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Dalla coupé alla cabriolet: la storia e le varianti della Peugeot 504

La storia della Peugeot 504: un'icona senza tempo

Dalla coupé alla cabriolet: la storia e le varianti della Peugeot 504
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Mario Brambilla
Mario Brambilla
Pubblicato il 1 dic 2024

La Peugeot 504 è un'automobile che ha attraversato quasi quattro decenni di storia. Dal suo debutto nel 1968 fino all'ultimo esemplare prodotto nel 2005 mentre il mercato europeo gli ha detto addio nel 1983.

Nel 1969, la 504 conquista il titolo di Auto dell'Anno e, contemporaneamente, vengono introdotte le varianti Coupé e Cabriolet. Queste interpretazioni sportive, frutto del genio di Pininfarina, pur mantenendo il DNA Peugeot, vengono assemblate in territorio italiano. La firma stilistica di Pininfarina si manifesta in un design rinnovato. Il pianale viene accorciato di 19 centimetri, passando da 2,74 a 2,55 metri, mentre la carrozzeria assume forme più dinamiche e moderne. Il frontale si distingue per la sua aggressività , caratterizzata da un cofano pronunciato e una calandra minimalista con tre sottili listelli orizzontali, affiancata da gruppi ottici quadrangolari sdoppiati. Il posteriore diventa un elemento distintivo con i suoi gruppi ottici tripartiti disposti obliquamente, un design che anticipa elementi stilistici ripresi dalla casa negli anni successivi.

CUORE PALPITANTE

Sotto il cofano, inizialmente, batte un cuore da 1.8 litri con iniezione meccanica Kugelfischer da 97 CV, abbinato esclusivamente a un cambio manuale a quattro rapporti con leva a pavimento. Nel 1970, la cilindrata viene aumentata a 1971 cc, portando la potenza a 104 CV, e viene introdotta una nuova pompa d'iniezione. In questa fase, si aggiunge l'opzione del cambio automatico ZF a tre rapporti, disponibile fino al 1973 per entrambe le versioni e successivamente solo per la coupé.

Il 1974 porta con sé un primo aggiornamento estetico, concentrato principalmente sui gruppi ottici, ora unificati in elementi rettangolari. La vera rivoluzione arriva con l'introduzione del motore V6 PRV da 2664 cc, capace di 136 CV, che sostituisce il precedente 2 litri. Tuttavia, le peculiarità fiscali di alcuni mercati, tra cui l'Italia, portano alla reintroduzione nel 1978 del motore 2 litri, ora potenziato a 106 CV.

COUPE’ E CABRIOLET

La versione V6, riservata alla coupé, viene ulteriormente perfezionata con un cambio manuale a cinque marce e l'iniezione Bosch K-Jetronic, raggiungendo i 144 CV. La cabriolet, invece, mantiene esclusivamente la motorizzazione 2 litri con cambio a quattro marce. L'ultimo restyling del 1980 introduce paraurti più pronunciati in tinta con la carrozzeria e una nuova calandra. Dal 1981, la coupé V6 si arricchisce di nuovi cerchi in lega, prima del definitivo congedo nel 1983.

La 504 non è stata solo un'auto di lusso, ma anche una campionessa nei rally africani. Le vittorie al Rally della Costa d'Avorio nel 1976 con Mäkinen-Liddon e nel 1978 con Nicolas-Gamet, insieme al trionfo al Safari Rally del 1978 con Nicolas-Lefebvre, testimoniano la straordinaria robustezza e affidabilità della versione coupé V6 in condizioni estreme.

Bisognerà attendere il 1997 per vedere un'altra coupé Peugeot, la 406 Coupé, ancora una volta firmata Pininfarina. Quanto alla cabriolet, la 504 rimane ancora oggi senza un'erede diretta.

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