Nissan Leaf: Live Batteria in vacanza, il rapidgate esiste?
Live Batteria in vacanza con Nissan Leaf in autostrada. Il "rapidgate" creerà problemi?
Live batteria impegnativo quello di Nissan Leaf 2018, costretta dalle regole del progetto #hdelettrico ad affrontare un viaggio di più di 250 chilometri in autostrada.
Nissan Leaf da 40 kWh è stata presentata ufficialmente a fine 2017 e ora è disponibile proponendo un'auto moderna e tecnologica, al punto che è stata la prima in casa Nissan a proporre ProPilot (la suite di ADAS per la guida semi-autonoma) seguita dal nuovo Qashqai. La prima prova di ProPilot la trovate qui sotto per ingannare l'attesa mentre mi muovo verso Est. Per chi è ancora digiuno sull'argomento, sotto trovate le guide generali su auto elettrica e tipologie di ricarica.
Su Leaf è presente anche il parcheggio completamente automatico e ePedal, la guida ad un pedale che utilizza la corsa dell'acceleratore per gestire sia il "gas" che la frenata cittadina.
Ricaricabile in corrente alternata e continua, Leaf ha anche il V2G così da guardare ai futuri scambi di elettricità tra griglia (o casa) e vettura ma manca di una cosa, un sistema di gestione termica.
In mancanza di una "climatizzazione" (termine volutamente semplicistico) per il pacco batterie, l'unica alternativa è tagliare sulla potenza di carica per proteggere le nuove celle con maggior contenuto di nickel nel catodo, elemento con minor costo rispetto al cobalto ma minor stabilità termica.
Lo chiamano "rapidgate" perché il problema affligge ovviamente la ricarica rapida in DC utilizzando il connettore CHAdeMO: Leaf taglierebbe la potenza della colonnina, in caso di cariche rapide consecutive, per ridurre le temperature, salvaguardare la vita della batteria ma non consentire di raggiungere i 50 kW. Quanto incide nella vita reale? In città davvero poco ma in viaggio? Lo scopriremo oggi…
