google Maps per la gestione delle ricariche, nonché la possibilità di disattivare con qualche “tap" alcuni tra gli ADAS più invadenti.

Ad affiancare il grande schermo centrale si trovano un Virtual Cockpit da 10,2" e un head-up-display da 14,7" che proiettano le informazioni di viaggio nel campo visivo del conducente senza mai risultare fastidiosi. Ho apprezzato molto la dimensione, la forma e l’impugnatura del volante anche se, purtroppo, non sono riuscito a trovarmi a mio agio con i tasti a sfioramento che si sono rivelati poco intuitivi e non sempre pratici. L’ambiente interno risulta moderno ma “familiare", i materiali sono di grande qualità, piacevoli al tatto e, soprattutto, vantano di essere estremamente sostenibili: tessuti in PET riciclato, vinile MicroTech bio-based e persino pelle Nappa certificata per il benessere animale. Dimostrazione concreta di come design e sostenibilità possano convivere.


Ho apprezzato veramente tanto la gestione degli spazi che ho trovato molto intelligente: tanti vani per riporre gli oggetti, grande comodità per gli occupanti, oltre ad un design estremamente pulito e lineare. Altro elemento vincente è sicuramente rappresentato dai sedili, dal design quasi sportiveggiante, che integrano la funzione di riscaldamento, raffreddamento e massaggio, oltre ad essere regolabili elettricamente di serie. La seduta si è dimostrata veramente comoda e trovare la posizione di guida corretta è una questione di attimi.

Di serie si trova anche un tetto panoramico che può essere elettrocromico – optional che forse sceglierei per le stagioni più calde – oltre ad un’illuminazione ambientale ispirata alla luce naturale. Molto bene anche lo spazio a disposizione per i passeggeri della seconda fila di posti che possono contare su tanti centimetri a disposizione sia per le gambe, che per la testa. Ai sedili posteriori giungono poi servizi come due prese di ricarica USB-C, aria condizionata e un piccolo display nel tunnel centrale per la gestione del clima e dei sedili, anche questi riscaldabili. Il bagagliaio parte da 500 litri che sono estendibili ad oltre 1.500 abbattendo la seconda fila di posti e inoltre, al frontale, si trova un piccolo vano per una capacità ulteriore di 15 litri.

MOTORE, BATTERIA E AUTONOMIA


La nuova Polestar 4 Single Motor Long Range può contare su un solo motore posizionato all’asse posteriore capace di erogare una potenza massima di 200 kW (272 CV) e una coppia di 343 Nm. Ad alimentare il tutto si trova una batteria molto capiente da 100 kWh che promette, secondo i dati ufficiali di Polestar, un’autonomia nel ciclo WLTP di circa 620 km. La ricarica in corrente alternata AC viene accettata fino a 22 kW, mentre grazie ad una ricarica in corrente continua DC fino a 200 kW, il passaggio dal 10% all’80% viene garantito in circa 28 minuti.

PROVA SU STRADA


La Polestar 4 Long Range è stata la vettura con la quale ho percorso più chilometri in assoluto con le auto da me provate e devo dire che per il viaggio tedesco che ho effettuato, probabilmente non avrei potuto chiedere compagna migliore. Come anticipato la nuova Polestar 4 può contare su una potenza di 200 kW (272 CV) e una coppia massima di 343 Nm, dati che si traducono in uno scatto da 0 a 100 km/h in 7,1 secondi, non il migliore della categoria ma non è questo il suo obiettivo, e una velocità di punta di 200 km/h.

Come di consueto su una vettura elettrica la risposta sul pedale dell’acceleratore rimane bruciante e tempestiva, nonostante non si tratti di una vettura che attacca al sedile per la sua potenza, e viene sempre garantita la potenza necessaria per divincolarsi dal traffico cittadino o magari per effettuare un sorpasso autostradale. Il pedale del freno rappresenta un altro elemento che mi ha stupito positivamente nella guida quotidiana in quanto, nonostante si tratti di un’auto dal peso imponente, mi ha sempre dato una sensazione di grade sicurezza e modulabilità una volta esercitata la pressione, anche con il massimo livello di frenata rigenerativa impostato, il che non è affatto male.

Lo sterzo si caratterizza per una piacevole rigidità e una progressione degna di nota, anche se, nelle manovre più strette o veloci, è possibile percepire direttamente sul volante la grande massa trasportata, elemento che non ho sempre gradito alla guida. Molto bene la risposta alle asperità del manto stradale: la Polestar 4 non si scompone su dossi o buche e in abitacolo non vengono portati rumori sgradevoli, anche se è giusto sottolineare che, a volte, qualche scossone inaspettato si può percepire.

Il tratto distintivo di questa vettura che ho avuto maggiormente modo di apprezzare però è sicuramente il comfort. A bordo della Polestar 4 non ho mai temuto l’aspetto comodità: la seduta è comoda, la posizione di guida è rialzata e la percezione degli ingombri della carrozzeria è sorprendentemente immediata. Parlando di comfort però, mi riferisco anche ad un’ottima insonorizzazione dell’abitacolo che, anche alle velocità autostradali, si è rivelata un punto vincente garantendo una buona silenziosità a bordo.

CONSUMI


In una prova così lunga di una vettura ho temuto che i consumi mi deludessero, eppure… Con una guida sicuramente non attenta ai consumi, che ha visto principalmente lo scenario autostradale, soprattutto in Germania dove in alcune tratte non ci sono limiti di velocità, la Polestar 4 Long Range ha segnato sul computer di bordo un dato di 18,1 kWh/100 km su 2.450 km percorsi dal ritiro della vettura, a dir poco sorprendente.

Rimango molto stupito perchè si sa che spesso le auto elettriche soffrono il calo di autonomia in autostrada ma, anche con picchi di 150 km/h nell’Autobahn tedesca non ho mai avuto paura di rimanere a piedi. Facendo un calcolo breve con il dato ottenuto, l’autonomia reale si aggirerebbe sui 545 km che, se si considera il dichiarato di 620 km e il fatto che la maggior parte dei km li ho percorsi in autostrada, non è affatto male.

ADAS


Nonostante la Polestar 4 offra un pacchetto ADAS ricco di tecnologia avanzata e nel complesso molto efficace, ho trovato alcuni sistemi leggermente troppo invasivi. Il Lane Assist, ad esempio, interviene sul volante in maniera piuttosto decisa per mantenere il centraggio nella corsia, risultando a tratti poco naturale. Allo stesso tempo, il Pilot Assist con Cruise Control Adattivo mi è sembrato davvero ben calibrato e preciso, ma con l’inconveniente di trasmettere la sensazione di non essere più io a gestire pienamente l’auto, cosa che personalmente ho apprezzato meno.
Per fortuna, gli altri sistemi di assistenza alla guida funzionano in maniera discreta e intuitiva, senza mai risultare troppo invadenti, e molti di essi si possono anche disattivare o regolare tramite il sistema di infotainment, permettendo di personalizzare l’esperienza di guida secondo le proprie preferenze.

PREZZI


La Polestar 4 Long Range viene offerta in due versioni: la Long Range Single Motor, oggetto della nostra prova, che parte da un prezzo di €65.100 e la Long Range Dual Motor da €72.100. A queste si possono aggiungere diversi pacchetti opzionali, come il Pilot Pack, che include sistemi avanzati di assistenza alla guida, o il Plus Pack, che offre audio premium, fari LED e caricatore da 22 kW. Un prezzo di acquisto sicuramente elevato ma che, grazie alle caratteristiche sopracitate, evidenzia la Polestar 4 non solo come un SUV coupé elettrico dal design distintivo, ma anche una proposta concreta e completa con una qualità decisamente elevata.

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