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Galileo al Centro Spaziale con Ford Ecosport | anteprima e prova su strada

L'anteprima di Ford Ecosport 2018 con la prova al Centro Spaziale del Fucino: alla scoperta di Galileo

Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 29 gen 2018

Un viaggio nel segno della tecnologia, quella che unisce il Centro Spaziale del Fucino, dove ha sede il controllo missione dei satelliti di Galileo, a Ford Ecosport che nella sua nuova generazione porta sul SUV SYNC 3 con Android Auto e Apple CarPlay, caratteristica di serie su tutti gli allestimenti.

Galileo e il Centro Spaziale del Fucino

Dietro ad un gesto banale come il geotag su Facebook o la navigazione su Google Maps c'è un mondo nascosto, centri di controllo che lavorano ogni secondo dell'anno per far si che noi possiamo sapere sempre dove siamo.

Qui si inserisce il Centro Spaziale del Fucino e la sua affascinante storia con Telespazio: agli inizi degli anni '60 tre camion parcheggiano nella piana del Fucino. A bordo attrezzature di ogni genere per avviare le sperimentazioni con delle antenne ben più piccole di quelle visibili oggi.

Da allora ne è passata di acqua sotto ai ponti: nel 1964 venne fissata la prima antenna e, nel tempo, la piana si popolò arrivando ad oggi con ben 172 antenne. I primi traguardi importanti arrivarono negli anni successivi: il 1965 vide il primo servizio di telefonia e televisione tra USA e Italia e nel 1969 il Fucino fu utilizzato per rimbalzare il segnale dello sbarco sulla Luna.

Oggi Telespazio è un protagonista a livello mondiale e al Fucino ha sede il centro controllo del progetto Galileo, la rete di satelliti che sfida il GPS (e il russo GLONAS) e permetterà all'Europa di dotarsi di un sistema di navigazione. Per farvi capire l'importanza anche a livello geopolitico, basti considerare che Galileo ci rende indipendenti dagli USA così che, qualora questi decidessero di staccare la spina e chiuderci l'accesso alla rete, l'Europa non si troverebbe appiedata. Anche perché il GPS è gestito dal dipartimento della difesa mentre Galileo punta al settore civile e commerciale, sebbene consenta comunque applicazioni militari lavorando con la Difesa.

A livello pubblico questo significa continuare a consentire a tutti l'accesso alla localizzazione satellitare, dal geotag su Facebook e Instagram alla navigazione, senza dimenticare il fatto che la guida autonoma farà affidamento anche ai dati dei satelliti, e qui Galileo ha un passo in più: la sua precisione migliore che consente di localizzare nell'ordine dei centimetri.

Basti pensare che agli inizi, con soli 4 satelliti in orbita, Galileo è riuscito a garantire una precisione nell'ordine dei 4 metri, paragonabile al GPS che ai tempi era una costellazione già completamente dispiegata. In funzione dal dicembre 2016 con i primi 18 satelliti e supportato dagli smartphone dal 2017, con i primi Snapdragon compatibili e l'arrivo di Android 7.0, Galileo viene controllato dal Fucino insieme al centro tedesco che si occupa di gestire la traiettoria dei satelliti, sebbene i due centri siano interscambiabili per garantire la ridondanza necessaria.

La missione è infatti mantenere i servizi sempre attivi: non possono esserci interruzioni ed è per questo che, oltre all'elevata sicurezza, il centro può generare 7.1 MW attraverso due centrali elettriche. Il centro di controllo italiano si occupa di gestire, tra le altre cose, la funzione di navigazione, il segnale che i dispositivi ricevono così da poter calcolare posizione e velocità. Per questi calcoli servono stazioni che mandano i comandi ai satelliti e stazioni che ricevono il segnale, lo aggiornano e lo correggono, sfruttando un algoritmo di miglioramento della qualità così da mantenere un livello di servizio adeguato agli standard richiesti dall'applicazione (da quelle pubbliche e meno critiche, a quelle per la sicurezza e più critiche).

L'orologio atomico di terra, elemento fondamentale che detta il tempo del messaggio di navigazione, è il cuore pulsante del sistema, un cuore che necessita di condizioni ambientali costanti che consentono di garantire la sua precisione nell'ordine di dieci alla meno dodici. Anche i satelliti hanno i loro orologi atomici e il centro si occupa della compensazione dell'errore, tenendo conto quindi della perturbazione dei singoli elementi in gioco e della loro somma (le cause posso essere di ogni genere, anche atmosferiche). Così facendo, in tempo quasi reale, i satelliti godono della correzione del segnale che essi stessi hanno inviato.

Tante novità tecnologiche

La nuova generazione di Ecosport cambia volto, sia all'esterno dove ritroviamo il "family feeling" dei SUV più grandi, sia all'interno. Qui la qualità è migliore, non solo nel look ma anche nella dotazione. SYNC 3 è ad esempio di serie su tutti gli allestimenti: cambia solo la dimensione del display touch (anch'esso di serie) che va dai 6.5 pollici dei livelli d'ingresso agli 8 pollici di quello più ricco.

In più l'auto guadagna tante piccole tecnologie utili e pratiche: all'esterno arrivano luci diurne a LED e Fari Bi-Xenon, si può avere il tetto apribile o il volante riscaldabile (i sedili riscaldabili c'erano già prima), l'automatico ha le palette al volante, il parabrezza riscaldato sfrutta ugelli con funzione di sbrinamento automatico, arrivano i cerchi da 18", gancio traino, strumentazione digitale a colori con schermo da 4.2 pollici, sensori di parcheggio anteriori e gli specchietti, richiudibil ielettricamente e con monitoraggio angolo cieco.

Il portellone del bagagliaio resta con apertura a libro: per qualcuno può risultare scomodo (e la mancanza di un lunotto apribile si sente), ma il vantaggio è che spariscono i tiranti della cappelliera in favore di un pratico sistema che consente di regolarne l'inclinazione. E la soglia di carico è tra le più basse.

Infine l'abitacolo risulta comodo per quattro persone: anche i più alti trovano posto vista la linea del tetto e l'unica situazione problematica è quella in cui tutti e quattro i passeggeri superano il metro e ottantacinque; in questo caso lo spazio per le ginocchia non sarà tantissimo. Il passo è di 2.519 mm su un'auto da 4.1 metri con un bagagliaio da 356 litri, non il migliore ma sfruttabile in altezza.

Come va?

Dopo la prova Ford Ecosport conferma la sua buona guidabilità, aiutata da dimensioni più compatte dei suoi concorrenti, e la piattaforma che, nonostante non sia tra le più sofisticate e debba trascinarsi dietro una massa non indifferente, si comporta bene. Buona la tenuta, specie con le sospensioni sportive ST Line che aumentano il feeling irrigidendo l'assetto, e buono anche il comfort, aspetto che viene minato solo dal fatto che ci troviamo su un SUV con 190 mm di luce da terra. La guida qui è molto diversa dallo stile crossover di Juke e simili e per questo Ecosport è un'auto da guidare con la mentalità del padre di famiglia.

In città Ecosport assorbe bene le varie buche e in autostrada (dove ora potremo sfruttare la sesta) i rumori da sopportare arrivano più dall'aerodinamica che dall'asfalto.

Sotto al cofano resta l'Ecoboost: quello da 140 cavalli si fa notare per lo spunto ma si può avere solo con il cambio manuale (più leggero rispetto all'automatico), non eccezionale per quanto riguarda il feeling dato che risulta legnoso e poco diretto. Il 125 CV sopperisce comunque bene alle esigenze del singolo o della coppia: ci si può viaggiare a patto di accettare che, in salita, con il climatizzatore acceso e a pieno carico, l'auto giocherà di più con il cambio. Poco male se avete l'automatico, che con le palette al volante e la modalità S ci fa divertire nel misto guidato, sfoggiando una buona reattività e velocità e differenziandosi dalla modalità D per il fatto di tenere maggiormente le marce. Non si tratta di un cambio sportivo in ogni caso, ma a queste cifre va benissimo.

In entrambi i casi, i consumi dipendono molto dallo stile di guida: l'Ecoboost è infatti un motore che bisogna conoscere prima di poter tirare fuori dati vicini a quanto dichiarato dal produttore. Se ignorate questo aspetto la media arriverà facilmente tra i 13 e i 14 chilometri con un litro ma basta poco per settarsi e portare il SUV tra i 15 e i 16 nel combinato.

Ecosport 2018: prezzi, allestimenti e dotazione di serie

Tre scelte per Ford Ecosport che parte da un listino di 18.750€ con la Plus, modello dotato di cerchi in acciaio da 16", fendinebbia, LED diurni, clima manuale, volante in pelle completamente regolabile  e alzacristalli elettrici su tutti e quattro i vetri. In realtà, però, la cifra reale è di 15.950€ con incluso SYNC 3 e touchscreen nella versione da 6.5 pollici, scelta commerciale per l'Italia per la quale Ford ha voluto un listino dove Sync fosse protagonista. I clienti Ford o chi ha un'auto da rottamare possono accedere ad un ulteriore sconto di 1000€. Ecosport Plus 1.0 125 CV è accessibile anche con 2.950€ di anticipo e rate da 149€ al mese con Idea Ford.

La Titanium con lo stesso motore è offerta a 18.700€ (o 17.700€ con lo sconto di cui sopra) e, sempre con l'anticipo di 2.950€, la rata è di 169€. Infine ST-Line costa 19.850€ (o 18.850€) con rata da 199€ al mese.

Nel caso del diesel, il TDCI 1.5 da 100 cavalli, il sovrapprezzo nei tre allestimenti è di 2.000, 1.500 e 1.500€ e la rata passa a 175, 211 e 222€. Vanno poi aggiunti 1.500€ per il cambio automatico e 3.000€ per il diesel da 125 cavalli con trazione integrale.

Rispetto a Plus, Titanium aggiunge i cerchi in lega da 16", interni in pelle e tessuto, fari automatici, fendinebbia con dettagli cromati, sensore pioggia, pomello cambio in pelle, supporto lombare regolabile, computer di bordo con schermo a colori da 4.2 pollici, clima automatico e  avviamentokeyless.

ST-Line include i cerchi in lega bruniti da 17", keyless anche per l'ingresso in auto, sospensioni sportive, retrovisori elettrici ripiegabili e riscaldati in tinta con frecce integrate, tappetini con logo, tetto a contrasto, sensori di parcheggio posteriori e Sync 3 con navigatore e display touch da 8 pollici.

Il pacchetto Winter (sedili anteriori, parabrezza e volante riscaldato costa 350€ su Titanium e ST-Line. Titanium può accere anche ai pacchetti City (sensori aneriori e posteriori, specchietti ripiegabili e retrocamera ) a 600€. ST-Line può essere equipaggiata con il pacchetto Design (800€, include spoiler posteriore, fari Xeno e vetri oscurati) e con Comfort (monitoraggio angolo cieco, retrocamera e sensori anteriori).

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