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Mercedes, consegne in calo nel secondo trimestre ma elettriche e Maybach volano

La Stella risente dei rallentamenti produttivi ma conferma un buon portafoglio ordini e la famiglia EQ raddoppia i volumi

Mercedes, consegne in calo nel secondo trimestre ma elettriche e Maybach volano
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Redazione
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Pubblicato il 11 lug 2022

Soltanto la crisi delle materie prime e dei componenti e le restrizioni Covid su quelli provenienti dall’oriente impediscono a Mercedes di festeggiare un secondo trimestre 2022 pienamente positivo: da aprile a giugno le consegne sono infatti rimaste al di sotto del mezzo milione di unità, 490.000 circa, con un -16% sul 2021, mentre gli ordinativi hanno mantenuto volumi elevati. Particolarmente in luce la nuova famiglia elettrica e i modelli superlusso.

LE EQ RADDOPPIANO

Le vendite di vetture a batteria della ormai numerosa famiglia EQ sono quasi raddoppiate, con un totale di 23.500 unità che si traducono in un +90% mentre le consegne complessive di modelli “alla spina”, che includono elettriche (comprese le smart) e ibride plug-in, hanno raggiunto quota 65.400 unità, con una crescita del 2%, mentre sommando i primi 6 mesi dell’anno si arriva a 139.000 unità (+14%) di cui 45.400 elettriche pure (+134%).

MAYBACH E ALTO DI GAMMA DA RECORD

I modelli della categoria definita Top-End Luxury che include i sotto-brand Mercedes-AMG e Mercedes-Maybach oltre alle Mercedes-Benz Classe G, Classe S, GLS ed EQS hanno chiuso con un trend negativo pari a quello generale (-16%) e un totale di 71.900 unità. In questo ha sofferto particolarmente il marchio performance AMG, colpito più duramente di altri dalla carenza di conduttori, mentre altri modelli hanno fatto registrare cifre estremamente positive.

È il caso di Mercedes-Maybach, che ha toccato le 4.400 unità registrando il miglior secondo trimestre di sempre (+25%) così come l’ammiraglia Mercedes-Benz Classe S, che ha totalizzato 21.700 consegne affiancate da 8.500 EQS. Lievi contrazioni per i modelli medi Classe C ed E (-6%) mentre il SUV GLC, per quanto il suo segmento sia in calo del 4% e la nuova generazione sia già in arrivo, ha ottenuto anch’esso il suo miglior secondo semestre.

MALE LE COMPATTE

A registrare il passivo peggiore sono state le vetture “entry”, quelle dei segmenti inferiori come la Classe A e derivate, che malgrado la buona performance dei nuovi modelli elettrici come EQA ed EQB (in tutto 12.500 unità) ha chiuso il periodo in passivo, -32%

ASIA IN RIPRESA, EUROPA NO

Parlando di mercati, dopo l’inziale calo nel continente asiatico dovuto a restrizioni Covid a giugno le vendite si sono riprese, facendo registrare addirittura un +40% in Cina. Complessivamente in Oriente il trimestre ha chiuso a -20% ma con un sesto mese già in controtendenza. Meno bene l’Europa dove invece l’incertezza continua: meno di 155.000 vetture nel Vecchio Continente significano -10% (ridimensionato a un -4% in Germania) mentre nell’America settentrionale le consegne hanno superato le 79.000 unità, e toccato le 91.000 contando anche i veicoli commerciali, rispettivamente -3% e -4% nei confronti del 2021 anche se con una quota di mercato nell’intero semestre del 10%.

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