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L'ammiraglia degli anni '70: la storia della Peugeot 604

Peugeot 604: il ritorno del Leone nella categoria delle berline di lusso

L'ammiraglia degli anni '70: la storia della Peugeot 604
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Mario Brambilla
Mario Brambilla
Pubblicato il 26 gen 2025

Quest’anno Peugeot celebra una doppia ricorrenza legata alla Peugeot 604: mezzo secolo dal debutto nel 1975 e quattro decenni dalla sua uscita di produzione, avvenuta nel 1985. Un decennio, quello della 604, che ha rappresentato per Peugeot il ritorno alla categoria delle grandi berline di lusso, conquistando il titolo di ammiraglia senza rimpiazzare la 504, ma affiancandola al vertice della gamma.

Il progetto E24 nacque nel 1970 con la collaborazione di Pininfarina, dando vita a uno stile caratteristico degli anni Settanta. Le linee erano squadrate, la carrozzeria massiccia, e l’interno portava la firma di Paul Bracq, promettendo eleganza e comfort.

PAROLA D’ORDINE: COMFORT

Quando debuttò al Salone di Parigi nel 1975, sotto il cofano pulsava il motore V6 PRV da 2.7 litri, sviluppato congiuntamente da Peugeot, Renault e Volvo. Questo propulsore, già apprezzato sulle varianti coupé e cabriolet della 504, garantiva 136 CV grazie al sistema a carburatori. Abbinato a un cambio manuale a quattro rapporti o a un automatico a tre, il motore assicurava prestazioni in linea con il segmento di appartenenza.

Il vero punto di forza, però, era il comfort: abitacolo spazioso, sedili soffici tipici dello stile francese, servosterzo e freni a disco su tutte le ruote di serie, con optional di prestigio come climatizzatore e rivestimenti in pelle. A conferma dell’ambizione del Leone, nel 1977 la 604 TI adottava l’iniezione Bosch K-Jetronic, portando la potenza a 144 CV. La vera svolta arrivò nel 1979 con la 604 D Turbo, dotata di un turbodiesel Garrett che fece scuola in Europa.

ANCHE IN VERSIONE SPORTIVA

Nel 1983 un restyling introdusse la sportiva GTI, equipaggiata con il V6 PRV portato a 2.8 litri e 155 CV, e la rinnovata GTD Turbo con un motore turbodiesel 2.5 da 95 CV. Peugeot concluse con raffinate versioni limousine per ambasciate e capi di Stato, alcune delle quali realizzate da Heuliez e Scaglietti. Persino Papa Giovanni Paolo II viaggiò su una 604 allungata.

Sebbene lontana dai circuiti, la 604 si distinse anche nello sport, partecipando al Rally di Monte Carlo nel 1981 e diventando un simbolo del Tour de France ciclistico del 1986. Oggi resta un’icona del lusso francese.

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