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Hyundai Tucson plug-in: sufficiente per la vita quotidiana con l'arrivo dei super-hybrid? | Video

Abbiamo provato la nuova Hyundai Tucson plug-in hybrid, chiedendoci se questa soluzione ibrida, sia ancora sufficiente con l'arrivo dei super-hybrid

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Gabriele Lupo
Gabriele Lupo
Pubblicato il 23 ott 2025

In un contesto automobilistico in cui le case costruttrici stanno presentando modelli sempre più sofisticati e dotati dei cosiddetti sistemi “super-hybrid", sorge spontanea una domanda: per la vita quotidiana è davvero necessario puntare a soluzioni così complesse, oppure optare per il caro “vecchio" plug-in hybrid come quello della Hyundai Tucson può rappresentare la scelta più razionale? E’ la domanda che ci siamo posti e, con la Tucson dotata di una batteria da 13,8 kWh, capace di offrire circa 50 km in elettrico, proviamo a dimostrare che un compromesso intelligente ed efficiente possa essere sufficiente.

DESIGN E INTERNI

La Hyundai Tucson, fresca di restyling, è un SUV che non passa inosservato, perchè Hyundai ha puntato molto sul design facendolo diventare ancora più deciso. Al frontale spiccano luci, dal taglio particolare, denominate Parametric Jewel Hidden Lights, che si nascondono dentro la griglia quando sono spente, e quando si accendono danno un carattere molto personale alla vettura. Anche i paraurti e i cerchi in lega, da 19" nell’esemplare in prova, contribuiscono ad un look dinamico e moderno.

Un cenno particolare merita l’allestimento N Line, che prende ispirazione dal reparto sportivo di Hyundai. Qui il design diventa ancora più aggressivo con un disegno dedicato per la griglia, prese d’aria maggiorate, cerchi dal look sportivo con logo N, oltre al doppio terminale di scarico posteriore e ai contrasti cromatici sulla carrozzeria.

Dentro, l’ambiente è stato completamente rivisto. Ora si trova un doppio display curvo da 12,3" che integra sia la strumentazione digitale che il sistema multimediale, affiancato da comandi fisici per il clima: quindi tanta tecnologia, ma senza rinunciare alla praticità. I materiali sono morbidi e piacevoli al tatto e l’illuminazione ambientale rende l’atmosfera ancora più piacevole e accogliente.

Per l’esemplare provato si trovano inoltre sedili specifici con impunture N Line e cuciture a contrasto rosse, oltre dettagli più grintosi come il volante dedicato e la pedialiera in acciaio.

Grintosa sì, ma anche molto spaziosa: dietro si sta comodi, ci sono prese di ricarica USB-c, vani intelligenti e un bagagliaio da 558 litri che rimane capiente anche con l’ingombro della batteria.

MOTORE E PRESTAZIONI

Sotto il cofano troviamo un motore benzina 1.6 turbo, abbinato ad un motore elettrico, per una potenza totale di sistema di 253 CV e 340 Nm di coppia. La trasmissione è automatica con 6 rapporti e, come nell’esemplare in prova, si può avere la trazione integrale 4WD.

Nonostante i suoi oltre 1.800 kg di peso, lo scatto da 0-100 km/h viene eseguito in poco più di 8 secondi, che per un SUV di questa categoria è un ottimo risultato. La velocità massima è invece fissata a 186 km/h.

QUANTO MI COSTA RICARICARE?

Uno degli aspetti più interessanti della Tucson Plug-In riguarda i costi di utilizzo. La batteria da 13,8 kWh, se ricaricata a casa con una tariffa media di 0,20-0,25 €/kWh, comporta una spesa di circa 3-3,5€ per una ricarica completa, sufficiente a coprire 50-55 km in elettrico. Anche alle colonnine pubbliche, dove il costo può salire a 0,35 – 0,40 €/kWh, il “pieno" elettrico non supera i 5€. 

Quanto ai tempi, da una presa domestica tradizionale occorrono circa 6-7 ore, mentre con una wallbox da 7 kW bastano poco più di 2 ore. L’approccio è quindi pratico e “invisibile": si collega l’auto la sera e la mattina è pronta.

Va sottolineato anche il confronto con i super-hybrid: questi ultimi montano batterie più grandi, quindi più pesanti, con conseguente impatto sull’agilità e sui consumi a batteria scarica, nonchè sulle tempistiche di ricarica. La Tucson, pur non essendo leggera, mantiene un equilibrio più razionale, riducendo compromessi e valorizzando la praticità quotidiana.

ESPERIENZA DI GUIDA

In città, quando la batteria è carica, dal punto di vista della guida la Tucson si trasforma quasi in un’auto elettrica: silenziosa, fluida e piacevole da guidare nel traffico. Le partenze da fermo sono sempre dolci, ma allo stesso tempo decise e lo sterzo, molto morbido, fornisce un grande supporto nelle manovre cittadine. 

Come accennato, la risposta sul pedale dell’acceleratore si fa notare per una grande prontezza, merito sicurmente del motore elettrico che in tal senso fornisce supporto, mentre una maggiore modulabilità sul pedale del freno sarebbe stata apprezzabile, considerata la sua spugnosità.

Fuori città, quindi nei percorsi extraurbani, l’auto resta comoda e comfortevole: assorbe bene le buche e i dossi, e nonostante il peso non restituisce mai la sensazione di essere goffa. Certo, se si porta la vettura al limite in curva il peso si percepisce, ma considerando che il suo utilizzo principale è un altro, non ci sono problemi di questo tipo.

In autostrada il discorso cambia leggermente: a velocità di codice il motore a benzina entra spesso in gioco, quindi consumi e rumore crescono. Rimane però una vettura capace di accompagnare con estrema serenità, senza particolari sforzi, e in quel contesto si può apprezzare maggiormente il fatto di avere l’elettrico per le tratte brevi, e il termico per quelle più lunghe.

CONSUMI

Per quanto riguarda i consumi, in città, con la batteria carica, ho percorso circa 55 km totalmente in elettrico. Una volta scaricata la batteria, invece, il consumo è stato di circa 15 km/l. In extraurbano si riescono a toccare anche i 20 km/l, mentre in autostrada, viaggiando a velocità di codice, scendiamo a circa 12,5 km/l. 

Facendo una media complessiva, a batteria scarica siamo attorno ai 16 km/l, cioè circa 6,3 l/100 km. Numeri che, ricaricando spesso, ovviamente si abbassano ulteriormente. 

DIFFERENZE CON I SUPER-HYBRID

Come anticipato, un altro aspetto da tenere in considerazione è il confronto con i cosiddetti super-hybrid. Sulla carta, è vero, possono sembrare imbattibili: batterie più grandi, più potenza, più coppia. C’è però un rovescio della medaglia, che si vede maggiormente nella guida: a causa di batterie più ingombranti, il peso aumenta e la massa da muovere è maggiore, l’agilità è inevitabilmente inferiore e i consumi non sono sempre così brillanti come ci si potrebbe aspettare. Un paradosso forse: più tecnologia, ma con più compromessi da accettare.

Qui subentra però il concetto di vere esigenze. Se nella vita quotidiana percorri tra i 30 e i 50 km, la Tucson Plug-In permette di fare tutto in elettrico, con costi di ricarica sorprendentemente bassi e senza mai dover fare tappa dal benzinaio. Quando invece si decide di partire per il weekend, o comunque per un viaggio lungo, si può fare affidamento sul motore a benzina. Non serve di più, non serve avere pesi più importanti da trasportare o ricariche più costose da pianificare, si riesce ad avere così un equilibrio tra risparmio, praticità e prestazioni che, a mio avviso, centra il punto.

Alla luce di questi elementi, la Hyundai Tucson Plug-In hybrid si conferma come una proposta equilibrata, capace di rispondere alle esigenze della maggior parte degli automobilisti. Chi dispone di una presa di ricarica domestica o sul luogo di lavoro può sfruttarla quotidianamente in modalità elettrica, riducendo sensibilmente i costi di ultilizzo. Allo stesso tempo, l’auto mantiene il comfort, lo spazio e la sicurezza tipici di un SUV medio.

Non rappresenta la scelta ideale per chi percorre quotidianamente centinaia di chilometri in autostrada, ma per la famiglia o il lavoratore che si muove in città e dintorni rappresenta un’alternativa concreta e razionale.

PREZZI E CONCLUSIONI

La Hyundai Tucson Plug-in hybrid parte da circa €46.450 nella versione a due ruote motrici, mentre la gamma più completa con trazione integrale in allestimento N Line che abbiamo provato parte da €50.950. 

Una cifra importante, ma che si riferisce in questo caso ad un’auto full-optional, in una motorizzazione spesso più costosa delle altre, che comunque rimane inferiore ad alcuni super-hybrid concorrenti, con in più il vantaggio di beneficiare di incentivi e agevolazioni fiscali in diverse regioni italiane.

Torniamo quindi alla domanda iniziale: in un contesto in cui spopolano i cosiddetti super-hybrid, la Hyundai Tucson Plug-in con circa 50 km di autonomia in elettrico ha ancora senso? Secondo me sì. Se si pensa infatti ad una percorrenza media giornaliera in Italia di 30-40 km, con magari la possibilità di ricaricare da casa o a lavoro, tutti gli spostamenti quotidiani vengono gestiti dal motore elettrico con un risparmio davvero importante. Perde invece di senso se si effettuano quotidianamente tanti km in autostrada.

In ogni caso si rivela una vettura versatile che consente di non rinunciare a nulla e di non avere ansie da ricarica.

SCHEDA TECNICA

TECNICA:

  • MOTORE: 1.6 turbo benzina 4 cilindri in linea + elettrico
  • POTENZA DI SISTEMA: 253 CV
  • POTENZA MOTORE TERMICO: 160 CV
  • POTENZA MOTORE ELETTRICO: 98 CV
  • COPPIA: 340 Nm
  • TRASMISSIONE: automatica
  • TRAZIONE: integrale
  • SOSPENSIONI: McPherson (anteriori), Multi-Link (posteriori)

DIMENSIONI:

  • LUNGHEZZA: 4.520 mm
  • LARGHEZZA: 1.865 mm
  • ALTEZZA: 1.665 mm
  • PASSO: 2.680 mm
  • BAGAGLIAIO: 558 – 1.721 mm
  • CERCHI: 19"
  • PNEUMATICI: 235/50 R19
  • PESO: 1.889 kg
  • SERBATOIO: 42 litri
  • CAPACITA’ BATTERIA: 13,8 kWh

PRESTAZIONI:

  • VELOCITA’ MASSIMA: 186 km/h
  • ACCELERAZIONE: 0-100 km/h in 8,1 secondi
  • CONSUMI: 6,0 l/100 km
  • AUTONOMIA ELETTRICA: 55 km
  • EMISSIONI CO2: 27,33 – 30,22 g/km

PREZZO: a partire da €50.950 (per l’esemplare provato con allestimento N-Line)

 

 

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