Lamborghini Countach LP 500, il mito torna in vita a Villa d’Este

01 Ottobre 2021 6

Nelle ultime settimane, Lamborghini aveva stuzzicato la curiosità degli appassionati con una serie di teaser che facevano pensare che il marchio italiano stesse progettando di far rivivere il prototipo della Countach LP 500 come parte dei festeggiamenti per i 50 anni di questo modello. Adesso, la casa automobilistica ha svelato le sue carte ed ha annunciato che al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este tornerà l'iconica Lamborghini Countach LP 500.

25 MILA ORE DI LAVORO

Per riportare in vita questo mito del passato, il lavoro è stato davvero tanto ed è durato diversi anni. Lamborghini fa sapere che la ricostruzione è stata eseguita dal Polo Storico di Automobili Lamborghini ed ha richiesto ben 25 mila ore di lavoro. Il progetto non nasce, però, per volontà del costruttore ma su commissione di un importante collezionista. Fondamentale per il progetto la collaborazione del Centro Stile Lamborghini che si è occupato della ricostruzione della carrozzeria e della supervisione dello stile.

Tutto è iniziato nel 2017, quando un importante cliente di Lamborghini, la cui identità non è stata svelata, ha chiesto al Polo Storico se esisteva la possibilità di realizzare una ricostruzione della Countach LP 500. Il costruttore racconta che i primi mesi sono stati spesi a raccogliere tutto il materiale disponibile su questo modello ed ad analizzarlo.


Infatti, la Countach LP 500 era stata velata nel 1971 al Salone di Ginevra ottenendo subito un grande risalto. Tuttavia, dopo tre anni di sviluppo la LP 500 venne sacrificata nelle prove di crash test nel marzo del 1974 per poi scomparire. Dunque, è stato raccolto tutto quanto è stato possibile trovare: foto, documenti, rapporti delle riunioni e disegni originali. Inoltre, sono state reperite informazioni direttamente da chi era presente all'epoca. Tutto ciò ha contribuito a stabilire con la massima esattezza possibile forma e funzione di ogni singolo particolare.

Un contributo importante è arrivato dalla Fondazione Pirelli che ha messo a disposizione il materiale storico conservato nei loro archivi per ricreare gli pneumatici che erano montati sul modello originale della LP 500. Da questi documenti, i tecnici della casa milanese sono partiti per realizzare il Cinturato CN12 nelle misure 245/60R14 all’anteriore e 265/60R14 al posteriore.

I lavori sono cominciati dal telaio scatolato a struttura mista, completamente diverso da quello tubolare delle Countach che sarebbero arrivate dopo. Oltre a ridisegnarlo fisicamente, il Polo Storico ha dovuto decidere con quale sistema di lavoro costruirlo, per rispettare le metodologie di produzione dell’epoca. Stessa procedura per la carrozzeria, per la cui analisi e definizione sono stati impiegati svariati strumenti tecnologici moderni. Arrivati alla fase di battitura della lamiera, la tecnologia ha lasciato il posto al sistema tradizionale italiano, con il battilastra, la sua arte ed i suoi utensili. Un processo analogo è stato seguito anche per gli interni, che includono la strumentazione diagnostica luminosa, così come mostrata sul prototipo del 1971. Per tutti i componenti meccanici si è attinto, come era stato fatto all’epoca, a pezzi di ricambio originali Lamborghini o a componenti dell’epoca restaurati o, in mancanza, alla completa ricostruzione.

Per la scelta del colore, sono stati gli archivi della PPG a rivelarsi determinanti, permettendo di identificare l’esatta composizione per la produzione della tinta utilizzata, identificata come “Giallo Fly Speciale”.


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Commenti

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teo

Bhe son passati 50 anni .. ci sono auto di 5 anni fa che oggi fanno vomitare

teo

??????? Commento senza senso .. poi dove vedi queste affinità con una bara ???mah

https://uploads.disquscdn.c...

Articolo interessante ma non si fa alcun cenno di colui che l'ha disegnata: Marcello Gandini. Sarebbe stato quanto meno doveroso.

Aiitu kurosawa
topogigio

molto meglio la Miura, su un'altro pianeta

Portobello

bella all'epoca, ora il design non è così accattivante

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