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Ferrari 12Cilindri: prova su strada dell'ultimo V12 aspirato di Maranello | Video

Ci siamo messi alla guida della Ferrari 12Cilindri per capire il lavoro che è stato fatto sull'ultima berlinetta con V12 aspirato

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Gabriele Lupo
Gabriele Lupo
Pubblicato il 11 dic 2025

Se qualche anno fa mi avessero detto che nel 2025 avrei guidato una Ferrari con un V12 aspirato sotto al cofano probabilmente non ci avrei creduto, eppure la Casa di Maranello ha deciso di dare un’erede alla 812 Superfast e ne è uscito un progetto a dir poco sorprendente: la Ferrari 12Cilindri.

Fin dal suo debutto questa vettura si è proposta come un modello destinato a rimanere impresso nella storia del Cavallino e nella mente degli appassionati. Mettendo insieme prestazioni, eleganza senza tempo e classe, la 12Cilindri vuole rendere omaggio ad una stirpe di celebri vetture del marchio dotate di un V12 all’asse anteriore.

UNO STILE SENZA TEMPO

Il design della 12Cilindri nasce nel Centro Stile Ferrari, capitanato dal grande Flavio Manzoni, riprendendo le forme e il linguaggio stilistico delle Gran Turismo degli anni ’50 e ’60: vetture pensate per i cosiddetti “gentlemen drivers", capaci di unire un utilizzo quotidiano ad un saltuario uso in pista. Attenzione però, questo modello non voleva essere nostalgico, ma era stato pensato per unire la tradizione del passato al linguaggio del futuro.

Da questa filosofia di design nasce un’auto che stupisce ad ogni sguardo e riesce ad emozionare esclusivamente con l’utilizzo della vista. Al frontale domina un fascione nero a tutta larghezza ispirato alla leggendaria 365 GTB/4 Daytona, elemento che richiama la tradizione con un tocco moderno ed elegante. I gruppi ottici LED sono sottili e creano una forte tensione, rimanendo sempre discreti e molto ben integrati, a testimonianza della purezza del progetto.

Lateralmente spiccano gli ampi cerchi forgiati da 21" che ospitano un grande impianto frenante carboceramico, oltre a linee pulite che creano un senso di coesione anche grazie alla presenza del cofango, un pannello che unisce cofano e parafanghi.

Il lunotto in polimero si fonde con le superfici nere della sezione posteriore che ospita un estrattore in carbonio, all’interno del quale diventano già un “cult" i doppi terminali quadrangolari.

I fari circolari al posteriore spariscono, lasciando posto a luci orizzontali minimaliste: più moderne e perfettamente integrate nel corpo vettura. La coda integra inoltre due appendici aerodinamiche attive che si sollevano tra i 60 e i 300 km/h per aumentare la deportanza.

Nulla è stato lasciato al caso, niente è posto sulla vettura per un esclusivo vezzo estetico e ogni dettaglio ha una funzione aerodinamica precisa. La 12Cilindri non vuole eccedere, non vuole essere la più estrema di tutte, ma ambisce a stupire con un perfetto bilanciamento.

ABITACOLO DA PRIMA CLASSE

Una volta a bordo della Ferrari 12Cilindri ci si immerge in un mondo dove regna un equilibrio perfetto tra lusso e tecnologia: tutto viene pensato per enfatizzare il comfort e la qualità percepita, ma un filo conduttore porta una tensione sportiva che fa tornare alla mente di essere a bordo di una Ferrari.

La plancia è divisa in due zone speculari per conducente e passeggero. Una volta seduti al posto di guida ci si sente avvolti da un sogno, un’esperienza che rende anche i più grandi un po’ più piccolini. Davanti al pilota, un display curvo da 15,6 pollici proietta tutte le informazioni principali di marcia, mentre davanti al passeggero si trova un secondo schermo da 8,8 pollici per la gestione di infotainment, sedili e clima.

Per la vera e propria gestione del sistema infotelematico si fa affidamento ad un terzo display centrale, ribassato rispetto agli altri due, che gode di un sistema multimediale completamente rinnovato, compatibile con Apple CarPlay e Android Auto.

Il volante è un altro aspetto che ci mostra come si guardi al futuro rimanendo ancorati alle proprie radici: si trovano tasti touch capacitivi – che personalmente non trovo molto pratici nell’utilizzo dinamico – comandi tattili e i LED integrati per la cambiata. Dietro, i paddle in carbonio restano fissi al piantone, come da tradizione del Cavallino Rampante.

I sedili, completamente nuovi, integrano funzioni di riscaldamento, ventilazione e massaggio, regolabili elettronicamente e con funzione memoria. Il tetto in vetro oscurato si integra perfettamente nella linea esterna, mentre un impianto Burmester da 1.600 watt e 15 altoparlanti completa l’esperienza sonora a bordo, anche se, in tutta onestà, è molto meglio sentire il suono del V12 aspirato… L’abitacolo della 12Cilindri è quindi pensato per permettere viaggi comodi, senza mai dimenticare di essere su una Ferrari da 830 CV.

12 CILINDRI DI NOME E DI FATTO

Il cuore pulsante della Ferrari 12Cilindri è un inno alla meccanica pura: un V12 aspirato da 6,5 litri direttamente discendente della gloriosa famiglia F140, protagonista di oltre 77 anni della storia del Cavallino. L’ultima creazione, sigla F140 HD, rappresenta un’evoluzione dell’unità propulsiva montata sulla 812 Competizione e ne amplifica il carisma e, ovviamente, le prestazioni.

Sono serviti 4 anni di sviluppo per portare ad un oggetto capace di sviluppare 830 CV a 9.250 giri/min e 678 Nm di coppia a 7.250 giri/min, con un rapporto di compressione di 13,5:1. Non si tratta solo di un motore, ma un’unità che respira e vibra, che racconta una storia ogni volta che la lancetta del contagiri sale con una progressione melodica e inesorabile.

Modifiche rispetto al passato anche per il cambio che ora è un DCT ad 8 rapporti che è circa il 30% più veloce rispetto a quello della 812 Superfast, sembra quasi un’estensione naturale di ciò che sta pensando chi siede dietro al volante.

Il risultato? Uno scatto da 0 a 100 km/h coperto in 2,9 secondi, 0-200 km/h in 7,9 secondi e una velocità di punta che supera i 340 km/h. Numeri che sicuramente impressionano, ma una cosa è certa: possono essere compresi solo quando ci si siede dietro al volante e si capisce come vengono ottenuti. La continuità lineare con cui la spinta cresce è sorprendente, non traspare alcun segno di cedimento e passa il messaggio che ne voglia sempre di più.

SPAVENTOSA DIETRO AL VOLANTE

Uno degli aspetti che principalmente possono spaventare, e che hanno spaventato il sottoscritto una volta al volante, sono le dimensioni. Sì perchè la 12Cilindri misura 4,73 metri di lunghezza, 2,17 di larghezza e 1,29 di altezza, dimensioni imponenti se si pensa al suo comportamento dinamico, eppure sono necessari pochi km per capire che non si tratta di una GT pesante, ma un oggetto estremamente confidenziale.

A garantire questa sensazione si trova un telaio in alluminio, più corto di 20 mm rispetto alla 812 Superfast, che lavora insieme alle sospensioni semi-attive MagneRide e alle quattro ruote sterzanti indipendenti per garantire la massima agilità possibile, oltre che una precisione di guida totale.

Seppur più carico rispetto a chi l’ha preceduto, lo sterzo della 12Cilindri risponde molto bene, trasmette un ottimo feeling e comunica con il conducente per riuscire a muovere l’auto con facilità in tutte le situazioni. Grazie al sistema di 4 ruote sterzanti inoltre, lo sterzo trasmette un’incredibile sensazione di precisione ed affilatezza.

Sorprendente anche il lavoro fatto per una tecnologia che riuscisse a stare dietro ad 830 CV scaricati al posteriore, altro aspetto che può spaventare. Si è infatti lavorato per garantire un grip semplicemente mostruoso in tutte le condizioni di guida, merito sì di tanta tecnologia e sistemi di assistenza alla guida che accompagnano il conducente, ma anche di pneumatici sviluppati appositamente per il modello insieme a Goodyear e Michelin. La trazione è totalizzante e l’equilibrio che riesce a garantire con quel leggero sovrasterzo, sempre piacevole, è semplicemente adrenalinico.

Se dovessi scegliere una parola per descrivere il lavoro svolto dal nuovo cambio DCT a 8 rapporti sarebbe: granitico. Il lavoro che riesce ad offrire nel quotidiano è molto intelligente e confortevole ma quando si iniziano ad innestare i rapporti con i paddle e nel miglior regime di coppia, a quel punto la sensazione trasmessa è di pura magia. Ogni rapporto viene inserito senza esitazione, con una velocità disarmante e le sensazioni che trasmette, anche a livello fisico, fanno capire che ci si può fare amicizia, ma con molta attenzione.

Utilizzando il cambio agli alti regimi ho potuto apprezzare anche la progressione infinita di questo V12 aspirato: semplicemente magica. Quando si superano i 5.000 giri/min la vettura cambia completamente: il suono si apre, i LED del volante si illuminano uno dopo l’altro e lo strappo percepito proietta il conducente in un’esperienza unica nel suo genere. Nel momento in cui si pensa di essere arrivati a limitatore, basta controllare il contagiri per capire che ancora si può far cantare, o a questo punto urlare, il motore più bello di tutti.

Il canto di questo 12Cilindri è poi un altro aspetto su cui ci si deve soffermare in quanto, in un mondo in cui si spinge per le auto elettriche, la cubatura dei motori diminuisce e le normative di omologazione si fanno più stringenti, Ferrari è riuscita a trovare un perfetto equilibrio per continuare a farsi rappresentare da una timbrica che da sempre ha contraddistinto le auto di maggior successo della Casa di Maranello.

Un’auto confidenziale, che possono guidare tutti – al netto del cartellino di acquisto – ma che, una volta che si seleziona il manettino su CT OFF, diventa un cavallo imbizzarrito che non ha paura di spaventare davvero e sprigionare tutto quello di cui è capace.

Finita la mia giornata di guida, scendo dalla 12Cilindri e penso a quanto la Casa di Maranello sia ancora in grado di far battere fortissimo il cuore degli appassionati. Prendo le mie cose in auo, guardo quest’opera d’arte, mi distraggo, torno a guardarla e mi stupisco di come, ad ogni sguardo, sembra come se non l’avessi ispezionata a dovere. Emergono sempre nuovi dettagli, nuovi aspetti che da uno sguardo superficiale sfuggono, ma a quello dell’appassionato risaltano.

A quel punto, senza parole, penso a quando Enzo Ferrari diceva: “Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere". 

PREZZO E CONCLUSIONI

€395.000, questo il prezzo della Ferrari 12Cilindri coupé e €435.000 per la 12Cilindri Spider. Guai a chi parla della Ferrari 12Cilindri come un’operazione nostalgia: si tratta di un progetto che testimonia come si possa guardare al futuro, rimanendo fedeli a sé stessi. Un’auto totale, coerente, viva. Un sogno che si accende e respira e continua a farci sentire bambini ogni volta che accendiamo il celebre motore.

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