Mercato auto usate: ad agosto il diesel continua a perdere quota
Confermato l’interesse per le motorizzazioni ibride, ora al 9,8%.
L’UNRAE, l’Unione Rappresentanti Autoveicoli Esteri, ha pubblicato i dati sul mercato delle auto usate in Italia. Se i numeri di agosto sostanzialmente restituiscono la fotografia di un mercato stabile rispetto alle rilevazioni di luglio, sono da registrare due dati interessanti. Da una parte c’è la conferma, quasi in doppia cifra, della crescita delle motorizzazioni ibride e dall’altra una piccola rivoluzione in termini di classifiche regionali.
I numeri di agosto
I dati riferiscono di 292.358 trasferimenti di proprietà, un numero che si avvicina a quello registrato nello stesso mese del 2024 e che, rispetto al 2019, evidenzia ancora un calo dell’8%. I trasferimenti netti hanno fatto segnare una lieve flessione, mentre le cosiddette minivolture, cioè le permute effettuate da privati e operatori, hanno registrato un incremento dell’1,4%.
Guardando all’andamento complessivo dei primi otto mesi dell’anno, il bilancio però resta positivo. Da gennaio ad agosto sono stati oltre 3,6 milioni i passaggi di proprietà, in crescita del 2,9% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un dato questo particolarmente interessante se si tiene conto del clima di incertezza che ancora caratterizza il settore automobilistico.
Bene la Sicilia, meno bene Lazio e Campania
Il mese di agosto ha inoltre segnato un cambiamento nella tradizionale classifica sulla geografia dei trasferimenti. La Sicilia è salita dal quarto al secondo posto, superando il Lazio che è sceso in terza posizione. La Lombardia si conferma saldamente in testa con una quota del 13,1%, seguita appunto dalla Sicilia con il 9,8% e dal Lazio con l’8,8%. Subito dietro ci sono il Veneto e la Puglia, mentre la Campania è scesa al sesto posto.
Crescono le ibride (e le benzina) con il diesel che continua a calare
Per quanto riguarda le alimentazioni, il diesel continua a essere la scelta predominante tra le auto usate, ma la sua quota continua a diminuire. Nel mese di agosto ha rappresentato il 42,9% dei trasferimenti netti, con un calo di oltre quattro punti percentuali rispetto all’anno precedente. Il motore a benzina ha guadagnato mezzo punto percentuale, arrivando al 37,6%, mentre prosegue in modo marcato la crescita delle ibride, che hanno toccato il 9,8% sia nel mese sia nel cumulato annuale. In lieve aumento anche le vetture a Gpl e metano, mentre elettriche pure e ibride plug-in si attestano entrambe su valori intorno all’1%.
Gli scambi tra privati e aziende restano la formula più diffusa, con una quota del 57,2% sul totale dei passaggi di proprietà. Perdono terreno le vendite da operatori a clienti finali, mentre crescono leggermente quelle derivanti da auto-immatricolazioni con le transazioni legate al noleggio che restano marginali.
L’anzianità del parco auto
Uno degli elementi che emerge chiaramente da queste rilevazioni è quello legato all’anzianità del parco auto circolante nel nostro Paese. I dati di agosto dicono che più della metà delle auto vendute ha oltre dieci anni, una percentuale che continua a salire. Le auto relativamente giovani, cioè con meno di quattro anni, rappresentano poco più del 21% del mercato. Questo dato evidenzia ancora una volta la difficoltà degli italiani nel rinnovare il parco circolante, nonostante gli incentivi e le spinte verso l’elettrificazione.
Sul fronte delle minivolture, che rappresentano un segmento rilevante per i rivenditori e le concessionarie, si nota una maggiore incidenza dei ritiri effettuati dagli operatori, saliti al 26,7%. In lieve calo invece le permute da parte di privati e le vetture provenienti dal noleggio a lungo termine. Per quanto riguarda le alimentazioni, anche qui il diesel guida la classifica ma con un calo importante, scendendo al 45,1%. Crescono al 31,1% le motorizzazioni benzina, mentre le ibride raggiungono una quota del 12,2%.
Anche nel segmento delle minivolture si conferma la prevalenza di veicoli molto datati. Le auto con più di dieci anni rappresentano il 38,7%, in aumento rispetto all’agosto dello scorso anno. Cala invece la quota delle auto con un’età compresa tra i quattro e i dieci anni, mentre crescono leggermente quelle da uno a due anni.