Volkswagen e-Up: recensione dell'elettrica cittadina con ricarica rapida DC | VIDEO
Recensione e prova su strada dell'elettrica Volkswagen e-Up!

Volkswagen e-Up! è la più piccola delle due auto elettriche proposte oggi dai tedeschi, un modello nato come molti altri nel mondo delle termiche e pensato per fare da transizione, insieme a e-Golf, verso il progetto Volkswagen I.D. Nel 2020 infatti arriverà il nuovo brand nato con l'elettrico già in mente fin dall'inizio della progettazione, la risposta del produttore al dieselgate che proietterà Volkswagen verso il futuro con le immancabili parole chiave: elettrificazione, connettività e guida autonoma.
Due anni ci separano quindi dai nuovi modelli che promettono di aumentare l'autonomia, 160 km per e-Up nel ciclo NEDC, e ridurre i prezzi.
Identica al modello termico, e-Up è un'auto da città che punta su interni non certo al pari degli altri modelli del gruppo: molte parti sono prive di rivestimento con la lamiera, verniciata del colore della carrozzeria, a vista e le plastiche spartane. Resta però la qualità costruttiva, con un abitacolo dove l'assemblaggio non evidenzia giochi tra le parti o punti deboli. In più c'è la chicca estetica dell'illuminazione LED ambientale per l'abitacolo.
e-Up ricarica la batteria da 18.7 kWh – in posizione centrale nel pianale e all'interno del passo – sia in corrente alternata che in continua. Nel primo caso avete il caricatore casalingo a 10A che impiega circa 8 ore (2.3 kW). Con la colonnina non migliora tantissimo perché comanda sempre il caricatore di bordo, e qui è da 3.7 kW: collegando la Tipo 2 a wallbox o colonnina pubblica ci vogliono 5 ore.
Fortunatamente Volkswagen ha scelto fin da subito di rendere possibile la ricarica in DC tramite CCS Combo2: non si arriva ai 50 kW pieni, oggi lo standard delle colonnine rapide in attesa della diffusione dei tagli da 100 e 150 kW, ma 40 kW sono più che sufficienti per ricaricare l'80% in mezz'ora, specie considerando che ci troviamo di fronte ad una batteria da percorrenze cittadine. Ottimo, ma ad oggi non esistono colonnine rapide all'interno delle città…
La presenza di questo sistema consente però di dare un minimo di versatilità in più all'auto per sporadici viaggi da 300/400 chilometri: con Smart EQ fortwo non mi è neanche venuto in mente di farli visto il caricatore in sola AC, con e-Up ho potuto raggiungere Verona e avrei potuto spingermi anche oltre, sempre tenendo in considerazione le relative pause da 30 minuti.
e-Up non ha problemi in autostrada, se non quello dell'autonomia. Piazzandovi a 80 all'ora dietro ad un camion potreste anche percorrere 150 chilometri con questa elettrica da 1.229 chili, apprezzata durante la prova per l'ottima efficienza energetica e la versatilità delle modalità di guida con la Eco+ che taglia molto sui consumi per massimizzare la percorrenza.
Come va?
Ormai rischio di ripetermi ma l'elettrico è davvero divertente. Specie sulle citycar come Smart e come Up: qui abbiamo quegli ottanta cavalli elettrici con tanta coppia al punto che dovrete abituarvi a dosare il "gas" se venite dalla classica termica, altrimenti rischierete di far slittare la gommatura non larghissima su cerchi di dimensioni compatte.
Superato il regime cittadino o da misto stretto la coppia scende mentre in Eco, e ancora di più in Eco+ dove non potrete usare il clima (va attivato solo in caso d'emergenza), il gas è smorzato ma avrete comunque prestazioni interessanti in confronto alle cittadine termiche di pari segmento. In ogni occasione, comunque, c'è il kickdown che vi permette un boost di potenza temporaneo.
In più volkswagen propone tante modalità di recupero dell'energia: ben 4. tre vengono gestite in drive giocando lateralmente con il cambio e la quarta si attiva in B. Non è la guida ad un pedale ma riduce moltissimo l'utilizzo dei freni.
Il comfort c'è tutto, esattamente come la sorella termica: spazio per 4, un bagagliaio tutto sommato capiente viste le dimensioni, apprezzato per i due livelli di regolazione del pianale (uno più alto per creare un fondo di carico piatto), e la cappelliera con la regolazione a scatto che semplifica le operazioni di carico.
Infotainment: fa tutto lo smartphone
Cuore dell'infotainment è la radio Comporition Phone: niente display per risparmiare peso e costi. Lo smartphone è lo schermo e sfrutta l'app con le mappe gratuite: collegate l'USB e i comandi della radio diventano quelli dell'app…ci voleva tanto?
Ovviamente avrete tutto, dall'integrazione con la musica alla gestione della parte elettrica con tutti quei grafici e indicatori che mi piacciono tanto, dati che arrivano direttamente dalla centralina della vettura. VW supporta l'app con 6 anni di aggiornamento gratuito per le mappe TomTom, anche offline.
Il supporto per lo smartphone è proposto di serie: solido e ben integrato, avrebbe solamente bisogno di evolversi in una versione in grado di ruotare per rendere disponibile la modalità vertical; così come l'app dovrebbe fare quel passo in avanti nell'interfaccia, chiaramente nata con i vecchi smartphone a bassa risoluzione. E magari avere un supporto con ricarica ad induzione integrata non sarebbe male…chiedo troppo?
Car-Net con e-Remote è infine il servizio connesso per gestire climatizzatore, avviare o fermare la carica, tracciare l'auto, verificare dati di viaggio e chiusura portiere. Il servizio è gratuito per i primi 3 anni.
e-Up: i prezzi
Passiamo al capitolo prezzi. Di listino vi tocca la solita sassata per le elettriche: 28.450€ ma con il contributo Volkswagen di 5.130, accedendo al Progetto Valore Volkswagen (sconta l'IVA), ve la portate a casa da 199€ al mese con estensione di garanzia in omaggio per i 36 mesi. Scegliete durata e anticipo e avete subito il valore futuro garantito: dopo 3 anni sarà di 14.225€, cifra che potrete pagare per acquistare la vettura, restituirla o cambiare modello.
Di serie avrete frenata automatica d'emergenza, attiva tra i 5 e i 30 km/h, clima, cerchi in lega, la radio Composition Phone e i sensori pioggia e parcheggio. La videocamera costa 285€, 100€ per la regolazione in altezza dei sedili e il gioco è fatto, restano fuori eventualmente tetto elettrico, radio digitale e cicalino per avvisare i pedoni.
La garanzia sulle batterie è di 8 anni o 160.000 chilometri e dovrete sfruttarla tutta per riuscire a pareggiare i conti rispetto alla termica considerando prezzo dell'elettricità, manutenzione a "costo zero" e i soliti vantaggi in tema di bollo, ZTL e parcheggi gratis ove previsti.
Difetti? Quelli della termica: volante morbido ma non eccezionale in precisione, esagerando in curva l'anteriore tende ad allargare attivando immediatamente l'intervento dell'elettronica. Scaricare a terra la tanta coppia non è sempre facile su una trazione anteriore con cerchi da 15 pollici. Il vantaggio è che l'assetto è più rigido visti i rinforzi per il peso delle batterie e l'auto si corica di meno. Peccato per il caricatore AC lento, anche se nel mio caso non ho sentito troppo questa limitazione vista la disponibilità del box per ricaricare l'auto in casa.
Insomma, bella prova anche per e-Up: il suo grande pregio è quello di un'ottima efficienza energetica visto che si può consumare davvero poco, arrivando ad una media di 10/12 kWh ogni 100 chilometri nel combinato una volta che avrete familiarizzato con la guida in elettrico e ottimizzato il recupero dell'energia.
E poi è un altro mondo rispetto alla termica: sulle citycar non è raro dover scendere a compromessi con motori figli del downsizing e cambi economici. Il risultato è un piacere di guida ridotto rispetto ai segmenti superiori. Qui il problema non si pone: il motore è una scheggia e ricco di coppia e la trasmissione diretta elimina qualsiasi dubbio.
Se siete masochisti vi consiglio una cosa: prendete la vostra up tradizionale e andate in concessionario anche solo per una prova, anche senza la minima intenzione all'acquisto. Poi tornate a casa con la vostra up a benzina e raccontatemi l'esperienza qui sotto nei commenti.