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Honda e: prova su strada, autonomia e prezzo dell'elettrica tecnologica | Video

L'auto elettrica per la città: Honda e debutterà in Italia prima dell'estate con una dotazione tecnologica da effetto wow e di serie, specchietti virtuali inclusi. Ecco come va nella prova su strada.

Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 9 feb 2020

Honda e, la prima elettrica del produttore, arriva in Europa e in Italia. Con la prova su strada a Valencia, scopriamo autonomia, prestazioni, come funzionano gli specchietti virtuali di serie, il comfort per i passeggeri e come va la tecnologia di cui quest'auto è farcita fino al midollo, dalla connettività alla rete e agli smartphone ai sei display all'interno dell'abitacolo. 

E se vi sembra quasi più uno smartphone che un'auto…forse la piccola elettrica non fa per voi perché, pur richiamando il passato in alcune sue linee, Honda e guarda ad un mondo dove la mobilità sta cambiando e le esigenze delle nuove generazioni mutano in un contesto nuovo. Non migliore o peggiore, ma sicuramente diverso…

COME VA

Da un lato l'elettrica propone un motore brillante con una coppia istantanea superiore a molti piccoli diesel su un peso che si allinea con quello di un crossover di segmento B. Inoltre c'è la trazione posteriore, un telaio rigido, ben bilanciato sia nei pesi (50:50), sia nella scelta di sospensioni e taratura dell'ammortizzazione che assorbe bene ma resta sostenuta in curva. E aggiungendoci il baricentro molto basso, ci sono le premesse per un'auto divertente.

Effettivamente, alla guida, Honda e risulta piacevole ma manca quel fattore wow che avrebbe potuto differenziare la piccola elettrica da tutte le altre, magari con un setup più orientato alla guida sportiva. Si tratta ovviamente di scelte: creare un'auto cittadina estremamente rigida e sportiva, infatti, avrebbe ridotto il pubblico potenziale, da qui la volontà di restare piacevole e soddisfare tutti. Rollio molto ridotto, stabile in curva, Honda EV propone uno sterzo facilissimo e comunicativo ma anche progressivo (grazie al Variable Gear Ratio) e digerisce bene le asperità della strada nonostante un peso superiore alle sue colleghe.

Manca l'emozione insomma, ma non manca il divertimento: peccato per l'assenza di una modalità più pepata, magari un drift mode liberando un po' il motore dalla morsa dei controlli e andando ad infastidire qualche hot hatch.

COMFORT

In movimento l'assorbimento delle sospensioni è buono, morbido proprio come serve ad una cittadina che affronterà spesso sconnessioni e fondi non certo impeccabili. Il comfort acustico lascia qualche dubbio: Honda ha fatto un ottimo lavoro con gli specchietti virtuali che annullano qualsiasi fruscio aerodinamico ad altezza orecchio. Percettibile il rotolamento degli pneumatici, specie se invernali, e arrivano fruscii aerodinamici dalla parte superiore che in autostrada vengono enfatizzati dal fatto che non il motore elettrico non si fa, chiaramente, sentire.

Dietro si sta comodi visto che l'auto è omologata per quattro persone; se di statura media (massimo 1,8 m), gli occupanti hanno spazio a sufficienza sia per le gambe che in altezza. Peccato manchi il bracciolo anteriore, una mancanza ancor più sentita su un'auto che fa della dotazione di serie ricchissima il suo punto di forza. L'abitacolo sembra richiamare i mobili di casa ed è voluto: materiali e finiture arrivano  proprio dal mondo dell'arredamento e c'è anche la possibilità di trasformare gli schermi da 12,3 pollici in un acquario, inutile ma perfetto a creare il contesto di salotto su ruote.

Infine lo spazio nel bagagliaio: l'Honda elettrica non è certo pensata per i viaggi e, nel contesto urbano, c'è spazio per una piccola spesa o quattro zaini ma le paratie laterali impediscono di caricare due trolley contemporaneamente, a meno di non abbattere i sedili.

MOTORI

Due le scelte per il motore a seconda dell'allestimento selezionato: di base avremo a disposizione un elettrico da 100 kW (136 CV) che risultano abbondanti per l'utilizzo cittadino ed extra-urbano a cui questa elettrica giapponese a trazione posteriore strizza l'occhio. La più potente, Advance con cerchi da 16 o 17", sfoggia 113 kW (154 CV) mentre la coppia resta identica per tutte e due le motorizzazioni: 315 Nm.

Honda e accelera da 0 a 100 km/h in 9 secondi (110 kW) o in 8,3 secondi (113 kW), raggiungendo in ogni caso la velocità massima di 145 km/h

AUTONOMIA REALE, CONSUMI E BATTERIA

L'affascinante elettrica di Honda perde punti nell'autonomia se parliamo in termini assoluti: il produttore dichiara 222 chilometri in WLTP con una ricarica, cifra che sarebbe più che sufficiente all'uso di molti (e anche per qualche viaggio) come ho dimostrato nella prova della vecchia IONIQ, specie se mettiamo nell'equazione la ricarica DC (80% in 30 minuti) e un po' di pazienza.

Il dato dichiarato si riferisce ad un valore massimo che può essere raggiunto nella vita reale solo con una guida attenta. Il range di autonomia reale è di 160/200 km con una carica per la Advance con cerchi da 17", 170/210 km per il modello con cerchi da 16".

Consumi reali durante la prova: 17,2 kWh / 100 km nel percorso reale in città, autostrada ed extra-urbano (unico conducente). Media di 19,3 kWh / 100 km a fine test da parte di due conducenti diversi

Da notare che Honda promette, grazie al sistema di gestione termica della batteria, di poter utilizzare spesso ricariche rapide in corrente continua senza danneggiare la batteria, sia in caso di caldo che in caso di temperature rigide.

a:2:{s:4:"pros";a:2:{i:0;s:27:"Motore elettrico potente…";i:1;s:18:"Ricarica rapida…";}s:7:"contras";a:2:{i:0;s:43:"…ma nessuna opzione per la guida sportiva";i:1;s:38:"…ma autonomia strettamente cittadina";}}

COME SI RICARICA

Alimentata da una batteria con celle Panasonic da 35,5 kWh, la prima elettrica di Honda permette di scegliere tra ricarica in corrente alternata (AC) e corrente continua (DC).

In AC ci si collega a colonnine o tramite wallbox. Il caricatore casalingo è da 2,3 kW e impiega circa 19 ore per un pieno, altrimenti ottenuto in poco più di 4 ore ad una colonnina pubblica da 7.4 kW. Tramite ricarica in corrente continua, utilizzando il connettore CCS2, il tempo è di 30 minuti circa (all'80%) sia andando a 50 kW, sia a 100 kW.

Quanto costa la ricarica? Da casa, ipotizzando un costo di 0,25 euro al kWh, si spendono meno di 9 euro per il pieno mentre alle colonnine Enel X il costo è di 17,75 euro. Per un calcolo del prezzo ricarica più realistico, consiglio di utilizzare il costo indicato nella vostra bolletta elettrica.

Il pacco batterie climatizzato a liquido, con raffreddamento ad acqua e riscaldamento, regola automaticamente la temperatura in base a quella ambientale ed è attivo durante la ricarica rapida. La proposta elettrica dal look ispirato al passato si distingue anche per come ricarica altri dispositivi: la 12 V tradizionale è affiancata da una presa 230 V da massimo 1.500 W oltre alle quattro USB (due davanti e due dietro)

Quanto spendo per 100 chilometri? Caricando da casa (0,25€/kWh) e al consumo rilevato in prova, si spendono poco più di 4€

ONE PEDAL E RIGENERAZIONE ENERGIA

One pedal è l'espressione utilizzata per la guida ad un pedale, quello dell'acceleratore. In modalità automatica ci sono quattro livelli di frenata rigenerativa gestita dai sensori: 

  • 0,04 g
  • 0,06 g
  • 0,08 g
  • 0,1 g

In questa modalità le luci di stop non si accendono perché si resta sempre nel limite legale di decelerazione. I tre livelli manuali impostabili attivando la guida ad un pedale sono i seguenti:

  • 0,1 g
  • 0,14 g
  • 0,18 g

In questo caso si disattiva la funzione di creep e l'auto resta ferma quando lasciamo il pedale, piuttosto che avanzare automaticamente: i dischi bloccano le ruote ma grazie alla frenata rigenerativa, le emissioni di particolato da freni vengono annullate quasi del tutto.

Con One Pedal su OFF si può variare l'intensità del recupero ma questo viene poi ripristinato in modalità automatica. Con la guida ad un pedale su ON, il livello selezionato a mano viene mantenuto dall'auto.

INFOTAINMENT, APP E ASSISTENTE PERSONALE

A fronte di caratteristiche da top di gamma, Honda perde punti quando si va a fare le pulci alla sua tecnologia, sfoggiando contrasti.

APH è l'assistente digitale che potrebbe diventare più interessante del fatto stesso di sfoggiare due enormi display da 12,3". Il sistema dovrà crescere e migliorarsi ma permette di gestire alcune funzioni dell'auto tramite riconoscimento del linguaggio naturale, oggi ancora troppo immaturo con la lingua italiana.

Gli assistenti vocali migliorano con il tempo: i tedeschi che li hanno integrati per primi rappresentano la prova dei progressi fatti man mano che gli utenti utilizzavano il sistema e permettendo di affinare il riconoscimento

Anche la connettività con lo smartphone è qualcosa che proietta Honda verso lo standard del futuro: le chiavi spariranno e l'elettrica giapponese le fa sparire già da oggi, utilizzando la chiave digitale e automatica sul nostro cellulare.

RETROVISORI VIRTUALI E DISPLAY

I retrovisori digitali nella realtà sono ottimi nella fluidità, nella risoluzione e nel posizionamento dei monitor e hanno addirittura un trattamento idrorepellente così da funzionare in qualsiasi condizione. Apprezzata la possibilità di scegliere fra visione normale, che simula lo specchio in vetro tradizionale, e panoramica con il 50% di campo visivo in più.

Cosa succede dopo qualche anno al trattamento idrorepellente? Honda ha risposto dichiarando che non ci sono problemi per almeno 10 anni

Di contro, però, l'infotainment sfoggia un'interfaccia a metà tra tradizionale e moderno e un hardware che non lo rende sempre fluido e scattante: nella media, intendiamoci, ma da un'auto che fa certe premesse mi sarei aspettato di più.

Tutti i display:

  • 2 schermi da 6" per gli specchietti digitali
  • 2 schermi da 12,3" per infotainment conducente e passeggero
  • 1 schermo TFT da 8,8" per la strumentazione digitale

I cinque schermi sono tutti a risoluzione HD e a colori, è disponibile l'hotspot WiFi, prese USB e ingresso HDMI.

APP E CHIAVE DIGITALE SULLO SMARTPHONE

Con l'app si gestisce ricarica, preclimatizzazione su tre livelli, tracciamento dell'auto, ricezione notifica, dati di bordo e notifica qualora la batteria scendesse al di sotto del 15% durante un fermo auto prolungato. Dallo smartphone si possono inviare le ricerche effettuate (per il navigatore) o recuperare la posizione del parcheggio, oltre a valutare percorsi, consumi e stili di guida. La chiave digitale funziona tramite NFC su Android e tramite PIN su iOS e su quegli smartphone Android che non hanno l'NFC.

L'applicazione per Honda fa qualcosa in più del solito grazie alle notifiche attive che avvisano quando è terminata la ricarica, se abbiamo lasciato l'auto apreta o i finestrini abbassati (così da chiuderli con un tasto) e permette di attivare il geofencing, tracciando la vettura, ricordando il parcheggio e avvisandoci quando il mezzo esce dai confini impostati.

a:2:{s:4:"pros";a:4:{i:0;s:26:"C’è l’assistente vocale…";i:1;s:44:"Infotainmente spettacolare e aggiornabile…";i:2;s:27:"Specchietti virtuali al top";i:3;s:32:"Chiave digitale sullo smartphone";}s:7:"contras";a:2:{i:0;s:30:"…ma deve crescere e imparare";i:1;s:42:"…ma l’hardware poteva essere più potente";}}

ADAS E GUIDA AUTONOMA LVL 2

La nuova Honda elettrica riassume lo stato dell'arte tecnologico per il produttore giapponese e propone tutto di serie. Non ci sono ADAS optional, creando una delle auto con il più alto livello di sicurezza attiva e assistenza alla guida di serie, incluso l'avviso automatico per la ripartenza al semaforo, la frenata in caso di un ostacolo nelle fase di manovra e anche a velocità ridotta, per evitare qualsiasi tipo di urto da distrazione. Presenti anche riconoscimento segnali, abbaglianti automatici, limitatore e avviso di partenza dell'auto che ci precede quando siamo in coda.

Da citare anche la sicurezza della batteria, circondata da tre barre di protezione lungo ogni lato del telaio.

Con il Parking Pilot (l'unico optional sulla versione base, di serie su Advance) il parcheggio automatico è completo: basta un tasto, l'auto cercherà uno spazio libero e completerà in autonomia la manovra gestendo acceleratore, sterzo e freno, assistendo anche nella fase di uscita in situazioni con parcheggio a lisca di pesce, pettine e in retromarcia.

DIMENSIONI E BAGAGLIAIO

Gli ingombri sono da elettrica cittadina che deve fare della compattezza e della facilità il suo punto di forza e per questo riesce a proporre un raggio di sterzata di 4,3 metri. Le misure sono di 3.895 mm lunghezza x 1.750 mm larghezza x 1.512 mm altezza. Per chi avesse necessità di parcheggiarla in un box, la larghezza inclusi gli specchietti laterali è di 1.752 mm.

Il passo è di 2,53 con quattro posti omologati e un bagagliaio poco capiente: soli 171 litri (VDA) che diventano 861 nella configurazione con il sedile posteriore abbattuto e sfruttando lo spazio di carico fino al tetto. L'auto pesa 1.514 chilogrammi nell'allestimento d'ingresso e raggiunge i 1.542 kg sulla Advance top di gamma.

IL PROGETTO ELETTRICO DI HONDA

Honda e 2020 è solo l'inizio dell'elettrificazione dei giapponesi, un'auto particolare che guarda ad un segmento e un target preciso e che può sembrare aliena, ma in realtà è affiancata da modelli più che concreti: CR-V Hybrid ad esempio mi ha stupito in molti aspetti e Honda Jazz ibrida sarà interessante perché porterà nei segmenti inferiori le tecnologia del SUV ibrido. Entro il 2022 saranno sei i modelli elettrificati in Europa, tutti quelli di volume della gamma giapponese.

Nel corso del 2020 arriveranno inoltre le soluzioni di ricarica pubblica e casalinga per i clienti oltre a tariffe commerciali personalizzate per chi ha un'elettrica. Nei piani dei giapponesi c'è anche il V2G, la tecnologia con cui l'auto restituisce energia alla rete.

  • Honda Power Charger: soluzione per la ricarica domestica, wallbox a parete o unità a piedistallo da 7,4 kW con connettore Tipo 2. Funziona in corrente alternata a 32 A previo adattamento della potenza impegnata del contatore. Disponibile in Germania e UK, il sistema verrà presto portato in Italia.
  • Ubitricity: nel pubblico Honda ha stretto accordi con Ubitricity per creare punti di ricarica installati nei lampioni d'illuminazione. Oggi l'idea è in sperimentazione a Londra e Berlino.
  • Honda Power Manager Prototype (V2G): prototipo per lo studio e i test sul Vehicle to Grid realizzato con EVTEC e pensato per caricare quando l'energia costa poco e cederla alla rete quando la domanda è maggiore.
  • GridShare: con Moixa, Honda ha iniziato a lavorare nel Regno Unito per rendere smart la condivisione di energia elettrica tra rete, auto, case e aziende, utilizzando i veicoli a batteria per stabilizzare la rete stessa e automatizzando anche la vendita dell'energia accumulata nell'auto quando il mercato la richiede ad un costo maggiore. L'app My Honda+ aiuterà nella gestione del V2G grazie alla programmazione della ricarica con le tariffe in tempo reale.

DOMANDE E RISPOSTE

HDmotori: immagino che entrambe le versioni utilizzino lo stesso identico motore, ci sarà la possibilità di un upgrade a pagamento per aumentare la potenza della 100 kW a quella dell'Advance?

Honda: sì, l'hardware è lo stesso. Non prevediamo al momento l'update a pagamento.

HDmotori: Il sistema di infotainment si aggiornerà? Potrebbe arrivare una nuova interfaccia in futuro?

Honda: sì, l'auto riceverà aggiornamenti OTA e nuove app installabili. Non è prevista una nuova interfaccia, resterà quella. Potremmo vedere novità hardware e grafiche con il primo restyling.

HDmotori: dopo qualche anno il trattamento idrorepellente delle videocamere per gli specchietti dovrà essere rinnovato? Magari in un tagliando?

Honda: no, il sistema è in grado di garantire il funzionamento per più di dieci anni.

HDmotori: perché i tempi per la ricarica rapida in DC a 100 kW sono quasi identici a quelli da 50 kW? Si tratta di una scelta legata alla gestione termica della batteria, utilizzando la potenza massima solo a determinati SoC (State of Charge, stato di carica) per un rabbocco rapido?

Honda: esatto, abbiamo scelto di privilegiare la vita utile della batteria. Collegandosi ad una colonnina a 100 kW si viaggerà a 60/70 kW nelle fase iniziali, poi l'auto limita la potenza progressivamente.

PREZZI E ALLESTIMENTI: TUTTO DI SERIE

Scelto il motore, il resto è in discesa: il listino è infatti molto semplice dato che sulla più potente (Advance) non manca nulla mentre sulla versione d'ingresso sono pochissimi gli accessori esclusi, tra cui audio premium, sterzo riscaldato, parcheggio automatico, retrovisore multi visuale (è comunque di serie quello digitale) e sbrinatore rapido per il parabrezza.

A fronte di un prezzo alto se consideriamo l'autonomia, Honda sceglie infatti la via della ricchezza di contenuti: tutti gli ADAS per la guida autonoma di Livello 2, i vari display, retrovisori digitali, clima automatico, sedili riscaldati, sensori di parcheggio, luci ambientali, 4 USB, infotainment unico per tutti gli allestimenti, vetri oscurati, tetto panoramico, Full LED e cerchi da 16 o 17". Le consegne partiranno da maggio/giugno 2020.

  • Honda e: 35.500€
  • Honda e Advance: 38.500€

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