NVIDIA denunciata da VALEO per furto di segreti commerciali sulla guida autonoma
Non è la prima volta che accade qualcosa di simile
NVIDIA si trova al centro di una nuova bufera legale in seguito alla denuncia della società francese Valeo. Nella causa legale si accusa la società di aver rubato i suoi segreti commerciali, operazione che avrebbe consentito a NVIDIA di risparmiare milioni di dollari nello sviluppo di sistemi connessi alla guida autonoma.
Tutto è iniziato a a seguito di un errore di condivisione dello schermo a opera di uno dei dipendenti di NVIDIA, avvenuto durante una riunione che ha visto la partecipazione di entrambe le aziende nel 2022.
Mohammad Moniruzzaman è un ingegnere di NVIDIA, che in precedenza aveva lavorato anche per Valeo. Stando al testo della denuncia, l'ingegnere avrebbe mostrato per errore i file del codice sorgente dell'azienda francese sul suo computer mentre condivideva lo schermo durante la riunione. I dipendenti di Valeo hanno prontamente riconosciuto il codice e hanno fatto degli screenshot prima che Moniruzzaman si accorgesse della leggerezza.
Il problema è che Valeo e NVIDIA stavano collaborando per sviluppare una tecnologia avanzata di assistenza alla guida e al parcheggio. In passato Valeo era responsabile sia del lato software che hardware della tecnologia, fino al 2021, quando NVIDIA ha vinto il contratto per sviluppare la parte software. Nella denuncia, Valeo afferma che il suo ex dipendente era attivamente impegnato nello sviluppo della parte software prima di passare a NVIDIA, pertanto l'accesso alle tecnologie proprietarie avrebbe dato alla società un vantaggio non da poco.
Si presume che Moniruzzaman abbia utilizzato il suo indirizzo email personale per accedere ai sistemi di Valeo e rubare circa 6 GB di dati e codice sorgente. Poi avrebbe lasciato Valeo alcuni mesi dopo, portando con sé le informazioni rubate e condividendole con NVIDIA, che guardacaso lo ha assunto in una posizione di alto livello
Secondo Valeo il suo ex dipendente ha ammesso di aver rubato il suo software e a quanto pare la polizia tedesca ha trovato la documentazione a casa di Moniruzzaman durante una perquisizione. Stando a un report Bloomberg, l'autore del misfatto sarebbe già stato già condannato per violazione dei segreti aziendali da parte di un tribunale tedesco e gli è stato ordinato di pagare 14.400 euro come risarcimento.
E poi c'è la posizione di NVIDIA, che in una lettera datata giugno 2022 ha comunicato tramite i suoi avvocati che l'azienda "non ha interesse nel codice di Valeo o nei suoi presunti segreti commerciali e ha intrapreso tempestivamente passi concreti per proteggere i diritti affermati [del suo] cliente".
Ciononostante Valeo ha fatto partire una causa legale contro l'azienda qualche settimana fa, sostenendo che NVIDIA ha tratto vantaggio economico dal lavoro di Valeo, grazie al quale ha risparmiato milioni in costi di sviluppo e generato profitti grazie al furto delle informazioni commerciali.
Non è la prima volta che la competizione nel mercato della guida autonoma si scalda arrivando a questioni penali simili. Ricordiamo infatti che nel 2017 Waymo aveva accusato Uber di collusione con il suo ex dipendente, Anthony Levandowski, per il furto di oltre 14.000 file di progettazione confidenziali e proprietari. Levandowski era stato condannato a 18 mesi di prigione, ma sei mesi dopo era stato graziato dall'allora Presidente Donald Trump. A proposito di NVIDIA, di recente sono stati condivisi i risultati trimestrali e sono molto positivi. La società è cresciuta al di là di ogni previsione, complice soprattutto il fiorente settore dei data center, dove l'azienda ha un predominio sui componenti hardware.