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Il 2024 di Mercedes: avanti sull'elettrico, diesel sempre presente e un nuovo ibrido

Come è andato il 2024 di Mercedes? Le vendite, i dati e i piani per il futuro

Il 2024 di Mercedes: avanti sull'elettrico, diesel sempre presente e un nuovo ibrido
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Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 19 dic 2024

Mercedes-Benz Italia ha tirato le somme sul 2024, ancora non conclusosi ufficialmente, con la tradizionale conferenza di fine anno dedicata sia alle auto, sia ai mezzi commerciali. 

Un contesto difficile e in continuo cambiamento

I numeri dipingono uno scenario che vede il 2024 concludersi più o meno in linea con il 2023, ma il calo è del 18% se prendiamo come riferimento le vendite italiane del 2019, prima della spirale di "cigni neri". Oggi Mercedes-Benz è prima per la quota ai privati nel segmento premium e, nel mercato auto generale, ha fatto registrare circa 49.500 unità vendute (dato YTD al 18 dicembre 2024) con una quota del 3,3%

Scendendo nel dettaglio, tra queste quasi 50.000 unità ci sono: 

  • circa 6.000 auto ibride plug-in
  • più di 2.450 auto elettriche
  • più di 3.000 AMG

Il contesto non è stato certo dei più facili, con difficoltà che l'automotive ha dovuto affrontare a prescindere dal segmento. Mercedes, già da qualche tempo, ha puntato ad una strategia che punta ad una clientela ancora più premium. Così ha iniziato a ridurre la sua presenza nei segmenti più piccoli, e ha alzato l'asticella d'ingresso. 

Parallelamente, il mercato Europeo ha fatto i conti con un passaggio all'elettrico più lento del previsto. L'Europa ha praticamente subito una battuta d'arresto dopo gli incentivi e, oggi, l'Italia è tra i Paesi peggiori (con il 4%) ben al di sotto della media dell'UE ma anche sotto a Paesi dove il reddito pro-capite è più basso del nostro. 

In Cina c'è stata un'accelerazione molto forte dal 2019 e anche nel 2024 abbiamo visto una crescita costante, mentre negli USA la curva è comunque positiva, ma più lenta. Mercedes è sì un brand globale, ma è proprio in Cina che ha perso quote (insieme a tutti gli altri marchi occidentali) vista l'impennata di brand locali che, ora stanno puntando ad invertire il flusso esportando verso l'UE. 

I piani per il 2025, tra auto e veicoli commerciali

La prima novità del 2025 sarà Mercedes CLA, un'auto importante perché la nuova generazione porta su strada la piattaforma MMA ed è la prima delle "compatte" di nuova generazione. Sarà anche elettrica, avrà 750 chilometri di autonomia dichiarata, un pianale fortemente tecnologico con MB.OS completamente rivisitato e funzionalità di intelligenza artificiale. 

L'ibrida utilizzerà invece un millecinque benzina che andrà a sostituire il diesel sulle auto più piccole all'interno di tutta la gamma Mercedes: la promessa è quella di consumi paragonabili grazie ad un ibrido a 48 V che potrà però viaggiare in elettrico a zero emissioni locali fino a 100 km/h. L'unità è progettata in Germania e assemblata in Cina nel nuovo impianto produttivo. 

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Prevista per la presentazione nella primavera del 2025, probabilmente con la prima internazionale che si terrà proprio in Italia, la CLA non sarà la sola novità. I piani di Mercedes, infatti, prevedono nei prossimi 3/5 anni una gamma rinnovata con diversi modelli, la risposta alle condizioni di mercato mutate e alla sempre crescente concorrenza proveniente da Est. 

C'è anche un piano già in corso per i veicoli commerciali che hanno dato molte soddisfazioni all'azienda: nel 2024 sono state vendute 11.157 unità (+21,7%) con una quota di mercato del 6,6% (Italia). A differenza delle auto, i van vedono praticamente una flotta interamente termica con il diesel che fa da padrone, ma i modelli elettrici venduti sono stati 360 esattamente come il 2023. 

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Per il futuro, la divisione Van di Mercedes capitalizzerà i nuovi lanci del 2025 dato che l'intera gamma è stata praticamente rinnovata quest'anno. A partire dal 2026 ci sarà l'introduzione della piattaforma VAN.EA, la nuova generazione che nasce con l'elettrico in mente per arrivare all'obiettivo generale di Mercedes: raggiungere la neutralità nelle emissioni di carbonio nel 2039

Termico ed elettrico, quindi, correranno in parallelo: la produzione di Mercedes è flessibile, gli impianti possono adattarsi nel mix di motorizzazioni e questo consentirà ai tedeschi di accelerare o restare stabili con i piani per l'elettrico a seconda delle condizioni di mercato (e di questo ne avevamo parlato già mesi fa in un'intervista itinerante a Eugenio Blasetti): 

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La concorrenza cinese

Mercedes, come ha dichiarato il CEO di Mercedes-Benz Italia Mark Langenbrinck, non è preoccupata per la concorrenza cinese, ritenendola stimolante per l'innovazione. Inoltre, sempre per bocca di Langenbrinck, i produttori occidentali hanno il vantaggio di una rete ben radicata in tutto il territorio, di una storicità nei rapporti con i clienti e di prodotti superiori grazie alla continua innovazione. 

La minaccia, comunque, non è sottovalutata; ci sono circa 140 marchi cinesi, e ipotizzato che un quarto di questi possa sopravvivere in Europa, la loro potenza di fuoco (numericamente parlando) sarebbe pari al 50% del mercato automotive: "è una forza da tenere in considerazione, ma la concorrenza fa crescere, e noi cresceremo per restare al top". 

Il CEO di Mercedes Italia, poi, aggiunge che la ricetta per ripartire c'è, e che il Piano Draghi è fondato e va usato come ispirazione per poi declinarlo – a seconda delle necessità e delle differenze – Paese per Paese

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