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Nuovo codice della strada, le novità per moto e scooter

Per andare in autostrada con una moto o scooter 125 cc bisognerà essere maggiorenni

Nuovo codice della strada, le novità per moto e scooter
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 21 nov 2024

La riforma del codice della strada è legge. Con il via libera da parte del Senato nella giornata di ieri, il nuovo regolamento fortemente voluto dal ministro Matteo Salvini ha ricevuto semaforo verde. Adesso manca solamente la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e poi dopo 15 giorni le nuove disposizioni entreranno in vigore. In realtà non tutte come avevamo già raccontato ieri, in quanto in alcuni casi servirà un apposto decreto attuativo.

Il nuovo codice della strada va a modificare diversi aspetti della precedente normativa e con la sua approvazione arrivano novità anche per il mondo dei motociclisti. Novità lungamente attese in quanto pure i motocicli di 125 cc di cilindrata potranno circolare anche su autostrade e tangenziali. Il tema era dibattuto da anni e finalmente è stata introdotta questa possibilità. Vediamo adesso cosa dice la nuova normativa al riguardo.

BISOGNA ESSERE MAGGIORENNI

Nel decreto appena approvato possiamo leggere:

In deroga a quanto previsto dal comma 2, lettera a), sulle autostrade e sulle strade di cui al comma 1 è consentita la circolazione dei motocicli di cilindrata non inferiore a 120 centimetri cubici se a motore termico ovvero di potenza non inferiore a 6 kW se a motore elettrico solo se condotti da un soggetto maggiorenne.

In altri termini tutti i motocicli che hanno un motore endotermico da almeno 120 cc di cilindrata potranno circolare in autostrada e tangenziali. Se invece il mezzo è dotato di un motore elettrico, dovrà avere almeno una potenza di 6 kW. Attenzione, però, che è necessario un ulteriore requisito e cioè quello di essere maggiorenni. Insomma, i giovani di 16-17 anni in possesso della patente A1 e che guidano una moto uno scooter di 125 cc di cilindrata non potranno andare in autostrada. Per farlo dovranno attendere la maggiore età.

Le novità non sono però finite. La riforma va a modificare anche l'articolo 56, comma 4, del codice della strada. In breve, anche i motocicli saranno in grado di poter trainare piccoli rimorchi a non più di 2 ruote destinati al trasporto di bagagli, attrezzi e simili. In precedenza questa possibilità era concessa solo agli autoveicoli.

All’articolo 56, comma 4, del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, dopo le parole: "e trainabili da" sono inserite le seguenti: "moto veicoli di cui all’articolo 53 e da"

Novità anche per tutti coloro che dovranno prendere la patente. Chi è in possesso del foglio rosa non potrà trasportare passeggeri. Possiamo leggere nel testo della normativa:

Fermo restando quanto previsto dai commi 2 e 3, gli aspiranti autorizzati a esercitarsi per conseguire le patenti di categoria AM, A1, A2 e A non possono in alcun caso trasportare passeggeri.

Queste sono le principali novità per il mondo dei motocicli che presto entreranno effettivamente in vigore. Va detto che anche per il mondo delle 2 ruote valgono tutte le nuove disposizioni generali introdotte con la riforma del codice della strada (guida in stato di ebbrezza, sotto l'effetto di droghe, ritiri della patente…).

LA SODDISFAZIONE DI ANCMA

Sulle novità per i motociclisti è intervenuta Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) che parla di un passo avanti importante. L'associazione parla anche di "sollievo" nel vedere esclusa la prospettiva dell’introduzione di targa e assicurazione per le biciclette di cui effettivamente si era discusso in passato.

Il passo in avanti compiuto con le novità riguardanti cicli e motocicli, frutto anche di una proficua collaborazione e attività di advocacy promosse con FMI. Bene, quindi, l’introduzione dello status di utente vulnerabile della strada per i motociclisti, che rappresenta un passaggio significativo e non banale, in grado di avere effetti sul piano culturale, come anche per l’implementazione di progetti di sicurezza stradale e infrastrutture più a misura di moto. Ugualmente il via libera per i conducenti maggiorenni di moto e scooter “125” ed elettrici dai 6 kW di accedere alle autostrade e tangenziali è un risultato importante che non solo permette all’Italia di allinearsi al resto dell’Europa, ma è in grado di dare ulteriore impulso al marcato e alla mobilità di prossimità su due ruote.

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