Porsche Cayenne Electric, per il nuovo SUV anche la ricarica wireless
Un insieme di tecnologie per semplificare e migliorare l’esperienza di ricarica.
Manca una settimana al debutto della nuova Porsche Cayenne elettrica e in attesa del lancio ufficiale la casa di Zuffenhausen ha ricordato una caratteristica particolare di questo modello e cioè che il SUV elettrico supporterà la ricarica wireless, spiegando alcuni dettagli aggiuntivi del suo funzionamento. La novità è interessante non solo dal punto di vista strettamente tecnico, ma anche perché rappresenta un’evoluzione tecnologica significativa per l’intero settore delle auto sportive.
Il sistema Porsche Wireless Charging
Il sistema della ricarica senza fili, il Porsche Wireless Charging, si basa su una tecnologia già familiare nell’elettronica di consumo, ora adattata per gestire potenze elevate in ambito automobilistico. Il funzionamento è molto semplice ed è sufficiente parcheggiare l’auto sopra una piastra (da installare nel garage o nel posto auto) e avviare la ricarica senza alcun contatto fisico. Il trasferimento di energia avviene per accoppiamento induttivo, grazie a due bobine di rame posizionate nella piastra e nel sottoscocca dell’auto. Quando una corrente attraversa la bobina del trasmettitore, genera un campo magnetico che induce una tensione nella bobina del ricevitore, attivando così la ricarica.
Caratteristiche e funzionamento
Il sistema si compone di una piastra a pavimento compatta e di un modulo ricevitore integrato dietro l’asse anteriore della vettura. La base misura 6 centimetri in altezza, 78 in larghezza e 117 in lunghezza, ed è progettata per essere collegata direttamente alla rete elettrica domestica, senza necessità di wallbox o altri dispositivi esterni. Il primo collegamento con l’auto avviene in automatico via Wi-Fi, tramite uno scambio criptato che serve a riconoscere il veicolo e prevenire usi non autorizzati.
Il posizionamento corretto dell’auto è facilitato dal sistema Surround View. Su display centrale della Cayenne compaiono due indicatori visivi, un punto verde che rappresenta il ricevitore del veicolo e un cerchio che identifica la bobina nella piastra. Quando i due simboli si sovrappongono, il sistema segnala che è tutto pronto per avviare la ricarica. Anche se piastra e veicolo non sono perfettamente allineati, la trasmissione resta comunque sufficiente in quanto Porsche ha previsto una tolleranza di posizionamento fino a 10 centimetri e un dislivello massimo di 18 centimetri, compatibile con l’altezza da terra della Cayenne.
Dal punto di vista tecnico, l’elemento più innovativo è la gestione dell’energia. La corrente alternata della rete viene convertita prima in continua, poi nuovamente in alternata ad altissima frequenza, raggiungendo 85 kHz e 2.000 V. Questo processo permette una trasmissione efficace anche in caso di piccoli spostamenti tra i due elementi. L’efficienza complessiva supera il 90%, paragonabile a quella delle migliori wallbox via cavo.
Sul fronte della sicurezza il campo magnetico è schermato da ferriti posizionate sopra e sotto le bobine, che guidano il flusso evitando dispersioni verso l’abitacolo. Sensori integrati rilevano la presenza di oggetti metallici o il passaggio di animali e persone sotto il veicolo, sospendendo immediatamente la ricarica per evitare il rischio di surriscaldamento.
In prospettiva Porsche sta lavorando anche per integrare il sistema wireless con il parcheggio autonomo. Con queste tecnologie sarà possibile fermarsi davanti al garage, premere un tasto e lasciare che l’auto si parcheggi da sola e avvii il processo di ricarica.
Le innovazioni della nuova Porsche Cayenne elettrica
La Cayenne Electric adotta la piattaforma PPE sviluppata con Audi e un’architettura a 800 V, abbinata a una batteria agli ioni di litio da 113 kWh integrata nella scocca. Questa soluzione migliora rigidità, baricentro e distribuzione dei pesi, a vantaggio della dinamica di guida. La batteria è composta da sei moduli intercambiabili e 192 celle pouch con chimica avanzata (anodo in grafite e silicio, catodo NMCA con 86% di nichel), per una densità energetica superiore del 7% rispetto alla Taycan. La ricarica raggiunge picchi di 400 kW sulle colonnine HPC, con il passaggio dal 10% all’80% in meno di 16 minuti e oltre 300 km recuperati in 10 minuti. L’auto può ricaricare anche a 200 kW su colonnine a 400 V senza booster. Nei test su strada ha raggiunto i 563 km reali di autonomia con il dato ufficiale WLTP supera i 600 km.