Come va la Nuova Kia Rio? | HDLive
[embed] Al mitico Dall´Ara di Bologna per provare la nuova Kia Rio, pronta a scendere in campo nell´agguerrito segmento B. Completamente rinnovata, nel design e non solo, connessa e con tanta tecnologia per una sicurezza al top. E si è rivelata anche
Al mitico Dall´Ara di Bologna per provare la nuova Kia Rio, pronta a scendere in campo nell´agguerrito segmento B. Completamente rinnovata, nel design e non solo, connessa e con tanta tecnologia per una sicurezza al top. E si è rivelata anche piacevole da guidare. Le prime impressioni della versione con il tre cilindri 1000 turbo T-GDI da 100 cv.
Per uno come me che non segue mai il calcio un invito allo Stadio di Bologna suonava quasi come uno scherzo di qualche amico, poi quando ho letto che si trattava dell´evento di presentazione della nuova Rio, mi sono subito ricordato della partnership di Kia con lo storico club emiliano di calcio: a quel punto tutto era più chiaro.
Si preannunciava una bella occasione per scoprire la quarta generazione della vettura più diffusa al mondo del brand coreano, pronta ad affrontare il difficile ma importante segmento B del mercato.
Questa volta la Rio punta in alto: non vuole più avere un ruolo da comprimaria, ma giocarsela da protagonista ai vertici di questa categoria. Ce la farà? Beh, gli argomenti non le mancano: design, spazio e tanta tecnologia. Connettività parlando, integra i sistemi di mirroring per smartphone Android ed Apple e, per quanto concerne la sicurezza, è la prima del segmento a disporre della frenata automatica con riconoscimento dei pedoni. Punta anche sul piacere di guida, con motori di ultima generazione, compreso il nuovo 1.0 T-GDI da 100 CV che abbiamo guidato.
Questa nuova Rio apre un 2017 che sarà molto importante per Kia: dopo la presentazione della Stinger alla fine dell´anno scorso, sono arrivate le immagini ufficiali della nuova Picanto, per il segmento A, ed è solo l´inizio di un periodo ricco di novità.
Nel nostro Paese, dalla fondazione della filiale italiana, che risale al 2011, è stata una crescita costante per il marchio e questa nuova Rio promette altri traguardi di rilievo.
Il segmento di mercato è tra quelli che continuano a crescere e rappresenta un po´ tutti, con un bacino di potenziali clienti molto eterogeneo. Sportage, brand ambassador di Kia, insegna: oggi bisogna puntare su design, qualità e tecnologia e alla nuova compatta non manca nulla. Alla precedente generazione mancava invece anche la percezione di tecnologia e affidabilità.
La nuova Rio è sportiva, con uno stile aggressivo, e si rivolge ai giovani e, come recita la campagna pubblicitaria di lancio, a chi si sente “giovane dentro".
La piccola coreana, che avevamo visto in anteprima al Salone di Parigi, è pronta, senza alcun timore, ad affrontare la concorrenza perché è stata completamente rinnovata, a partire dalle linee scolpite del suo nuovo design esterno, all´abitacolo che promette di essere più spazioso e più versatile, anche dove si caricano i bagagli. Ci hanno messo tanta tecnologia in più, e di serie, anche per renderla più sicura, ai vertici della categoria. E hanno fatto anche un buon lavoro sul suo comportamento dinamico, quindi è più piacevole da guidare.
Questa nuova generazione vanta in effetti un design moderno ed equilibrato, con un nuovo disegno ad U dei fari LED, e l´evoluzione più recente della famosa griglia “tiger nose", che oggi contraddistingue ormai tutte le auto del brand: ora è più sottile in altezza e più estesa in larghezza, in modo da raccordarsi con i gruppi ottici nei quali sono integrati i proiettori con funzione diurna a LED.
Ora è più lunga: il passo è cresciuto di 10 mm (fino a 2.580 mm). Il cofano allungato e le linee delle fiancate le conferiscono un look più dinamico ed equilibrato, danno l´idea di una vettura solida e stabile, ben piantata per terra.
Anche dietro non è da meno, semplice, piuttosto pulita, con il lunotto posteriore quasi verticale e uno sbalzo ridotto; inoltre è piacevole il design dei LED posteriori, che producono una grafica luminosa a forma di freccia.
E dentro? Anche il design degli interni contribuisce a renderla più convincente di prima. E´ migliorata l’ergonomia, l´ambiente è esteticamente più ricercato: si percepisce una qualità quasi da segmento superiore, nelle finiture della plancia e nei nuovi materiali usati; ora la plancia è anche più orientata verso chi guida per migliorare visibilità e accessibilità dei comandi. Al centro domina il grande schermo touch screen ad alta definizione, fino a 7 pollici, che gestisce il sistema HMI (Human-Machine Interface) per intrattenimento, navigazione e connettività. Nella parte inferiore ci sono i comandi della climatizzazione, comodi e intuitivi.
Alla base della console centrale c’è posto per oggetti e una “mensola" porta cellulare, sopra il parabrezza c´è il posto per gli occhiali. Il vano portaoggetti è ampio e in ogni portiera ci si può riporre una bottiglia; nelle impugnature delle porte è stato ricavato uno spazio per piccoli oggetti come monete o il cellulare. A richiesta si può avere un bracciolo supplementare centrale con altro spazio per riporre piccoli oggetti. Per i più tecnologici, è equipaggiata con prese USB sia per i posti anteriori sia per i posteriori, così da consentire di collegare via cavo qualsiasi dispositivo e provvedere alla ricarica in marcia per tutti.
La praticità d’utilizzo è stata al centro del processo di sviluppo tecnico di questa nuova Rio che, grazie anche all´allungamento del passo e della lunghezza totale, ora vanta un’abitabilità e uno spazio di carico ai vertici della categoria.
Davanti si sta comodi: anche chi è di statura più alta, può contare sul volante, che si può regolare in altezza e profondità, e i sedili non sono da meno. Quattro persone di statura normale possono viaggiare con un comfort soddisfacente: i numeri dicono che l´abitacolo è uno dei più spaziosi della sua categoria. Lo spazio per le gambe è cresciuto anteriormente, anche per i passeggeri posteriori e anche la larghezza alle spalle è ottima; malgrado il tetto più basso anche l’altezza disponibile per la testa resta fra le migliori del segmento. Inoltre la bassa linea di cintura e la presenza dei vetri supplementari nelle porte posteriori concede a tutti un’eccellente visibilità che amplifica la sensazione di spazio a bordo. Il sedile posteriore sdoppiato è di serie.
Anche il vano bagagli è cresciuto fino a quota 325 litri, un valore tra i più alti della sua categoria e l’ampia apertura del portellone rende le cose più semplici. Il vano dispone di un doppio fondo che permette di alzare la soglia o di ospitare oggetti nascondendoli nella zona inferiore. Questo spazio in più è stato ottenuto malgrado la riduzione dello sbalzo posteriore, che è un elemento chiave dell’estetica della vettura.
Tutto questo è il frutto del lavoro congiunto dei centri stile di Francoforte in Germania e di Irvine in California, in stretta collaborazione con il quartier generale di Namyang in Corea.
La compatta di casa Kia vanta una serie di nuove tecnologie che la rendono più pratica e sicura da guidare. Al capitolo connettività, oggi ormai diventata fondamentale, un navigatore di nuova generazione, schermo touch da 5" ad alta risoluzione e optional da 7 pollici, che include il mirroring, per il vostro smartphone, con Android Auto e Apple Car Play: la prima è progettata per i telefoni Android 5.0 o le versioni successive e dà accesso a tutte le applicazioni presenti con l’attivazione vocale, Google Maps, i messaggi e la possibilità di scaricare brani da Google Play Music. L´altro è disponibile per iPhone 5 e i modelli successivi e rende accessibile il controllo vocale Siri per tutte le funzioni, incluse Apple Maps e la dettatura messaggi, più la fruizione dei contenuti del proprio iPhone. Supporta anche altre applicazioni audio, streaming scaricate dal proprio telefono. In entrambi c´è il controllo vocale, quindi non ci sono più scuse per distrarsi e per non tenere entrambe le mani sul volante in ogni istante. Ci sono poi i Kia Connected Services offerti da TomTom, gratuiti per 7 anni dopo la prima connessione alla rete mobile. E nel prezzo dell´auto sono compresi gli aggiornamenti annuali delle mappe per altrettanti anni.
Gli equipaggiamenti comprendono, a seconda delle versioni: il sistema di accensione e avviamento senza chiave, il tergi automatico con sensore pioggia e i proiettori a regolazione automatica. Saranno disponibili anche il Cruise Control e il limitatore di velocità.
Per avviarla c´è il bottone dello Start, quindi le chiavi restano in tasca. Il tempo di collegare lo smartphone con Android Auto e si parte: il primo impatto è più che positivo, l´abitacolo è davvero ben insonorizzato e il rumore al minimo del motore si sente davvero poco.
Con le esigenze della mobilità di oggi i motori devono essere efficienti, puliti e brillanti, capaci di coniugare prestazioni e consumi. Tre sono quelli a benzina: un moderno tre cilindri 1000 turbo T-GDI a iniezione diretta, già visto sulla più grande cee’d, in due step di potenza, da 100 e 120 CV. Coppia identica per entrambi, 172 Nm, con il secondo che gira più in alto e raggiunge la potenza massima a 6000 giri/min. C´è anche un 1.2 da 84 CV e 122 Nm di coppia. Se percorrete molta strada per voi sono due i propulsori a gasolio, o meglio un 1400, disponibile in due versioni da 77 o 90 CV. La trazione è ovviamente anteriore e il cambio per tutte è manuale, a 5 marce per il 1.2 e il 1000 turbo da 100 CV, per gli altri è a sei rapporti. Per abbassare ulteriormente consumi ed emissioni, tutte le versioni sono equipaggiate di serie del sistema Stop & Go.
Prima dell´estate arriverà la bifuel benzina/Gpl sulla versione 1.2 mentre nel 2018 sarà disponibile anche il cambio automatico a doppia frizione, sette marce, abbinato al 1.0 T-GDI.
In questa prima presa di contatto abbiamo provato il mille turbo benzina da 100 CV: il motore rivela subito una buona coppia e sembra in sintonia con il cambio manuale. Il motore spinge bene, è pronto appena si schiaccia sull´acceleratore e sale in fretta di giri; è inevitabile qualche vibrazione in più, tipica dei tre cilindri.
Questa nuova Rio si è dimostrata piacevole da guidare: hanno sviluppato telaio e sospensioni per renderla agile, divertente ma anche confortevole. E´ maneggevole, pronta nelle reazioni e vanta una buona precisione di guida su ogni tipo di fondo; si è rivelata piuttosto stabile anche alle velocità più elevate. Hanno lavorato anche sul servosterzo per migliorare la sensibilità al volante e il controllo, e in effetti il feeling è piacevole. Ho provato anche a spingere un po´ in qualche curva e, non sarà una piccola sportiva, ma è facile da guidare e l´impressione è che sulla strada giusta ci si possa anche divertire.
Hanno migliorato l’isolamento dell’abitacolo dalla rumorosità aerodinamica e da quella proveniente dalla meccanica e dal fondo stradale, e si sente. Anzi no: anche nei pochi chilometri percorsi in autostrada si è confermata comoda, silenziosa, si viaggia bene, pochi i fruscii aerodinamici; nelle strade extraurbane è comoda e, nonostante i cerchi da 17", le sospensioni fanno sì che le buche e le irregolarità dell´asfalto si sentano poco.
C´è una suite di tecnologie per renderla più sicura e piacevole da guidare: per esempio, oggi che siamo spesso troppo distratti al volante c´è l´Autonomous Emergency Braking, per la prima volta in questa categoria, che aiuta ad evitare gli incidenti. Un sensore e una telecamera rilevano i pedoni e i veicoli sulla strada, avvisando chi guida del possibile rischio; se non reagite, l’auto frena automaticamente per evitare l´incidente o comunque per limitarne le conseguenze. In abbinamento è disponibile il Lane Departure Warning System che vi segnala se state abbandonando la vostra corsia, per mantenere sempre la direzione giusta in tutta tranquillità. E anche il parcheggio diventa più facile: nessun patema con i sensori di parcheggio e il Rear Park Assist con la telecamera posteriore
Ma queste sono solo le prime impressioni, più che positive, della nuova Kia Rio, che speriamo di avere in futuro con noi per un HDtest più completo, magari con il propulsore a gasolio.
Nel frattempo, dopo l´esperienza per me inedita al mitico Dall´Ara, come recita la canzone “Silvia lo sai" di Luca Carboni: la maglia del Bologna sette giorni su sette…
Nicola Villani