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Tata compra Iveco che diventa indiana. La divisione Defence a Leonardo

L'operazione con Tata Motors vale 3,8 miliardi di euro, quella con Leonardo 1,7 miliardi

Tata compra Iveco che diventa indiana. La divisione Defence a Leonardo
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 31 lug 2025

Accordo raggiunto tra Tata Motors ed il Gruppo Iveco. L’intesa prevede la creazione di un “gruppo di veicoli commerciali con la portata, il portafoglio prodotti e la capacità industriale necessari per essere un campione globale in questo settore dinamico“. L’operazione prevede un’Opa volontaria per un controvalore di ben 3,8 miliardi di euro che sarà promossa da TML CV Holdings PTE LTD o da una nuova società a responsabilità limitata, che sarà interamente controllata, direttamente o indirettamente, da Tata Motors. Il completamento dell’offerta è subordinato, tra l’altro, alla separazione delle attività di difesa di Iveco che invece finiranno nelle mani di Leonardo.

Infatti, il Gruppo Iveco ha annunciato due operazioni molto importanti. La prima, lo abbiamo appena visto, riguarda la cessione del ramo che si occupa dei veicoli commerciali a Tata. Iveco, dunque, diventa indiana, mentre la divisione Defence va a Leonardo.

LEONARDO METTE LE MANI SU IVECO DEFENCE

L’operazione prevede in questo caso un controvalore di 1,7 miliardi di euro. La società evidenzia che in questo modo si consolida il ruolo di player di riferimento nel settore europeo della Difesa terreste, con un accordo che potenzia il posizionamento commerciale congiunto. Per Leonardo, l’acquisizione di Iveco Defence rappresenta un tassello fondamentale nello sviluppo della sua strategia industriale.

E IL GOVERNO CHE DICE?

Le operazioni che riguardano il Gruppo Iveco erano attese. Da tempo si parlava di un interesse del Gruppo indiano per Iveco e dello scorporamento delle attività delle Difesa che sarebbero potute finire nelle mani di Leonardo. Adesso arriva l’ufficialità. In passato non erano mancate comunque le polemiche e i sindacati in particolare erano preoccupati del futuro dei dipendenti del Gruppo. Sul tema è intervenuto anche il Governo che ha fatto sapere di “sostenere investimenti esteri di qualità e seguirà da vicino l’evoluzione dell’operazione, per garantire la tutela dell’occupazione, delle risorse strategiche e della filiera produttiva“. Parlando dell’operazione con Tata Motors, il Governo aggiunge che si tratta di “un riconoscimento del valore delle tecnologie italiane“.

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