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911 GT3 90 F. A. Porsche: un'edizione limitata omaggio allo storico designer

Edizione limitata a 90 esemplari: vernice F.A. Greenmetallic, interni Grid Weave e Chronograph 1 per celebrare F. A. Porsche.

911 GT3 90 F. A. Porsche: un'edizione limitata omaggio allo storico designer
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Riccardo Mantica
Riccardo Mantica
Pubblicato il 12 dic 2025

Ferdinand Alexander Porsche avrebbe compiuto 90 anni. E per ricordare il designer che ha dato forma a un’idea di essenzialità diventata stile di vita prima ancora che linguaggio estetico, Porsche sceglie un tributo che parla la sua stessa lingua: una 911 pensata come un ritratto, più che come una semplice edizione speciale. Si chiama 911 GT3 90 F. A. Porsche e nasce nel reparto dove i desideri diventano metallo e pelle, Sonderwunsch, con un dettaglio non secondario. Al progetto ha lavorato anche Mark Porsche, il figlio minore di F. A.

Un tributo che parte da una 911 vissuta

Il cuore dell’operazione è tutto in un riferimento intimo, quasi domestico. La nuova serie commemorativa prende ispirazione da una 911 Serie G che F. A. Porsche guidava negli anni ’80. Non un’icona generica, dunque, ma una macchina “vera”, vissuta. Porsche ne realizzerà 90 esemplari, impreziositi da elementi Heritage Design. Uno di questi è già destinato a Mark Porsche, che ne ha acquistato un esemplare; gli altri 89 saranno per clienti di tutto il mondo. E non si tratta di acquistare una targhetta numerata: chi la ordinerà potrà vivere un percorso di personalizzazione ulteriore, costruendo la propria vettura celebrativa attorno a configurazioni definite insieme al programma.

Gli ordini apriranno da aprile 2026, con un prezzo fissato a 366.327 euro. La produzione partirà nella seconda metà del 2026, una volta concluse le configurazioni individuali. Nel pacchetto, Porsche inserisce anche due oggetti che completano il racconto: un’edizione esclusiva del Porsche Design Chronograph 1 e uno speciale borsone da viaggio coordinato agli interni.

La filosofia di F. A. Porsche

Il motivo di fondo, però, non è la celebrazione per la celebrazione. È la coerenza con una filosofia. “Se si considera la funzione che un oggetto deve svolgere, di solito la sua forma si rivela da sé”: così F. A. Porsche riassumeva il suo pensiero. Con la 911 aveva già portato su strada una riduzione all’essenziale senza compromessi. Nel 1972, insieme al fratello Anton-Peter, fondò lo studio che sarebbe diventato Porsche Design, da cui sarebbero usciti oggetti destinati a trasformarsi in classici del design moderno: tra questi il Chronograph I e gli occhiali P’8478 a lenti intercambiabili.

La nuova 911 GT3 dedicata a lui parte dalla base più “sobria” della sportiva stradale: la 911 GT3 con pacchetto Touring. Sotto, resta la meccanica che fa della GT3 un punto fermo: un flat-six aspirato 4,0 litri da 375 kW (510 CV) e 450 Nm. Ma è negli indizi estetici e tattili che il tributo si fa racconto personale.

Esterni: il verde “di casa” e i segni dell’esclusività

Il primo indizio è un colore. Si chiama F. A. Greenmetallic, sviluppato dagli specialisti Paint to Sample Plus insieme alla famiglia Porsche, e richiama l’Oak Green Metallizzato della 911 guidata da F. A. Porsche. È una tinta che non vuole “stupire”, ma evocare. E inaugura anche un passaggio simbolico: dal 2026 tutti i modelli Paint to Sample e Paint to Sample Plus avranno un contrassegno esclusivo sul montante anteriore, e questa serie celebrativa sarà la prima a esibirlo.

Poi ci sono dettagli che non compaiono sulla GT3 Touring standard. Come i cerchi Sport Classic in nero satinato lucido, ispirati ai Fuchs, con serraggio centrale e lo stemma storico del 1963 sui copri-mozzo. E, sul retro, un badge placcato in oro galvanizzato con la scritta “90 F. A. Porsche” posizionato sulla griglia del cofano posteriore.

Interni: un abitacolo costruito sui ricordi

Dentro, la vettura gioca la carta più umana: Quella dei ricordi. I rivestimenti combinano pelle Club color Tartufo, impunture color Gesso e soprattutto un tessuto sviluppato ad hoc: il F. A. Grid Weave, usato per gli inserti centrali dei sedili e ripreso anche nel vano portaoggetti, nell’astuccio portadocumenti e nel tappetino reversibile del bagagliaio. Il motivo nasce dall’intreccio di cinque colori, nero, verde, marrone tartufo, crema e rosso bordeaux, e Mark Porsche ne spiega il peso emotivo. Richiama le giacche preferite del padre. “Come la sua matita, la pipa e il posacenere, anche queste giacche fanno parte dei miei ricordi d’infanzia e sono indissolubilmente legate allo studio dove lavorava a casa”, racconta.

Altri particolari trasformano l’abitacolo in una sorta di “firma”. Il pomello del cambio è in multistrato di noce a poro aperto e porta una targhetta con la firma incisa. Sul cruscotto compare anche una targhetta placcata in oro con la riproduzione della firma, la silhouette originale della 911 e la dicitura “One of 90”: è la frase che trasforma ogni esemplare in un pezzo dichiaratamente da collezione. E nella console centrale, il vano portaoggetti riprende in rilievo lo stesso motivo dello stemma del cofano del bagagliaio.

Le date che spiegano tutto: chi era F. A. Porsche

Per capire perché Porsche scelga proprio questi “gesti", un colore, un tessuto, una firma, perfino una slitta, serve tornare alla biografia. F. A. Porsche nacque l’11 dicembre 1935, crebbe tra tecnologia e spirito pionieristico e trascorse gran parte della giovinezza nella tenuta di Schüttgut, a Zell am See. Studiò per un breve periodo alla Scuola di Design di Ulm e nel 1957 entrò in Porsche come stagista nel reparto modellistica.

Nel marzo 1961 quel reparto passò sotto il controllo dello “Studio” F. A. Porsche. Sotto la sua guida nacquero la 901/991, la Formula Uno 804 e la Porsche 904 Carrera GTS. Nel 1972, quando la famiglia lasciò l’operatività in Porsche KG (diventata una società per azioni a responsabilità limitata), F. A. Porsche e il fratello Hans-Peter fondarono a Stoccarda Porsche Design. Due anni dopo, la sede venne trasferita a Zell am See, vicino a Schüttgut.

Nei decenni successivi disegnò accessori diventati celebri, orologi, occhiali, accendini, pipe, strumenti di scrittura, e, con il team, anche prodotti industriali, elettrodomestici e beni di consumo per clienti internazionali sotto la firma Design by F. A. Porsche. Morì il 5 aprile 2012, a Salisburgo.

Oggi lo studio di Zell am See, ribattezzato Studio F. A. Porsche, continua a presentarsi come il cuore pulsante di Porsche Design e a dichiarare fedeltà alla sua visione: progetti funzionali e senza tempo, più forti delle mode. La 911 GT3 “90” nasce precisamente da lì. Dall’idea che un oggetto non celebri qualcuno solo perché porta il suo nome, ma perché ne porta davvero le scelte.

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