Multe emissioni di CO2, l'Europa approva l'emendamento: più flessibilità per i costruttori
L'Europa approva in via definitiva l'emendamento sulle multe delle emissioni di CO2

L’emendamento sulle emissioni di CO2 che concede maggiore flessibilità alle case automobilistiche e sostanzialmente evita di incorrere in pesantissime multe, ha ricevuto il via libera definitivo da parte del Consiglio europeo nella giornata di ieri. In una nota stampa, il Consiglio ha annunciato di aver adottato una modifica mirata al regolamento sulle norme in materia di emissioni di CO2 per le nuove autovetture e i nuovi furgoni, volta a garantire ai costruttori di automobili la flessibilità necessaria per raggiungere i loro obiettivi di emissione per il 2025. Si tratta dell’ultima fase della procedura decisionale.
Infatti, questa importante novità si appresta ad entrare ufficialmente nel corpus normativo dell’Unione Europea. Il nuovo regolamento entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Dunque, manca solo questo ultimo passaggio tecnico.
COSA CAMBIA PER LE CASE AUTOMOBILISTICHE?
La modifica al regolamento che di fatto evita alle case automobilistiche sanzioni molto pesanti, era stato richiesto a gran voce dall’industria automotive, associazioni di categoria e diversi Paesi UE. Con l’entrata in vigore dell’emendamento, cosa cambia nella sostanza per le Case auto? Sintetizzando, offre ai costruttori di autovetture la possibilità di rispettare gli obblighi previsti dalle norme attuali in materia di emissioni di CO2 per gli anni 2025, 2026 e 2027, basandosi sulla media delle emissioni prodotte durante l’intero triennio, invece che su base annuale. Questo approccio consentirebbe loro di compensare eventuali superamenti del livello annuale di emissioni consentite con prestazioni migliori nell’arco dei tre anni.
IL COMMENTO DI UNRAE
Non sono mancati i primi commenti all’approvazione dell’emendamento che scongiura le multe per le emissioni di CO2. Tra le posizioni più critiche c’è quella di UNRAE:
Una misura che UNRAE e tanti altri chiedevano già da tempo e che è arrivata tardivamente, visto che i budget delle aziende sono stati definiti tra fine 2024 e inizio 2025. Questa misura non risulta neppure risolutiva, poiché, secondo i principi contabili internazionali, i Costruttori potrebbero comunque dover effettuare accantonamenti a bilancio se, non avendo raggiunto gli obiettivi nelle singole annualità, non hanno ragionevole certezza di poterli superare in quelle successive: ne conseguirebbe quindi un impatto sui loro conti economici, pur senza esborso diretto. UNRAE ricorda inoltre che il settore automotive rimane in attesa di sviluppi sui dazi annunciati dalla nuova amministrazione statunitense, la cui entità riporta a scenari degli anni ’30, con gravi incertezze sugli scenari commerciali ed economici globali.