Cupra Tindaya: il concept che apre le porte al futuro di Cupra | Video
Il concept di Cupra Tindaya ha messo solide basi per un approccio di design radicale per il futuro di Cupra

Tutto sommato siamo abituati a vedere Cupra sfornare auto dal carattere sempre molto forte e deciso. Basti pensare al logo stesso per capire quanto la firma appartenente al Gruppo Volkswagen sia anticonformista e voglia proporre prodotti e contenuti completamente differenti sul mercato. Cosa che per inciso ha già fatto, con dei prodotti che l’hanno resa celebre ed appetibile fin da subito, tanto da guadagnare una bella fetta di mercato, con numeri che hanno ovviamente sancito un buon successo commerciale. Adesso è arrivato il momento di continuare a guardare avanti e provare ad osare ancora un altro po’, così in Cupra hanno pensato ad un concept molto particolare, che prende il nome di Cupra Tindaya. Una dimostrazione di forza ma anche di particolare attitudine. E noi, ovviamente, l’abbiamo vista in anteprima mondiale.
La showcar ispirata a Fuerteventura
Si vi state chiedendo quale sia il legame con il nome Tindaya, questo è presto detto: Tindaya è un vulcano presente sull’isola di Fuerteventura. Rocce, oceano, lava. Tutti ingredienti che mixati insieme possono portare ad un contenuto…esplosivo. Ed in effetti nei suoi 4,72 metri di lunghezza questo concept non fa altro che sorprendere. In primis per le sue fattezze.
Agli spigoli vivi ed alle linee tese e mercate Cupra ci ha già abituati fin da subito, ma sembra che con Tindaya questa propensione arrivi ad una potenza superiore. Già solo guardando il frontale del concept è chiaramente decifrabile la sportività, il dinamismo e quasi l’arroganza di un tratto di design netto. Spigoli vivi sul cofano anteriore, con tanto di feritoie; spigoli sul paraurti che ricorda sempre di più il muso di uno squalo; spigoli ai lati del paraurti con anche delle alette per direzionare i flussi d’aria. Insomma è un concentrato di sfaccettature, che per alcuni versi ricorda un po’ lo storico caccia stealth Lockheed F-117 Nighthawk. Viene però miscelata l’esperienza fisica con quella digitale, perchè tutto il frontale di Cupra Tindaya è anche una specie di grande display. Si parte infatti dal logo Cupra che si illumina e da inizio ad una sequenza di benvenuto, che poi illumina un pannello nella parte bassa, sotto i fari che prendono prima una forma digitale e poi si affacciano alla connotazione fisica con il classico richiamo ai triangoli.
I materiali innovativi di Cupra
Basta dare un occhio al fianco di Cupra Tindaya per vedere qualcosa che somiglia alla fibra di carbonio, ma che ha una natura completamente diversa. Si tratta del BCOMP, un materiale bicomponente basato sul lino, che mostra quindi l’attenzione anche verso la sostenibilità. Crea un sapiente mix tra diversi approcci, spezzando quasi in due l’estetica quasi come se la colorazione particolare non l’avesse già fatto. Perchè, figuriamoci se fosse passata inosservata, all’anteriore l’auto è grigio opaco con sfumature blu (la volontà è richiamare l’Oceano Atlantico), mentre sfuma verso il rame posteriormente (che ovviamente richiama un colore tanto caro a Cupra ma, allo stesso tempo, le rocce del Tindaya).
I richiami al vulcano, più o meno espliciti e visibili, ci sono anche nei gruppi ottici posteriori. Sono sempre a forma triangolare e con una tecnica di lavorazione che prevede asportazione di materiale, ma danno l’effetto di una bocca vulcanica con la lava in attesa di esplodere verso il mondo esterno. Il tutto senza soluzione di continuità con il blocco posteriore, che evidenzia un doppio spoiler nella parte superiore ma, allo stesso tempo, una silhouette molto rastremata e contenuta dell’abitacolo.
Ad attirare maggiormente l’attenzione poi? Il tetto, con una connotazione a forma di grande Y che funge da vera e propria spina dorsale. Serve per irrigidire, serve per dividere, serve per dare un tono. Chiaro si tratta sempre di un concept, ma tutto sommato ha una soluzione veramente particolare per la copertura superiore. Che alcune connotazioni trovino spazio nei prossimi modelli di serie è un dato di fatto, ma bisognerà vedere su quali Cupra punterà nello specifico, poiché tra i concept ed i modelli di serie sono molti i passaggi di cui tener conto: design, produzione, efficienza, compromesso ingegneristico, omologazione. Insomma questo sarà da vedere.
Interni di Cupra Tindaya: chi guida è il focus
Con l’apertura delle porte a salotto, l’abitacolo di Tindaya non fa altro che confermare ciò che la carrozzeria aveva già suggerito: l’idea di dinamismo molto forte. Non tanto per il tunnel centrale che comincia a pulsare come fosse un cuore durante la sequenza di benvenuto, quanto per alcune soluzioni proposte. Prima su tutte i sedili ancorati al tunnel centrale e quindi letteralmente sospesi da terra. Sedili che, per inciso, sono sportivi a guscio. E ne sono in quattro, perchè con il tunnel centrale che funge da trave passante longitudinalmente rispetto l’abitacolo è impensabile avere anche solo l’accenno di quinto posto. Poi tutta la disposizione della plancia, con un cockpit che vuole mettere in risalto il conducente come fulcro chiaro e centrale di questo ecosistema. La strumentazione è infatti l’unico schermo “visibile" di tipo tradizionale, dando un veloce sguardo alla plancia. Esattamente dietro al volante che richiama quello di una monoposto a ruote scoperte, il mantra assoluto della sportività di quattro ruote.
A dare lustro al passeggero, però, ci pensa anche qualche altro display, ma ben camuffato nella parte basse del parabrezza. Invisibile normalmente, si adocchia quando è acceso. La domanda ora viene spontanea: quando si accende? Quando si cambia il “mood" dell’auto, e lo si fa attraverso un prisma al centro del tunnel. Una sorta di gioiello – chiamato per l’appunto The Jewel – che combina un’esperienza fisica con quella digitale, a sua volta. Nelle sue varie sfaccettature dona la possibilità di selezionare tre possibili modalità di utilizzo dell’auto, che modificano l’ecosistema nell’uno o nell’altro verso. E di conseguenza, quando non viene selezionata la modalità che non prevede ulteriori “disturbi" per il conducente, accende anche una coppia di display (non solo quindi per il passeggero) sotto al parabrezza. Interpretazione davvero interessante, che sono curiosi di vedere come troverà spazio in una elaborazione per la produzione in serie.
Il futuro di Cupra è scritto da questa Tindaya?
Senza ombra di dubbio questo concept di Cupra Tindaya anticipa molto di quello che farà il brand nel futuro più o meno prossimo, ma che chiaramente bisogna prendere per ciò che è. Attualmente non ci sono informazioni in merito alla motorizzazione, alla trazione ed a tutta la possibile scheda tecnica che correderebbe sì un concept, ma che potrebbe essere traslata nella produzione in serie. Da questo Cupra si è ben vista dal prendersi delle licenze poetiche. Non ci resta quindi che attendere per vedere numerosi sviluppi.