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Maserati, una crisi senza fine: prodotte in 6 mesi solo 45 auto a Modena. I sindacati all'attacco

Si attende con urgenza un piano di rilancio per risollevare le vendite di Maserati

Maserati, una crisi senza fine: prodotte in 6 mesi solo 45 auto a Modena. I sindacati all'attacco
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 10 lug 2025

Serve urgentemente un piano di rilancio per Maserati che permetta di risollevare un marchio che oggi sta vivendo un momento di profonda difficoltà. I numeri sono molto chiari e messi nero su bianco dal rapporto sulla produzione italiana del primo semestre del 2025 da parte della FIM CISL. Per la Casa del Tridente, i sindacati sollecitano un intervento urgente da parte di Stellantis che di recente ha nuovamente confermato la volontà di rilanciare questo importante marchio. Al momento, però, i dettagli di questo piano non sono ancora stati chiariti.

PRODUZIONE CROLLATA

Vediamo un po’ di numeri che mostrano meglio la situazione in cui si trova Maserati. Nel primo semestre 2025, a Mirafiori sono state prodotte solamente 140 Maserati. A seguito di questo crollo produttivo, Stellantis ha annunciato lo spostamento della produzione di GranTurismo e GranCabrio a Modena entro fine anno. A Mirafiori resteranno solo lastratura e verniciatura.


Spostiamoci a Modena dove sono state prodotte solo 45 unità, con una flessione del 71,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta di un vero tracollo con i giorni effettivamente produttivi che sono stati appena 11 nel primo semestre 2025. Nei restanti giorni, il Contratto di Solidarietà ha coinvolto i 130 lavoratori con un utilizzo medio intorno al 50%. I sindacati ricordano che alla fine del 2024 è stata annunciata la sospensione della versione full-electric Folgore dei modelli MC20 e MC20 Cielo, inizialmente prevista per il primo trimestre del 2025.  Ovviamente al ribasso anche la produzione della Maserati Grecale presso l’impianto di Cassino. In questo stabilimento la produzione complessiva è crollata ad appena 10.500 unità nel primo semestre. Il peso della Grecale (anche nella versione elettrica) è circa del 25%.

L’ALLARME DEI SINDACATI

Per i sindacati la situazione in cui si trova Maserati è molto preoccupante. Le nuove Maserati, comprese le versioni elettriche Folgore, non hanno avuto i risultati attesi e FIM CISL ha criticato alcune scelte aziendali come la mancata sostituzione della Levante e l’abbandono della nuova Quattroporte. Scelte definite come “errori gravi”. Inoltre, continuano a mancare risposte vere sul rilancio della casa automobilistiche le cui vendite continuano a calare. Unica notizia positiva che a Modena è stato concluso l’investimento per l’Atelier del Programma di Personalizzazione Fuoriserie. Inoltre, la scelta di trasferire a partire dall’ultimo trimestre del 2025, l’assemblaggio delle Maserati GranTurismo e GranCabrio nello stabilimento di Modena  dovrebbe, in prospettiva futura, ridurre l’utilizzo il ricorso agli ammortizzatori sociali.

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