Hyundai IONIQ 6: prova su strada. Ottimi consumi e tanto spazio | Video

07 Aprile 2023 123

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Attesa da molti, Hyundai IONIQ 6 è un'auto che si porta sulle spalle un compito importante, quello di dimostrare la validità della nuova piattaforma elettrica del produttore. Il tutto con una difficoltà in più: deve confermare anche nel mondo della auto più massicce l'ottima efficienza dimostrata con modelli più leggeri come la prima Ioniq e come Kona Electric che a breve andrà in pensione, sostituita dal nuovo modello.

Le caratteristiche di quest'auto, recentemente eletta Auto dell'Anno 2023, le conosciamo già da tempo, ma per approfondire trovate di seguito i due articoli su HDmotori che vi daranno una panoramica generale su specifiche e prezzi, oltre alla scheda tecnica a fondo pagina.

Per il lancio in Italia sono tre le versioni di IONIQ 6 disponibili:

  • 53,3 kWh, trazione posteriore, 151 cv
  • 77,4 kWh, trazione posteriore, 229 cv
  • 77,4 kWh, trazione integrale, 325 cv;

Quella in prova è la più potente con i due motori; cercheremo poi di mettere le mani sulla versione intermedia che probabilmente sarà quella più venduta e versatile anche a livello di autonomia.

COME VA? PROVA SU STRADA

Per la prima prova su strada di Hyundai IONIQ 6, i coreani hanno scelto le Langhe, uno scenario che con le sue colline, i tornanti e diversi tratti in salita si presta sia per esigenze "sceniche", sia per mettere alla frusta i due motori di questa berlina da 4,85 metri.

La grande premessa è che vi serve un garage di dimensioni importanti: se già una Model 3 con i suoi 4,7 metri non è adatta ad alcuni micro-garage delle città, figuriamoci una streamliner come questa che si allunga di ben 15 centimetri rispetto all'americana. Posto che lo spazio non sia un problema, a quel punto posso dirvi che la massa e la lunghezza di questa IONIQ 6 si gestiscono in maniera sorprendentemente facile: tempo fa avevo provato Mercedes EQE che era ancora più lunga ma risultava estremamente maneggevole grazie alle quattro ruote sterzanti. Questa IONIQ 6 costa la metà della EQE, è 10 cm più corta ma, anche senza le 4WS, si guida senza troppe difficoltà grazie ad un'ottima visibilità anteriore, una buona visibilità posteriore (il lunotto è piccolo ma non eccessivamente sacrificato, pur avendo un taglio coupé) e un ottimo bilanciamento dei pesi che non la rende mai faticosa, neanche nelle curve più cattive.


Ovvio che il peso si sente: 2,1 tonnellate non sono poche, ma la gran parte di questa massa è posizionata in basso e diventa un problema solo se guidiamo come se stessimo facendo una cronoscalata.

Parlando della guidabilità, IONIQ 6 va ad accontentare chi proprio non digerisce i SUV, la guida alta e le dinamiche che questo tipo di carrozzeria si porta dietro. L'impianto di base è lo stesso di IONIQ 5, sia perché la piattaforma è identica, sia perché anche con la 6 si è scelto un setup più universale, non ci troviamo con l'auto sportiva e rigida in stile i30 N per intenderci...

Eppure la sportività riesce a trasmetterla, vuoi perché abbiamo una taratura più rigida rispetto a IONIQ 5, vuoi perché lo sterzo risulta piacevole, più diretto e ha una buona risposta al cambio di modalità di guida, indurendosi in Sport per restituirci sensazioni più sportive. Peccato che sia poco comunicativo e l'auto in generale filtri molto la strada.

La prova del nove arriva quando affronto i tornanti nel secondo giro di test (il primo è stato caratterizzato da una guida "umana" per testare i consumi). Metto in Sport e quelle stesse curve che avevo percorso con la Model 3 le approccio con questa IONIQ 6, più pesante e più imponente ma altrettanto spigliata. L'accelerazione dei due motori è impressionante, i 325 cv sono più che sufficienti per chi cerca le prestazioni "alla Gran Turismo" e l'intervento dei controlli elettronici quando esagero è percettibile ma molto progressivo, evitando quella spiacevole sensazione di taglio netto di potenza. Insomma, c'è ma taglia in maniera fluida così da permetterci, in uscita e complice la coppia istantanea, di fiondarci a razzo fuori dalla curva anche se abbiamo mancato il punto di corda o sbagliato l'impostazione.

Sono questi i vantaggi dell'elettrico: non sono molte (e sono tutte sportive/supercar) le termiche in grado di perdonare al conducente un errore in inserimento e farlo comunque uscire come una fionda, perché per farlo devono avere un'elettronica di alto livello che possa gestire con estrema precisione la complicazione meccanica di motore, cambio, trasmissione e differenziali. Sulle auto a batteria, invece, l'elettronica parla la stessa lingua dei motori, la comunicazione è istantanea e l'assenza di cambio e organi meccanici fa il resto.

CONSIDERAZIONI: PRO E CONTRO

In attesa di metterci le mani più a lungo con una prova di autonomia in autostrada, ecco alcune considerazioni, un mix di elementi positivi e negativi emersi da questo primo test drive:

Ottima efficienza, consumi interessanti

Il percorso prevalentemente extra-urbano ha visto una prima guida tranquilla tra tornanti, salite, discese e qualche attraversamento cittadino. Nessun trucchetto da eco-maratoneta, piede sul "gas" quando serviva e rigenerazione impostata per metà in automatico e per metà al massimo livello, quello della guida ad un pedale. Il consumo finale è stato di circa 15 kWh / 100 chilometri, un ottimo risultato viste le condizioni della strada. Terminato il primo giro, parto con il secondo loop e con un piede più pesante per provare le prestazioni. Qui si è arrivati intorno ai 19/20 kWh / 100 km.

Tantissimo spazio, ma occhio alla testa

Dietro c'è tantissimo spazio, quasi 3 metri di passo. Come vi mostro nel video, però, la particolare carrozzeria non la rende adatta a tutti nonostante le dimensioni interne da salotto: in altezza il limite è di 1,80 per il lunghi viaggi. I più alti devono scivolare verso il basso per sfruttare l'enorme spazio disponibile per le gambe, ma così facendo non assumono la posizione ideale per riposare la schiena.

Ottimi i sedili anteriori: regolabili elettricamente, diventano (quasi) un letto per riposare quando serve, anche se mancano i poggia piedi/caviglie che c'erano sulla IONIQ 5. In tema di spazio, il bagagliaio (401 litri) non brilla per prestazioni: è quello tipico delle berline, profondo ma la bocca di carico è ridotta. Inoltre per abbattere i sedili posteriori c'è un comando che da la sensazione di non essere curato come il resto dell'auto, sembra fragile ed economico e non ha una molla, quindi i sedili vanno sbloccati dal bagagliaio e poi ripiegati a mano delle portiere posteriori. Comodo il frunk da 45 litri: piccolino rispetto ad altri, ma basta per il cavo di ricarica.


Ricarica rapidissima per viaggiare davvero

Con IONIQ 6 si può viaggiare davvero minimizzando le ricariche per due motivi. Il primo è che l'efficienza rispetto al SUV dovrebbe renderla molto più adatta all'autostrada, ma lo proveremo più avanti. Il secondo è che partendo con il 100% da casa, un viaggio Milano-Roma è ipotizzabile in sole due soste, fermandosi dopo i primi 300 chilometri per una ricarica da una quindicina di minuti grazie alle stazioni rapide che l'architettura a 800 V di questa IONIQ può sfruttare.

In più c'è il V2L: significa che sotto ai sedili avete una presa da 3,6 kW per alimentare qualsiasi cosa (computer, monopattino, Xbox...) e, con un adattatore, potete collegare alla presa esterna anche un'altra vettura: la batteria di IONIQ 6 fa da alimentatore per tutto quello che vi può venire in mente.

Aerodinamica top. Specchietti digitali? No, grazie

Con gli specchietti digitali ha un Cx da record, 0,21, ma anche lo 0,22 ottenuto con gli specchi tradizionali è un risultato più che accettabile (Model 3 sta a 0,23). Su un'auto che ha voluto osare così tanto, però, mi sarei aspettato degli specchietti digitali in grado di sovvertire il design classico, riducendo l'ingombro ai minimi termini o, addirittura, facendoli scomparire del tutto. Funzionano bene, hanno diverse caratteristiche software che ci permettono di abituarci al loro utilizzo in tempi relativamente brevi, ma "per me è no".

Promossa a pieni voti l'aerodinamica che non significa solo maggiore autonomia, ma anche silenziosità di marcia visto che allontana le turbolenze dalle orecchie degli occupanti, lavorando insieme ad una buona insonorizzazione passiva per creare un abitacolo da prima classe.

Tecnologia e sicurezza: nulla da invidiare

Se avete guidato una delle ultime Hyundai ormai lo sapete, altrimenti è sempre d'obbligo ricordarlo: ormai i coreani sono tra i migliori nel settore e hanno raggiunto una maturità tecnologica tale da non invidiare i tedeschi premium o gli americani, superando la totalità dei marchi che opera nel "mass market". Il loro sistema di infotainment è fluido e non si impunta, facile da utilizzare ma ricco di funzioni, connesso e con un'app fatta bene (qui c'è margine di miglioramento ma è ben supportata). Su IONIQ 6 c'è da limare l'interfaccia della strumentazione perché in alcuni casi limite la regolazione di sedile e volante potrebbe oscurarne una parte, ma l'auto ha gli aggiornamenti OTA e quindi la possibilità teorica di mettere una pezza c'è. Anche lato ADAS si tratta dei migliori del mercato: una guida semi-autonoma di Livello 2 completa, il cambio di corsia automatico (come Mercedes e Tesla), la visualizzazione della telecamera dell'angolo cieco quando si mette la freccia...

SCHEDA TECNICA HYUNDAI IONIQ 6 77,4 kWh AWD

  • Motore: due motori elettrici sincroni a magneti permanenti, trazione integrale
  • Potenza: 73,9 kW anteriore, 165,4 kW posteriore (totale 325 CV ) e 605 Nm
  • 0-100 km/h: 5,1 s
  • Velocità massima: 185 km/h
  • Batteria: 77,4 kWh (garanzia: 8 anni o 160.000 km)
  • Sospensioni anteriori: tipo McPherson
  • Sospensioni posteriori: multi-link
  • Pneumatici: 225/55 R18 o 245/40 R20
  • Freni: dischi autoventilanti anteriori, dischi posteriori
  • Peso in o. d. m.: 2.113 kg
  • Bagagliaio min/max: 401 litri
  • Frunk: 45 litri sulla RWD, 12 litri sulla AWD
  • Lunghezza: 4.855 mm
  • Larghezza: 1.880 mm
  • Altezza: 1.495 mm
  • Passo: 2.950 mm
  • Altezza libera da terra (o luce da terra): 141 mm
  • Diametro di sterzo: ND
  • Autonomia dichiarata (WLTP): 583 km (con 18") -519 km (con 20") nel ciclo combinato
  • Consumi dichiarati (WLTP): 16,9 kWh/100 km con i 20", 151 kWh/100 km con i 18" (ciclo combinato)

PREZZO E ALLESTIMENTI

Servono 47.500€ per portarsi a casa IONIQ 6, questo il prezzo dell'allestimento Progress disponibile con la batteria da 53,5 kWh e la trazione posteriore


In alternativa ci sono tre allestimenti e due opzioni per la batteria da 77,4 kWh: Innovation ed Evolution sono disponibili per la trazione posteriore e costano rispettivamente 55.400€ e 58.950€. Infine la trazione integrale, IONIQ 6 77,4 kWh AWD, è disponibile solo nell'allestimento Evolution, il full optional da 62.450€.

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Commenti

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matteventu

Mamma mia, è dai tempi della Pontiac che non vedevo un'auto così brutta.

Umberto

Ma sta roba ha vinto pure premi per il design? Un incrocio uscito male tra il Maggiolino VW, la mitica Pallas con lo spoiler di una Porsche d'annata... Linee morbide che sembrano di 20 anni fa...

Stavano 'mbriachi?

Santo

sono riusciti a rendere orribile la serie ioniq! dalla meravigliosa 5 a questa banana ...difficile fare di peggio

FCava

Avrei voluto un approfondimento su quanto hanno impattato le dimensioni sulle batterie e quindi sull'autonomia. Già la mia è 4.60 ed è fin grande (ma quando vai in ferie, carichi mezza casa), 4.85... Dovrei togliere un bel po' di roba dal box...

Marco9988

Attenzione perché in puro rotolamento l'attrito non compie lavoro, l'effetto di dissipazione è dato dalla resistenza al rotolamento.

Felipo

Sono entrato un attimo solo per vedere il livello del commentatore medio, nessuna sorpresa, vi meritate i SUV da 5km/L "però a metano/GPL che non arrivo a fine del mese se devo fare il pieno".

Ciao_Ciao

Inguardabile mi pare un grosso complimento...

Last

Te lo spiego io: perché ci sono persone che ragionano con la propria testa e non fanno come le pecore che dicono Teeeeeesla.

Rettore Università di Disqus

Perché pensi che su una vettura termica non consumi di più?

MatitaNera

Sono coreani

MatitaNera

Beh in questo caso ti va benone

DeRon

Mica tanto ahahah

SteDS

Si ma non è questo il caso, se vogliamo entrare nel campo delle ipotesi allora esistono anche mescole con diversa resistenza al rotolamento se è per quello. Il 18" di questa auto è fatto con la stessa lega del 20" e in genere è difficile avere materiali diversi su queste misure, il cerchio in acciaio lo trovi giusto sul modello base di una utilitaria e non supera i 16"

The martian

Hai preso due topiche:
1) Chiaramente la massa in caso di cerchio da 20" è più grande, quindi consumi maggiori.
Questa non si può sentire, come ho già scritto basta leggere, un cerchione da 20 può essere più leggero di uno da 18 in acciaio, dipende se è fabbricato con materiali più nobili.
2)il numero della spalla non corrisponde ai cm perchè è una percentuale (tra la larghezza in cm del battistrada e l'altezza della spalla in cm) ricavabile con la formula s = (h/L)x100.

Detto questo il mio contributo finisce qui.

andrewcai

Il mondo è bello perché è vario

SteDS

La larghezza del pneumatico, quindi l'attrito, è il fattore principale ma non è il solo.
Ci sono altri due fattori che determinano il momento di inerzia (resistenza al rotolamento) in un dato punto, la massa del sistema e la distanza del punto dall'asse di rotazione.
1) Chiaramente la massa in caso di cerchio da 20" è più grande, quindi consumi maggiori.
2) Ma anche la distanza cambia, guarda bene quei numeri:
18cm di cerchio + 5,5cm di spalla - > raggio 23,5cm
20cm di cerchio + 4cm di spalla -> raggio 24cm
In sostanza, il punto più esterno nel caso dei cerchi da 20" è più distante dall'asse di rotazione, per cui un momento di inerzia più grande, quindi consumi maggiori.

kiang lee

2300 kg di macchina che avra pure un ottimo cx ma come gia ribadito da tutti ESTETICAMENTE NON SI PUO' VEDERE E 5OK PER UN CESSO DEL GENERE NON SI POSSONO SPENDERE A QUELPREZZO SICURAMENTE ATERNATIVE 100 VOLTE MEGLIO CI SONO. BOCCIATA FA SCHIFO E PURE C@G@RE-

emoxxx

Parole sante... è inguardabile... e ci lamentavamo della Duna e prima ancora delle Simca

Kondoriano

Qualcuno sa dirmi un motivo per cui una persona sana di mente dovrebbe spendere 55K per una Hyundai, per di più orrenda.
Meglio una Tesla tutta la vita, non sarà uno splendore, ma sicuramente meglio di questa e nettamente superiore in tutto il resto.

The martian

No, vai sul sito Hyunday a documentarti, il cerchione da 20 per quest'auto monta 245/40 mentre quello da 18 225/40.
Un cerchio da 20" in lega alluminio/magnesio o alluminio/nichel o in carbonio può pesare meno di uno da 18" in acciaio ammesso che Hyunday lo faccia con quel metallo.

Con questo chiudo.

Resolut

la sportività non si misura con il motore e l'assetto, la fisica non la inganni mai, il baricentro alto e il peso non possono ingannare la fisica. A parità di prezzo un auto bassa e leggera, con lo stesso identico motore va da se che è più sportiva di quel camion costoso utile solo da sfoggiare x le strade di monaco e a far vedere chi ha più soldi. Baricentro basso, peso e anche molti meno cavalli danno sensazioni di guida favolose impensabili con auto da 2 tonnellate anche se potenti. Senza scomodare motori del genere, hai mai guidato una mazda mx5 o una Elise? quello è piacere di guida e non serve la cavalleria, ma telaio, peso e baricentro basso, se poi non vuoi andare su cose un po esotiche come queste, ci sono auto compatte anche una semplice Golf che con tutta la sola traz. anteriore è divertente. Questo è impensabile su un SUV di qualunque tipo. Su un misto stretto anche rispettando i limiti non c'è storia se vuoi divertirti a guidare il Suv dal Duster alla Range Rover passando x il Ronale e i Porsche non sono che auto che provano a sfidare la fisica e non ci riescono così bene, se non per essere comode, quello si. Non sono neanche efficienti lato consumi per il loro peso e la loro aerodinamica. Bocciate in tutto, sono solo poltrone x farsi portare in giro, a chi piace guidare davvero si rivolge ad altro, altro che urus da 2t

playerone

La FISICA!!!!
- il cerchio più pesante della gomma.
- più il cerchio è grande, meno gomma c’è (a parità di auto).
- la forza che serve per far girare un peso maggiore deve essere maggiore… quindi? Consumi di più.

Cose che si imparano in primo superiore.

The martian

No: un cerchione più grosso a parità di larghezza comporta solo che si debba montare un pneumatico ribassato che per assurdo rende più rigido l'insieme e fa consumare di meno.
L'aumento dei consumi si deve alla resistenza al rotolamento che è proporzionale al quadrato della velocità, più è largo e più consuma.
Nell'articolo non è specificato se cambiando il cerchione cambia la larghezza però basta andare su sito Hyundai:
i cerchi da 18 calzano gomme 225/40/R18
i cerchi da 20 calzano gomme 245/40/R20

Axe Capital
playerone

Ah perché 2 pollici di differenza ti sembrano poco? Mi pare anzi contenuta la perdita di autonomia. La grandezza dei cerchi influenza moltissimo i consumi. Con i motori termici si hanno perdite anche maggiori (come nel test di questa Audi Q3 fatta da sito specializzato): https://uploads.disquscdn.c...

roby

Minkia quanti anni ha questo suv? E' un vostro fattore psicologico che pensate di stare alti percio'

Gabriele

Effettivamente mi sembra tanto un 10 % circa di consumi di differenza.

Antares

Su qualità e livello tecnico non mi esprimo, potrebbe essere la migliore del mondo, ma lato design la trovo parecchio brutta…
Imho

Alessandro De Filippo
The martian

Autonomia dichiarata (WLTP): 583 km (con 18") -519 km (con 20")

A parte la cessità sia estetica sia tecnica (Frunk di 12 lt?) ma è possibile che dei pneumatici di 2" in più incidano negativamente sulla percorrenza per -64km?Sono fatti di Osmio (che wiki dice essere il metallo più pesante)?

Chicco Bentivoglio
Chicco Bentivoglio

Liquida a spruzzo

Axe Capital
GePaCa

Io. La dinamica di guida è imbarazzante (sotto i 100k). La mia compagna ha la sensazione di cappottare in autostrada ad ogni giuntura dell'asfalto affrontata a più di 90 km/h.

Birra

La mia era passabile

Ciccillo73

Pero quella almeno ri ha fatto divertire ;-).

Axe Capital

Che Bidone!

DeRon

È brutta come la mia prima fidanzatina del liceo.

Rick Deckard®

Mah.
Io vedo che le BMW in terza corsia si portano al centro prima di una curva a destra.. probabilmente il muso lungo unito a scarsa visibilità e sterzo ni fanno paura ad alte velocità

waribi

È di una bruttezza indescrivibile

Mi piace entrare in questi articoli perché mi ricordano di quanto non possa permettermi queste auto.

peyotefree

come copiare pezzi di tutte le macchine sul mercato..

e non riuscirci..

Celletti81

6 come quelle che venderanno...

ZiuZiu

ma quanto è brutta!!! mamma mia! Unica anche nella bruttezza

Chicco Bentivoglio

Sembre essere più efficiente una kona

pollopopo

Muso di una celica, linea di un mercedes che finisce con un bell'alettone in stile vecchia porsche 911 (poi per cosa che aumenta il carico areodinamico peggiorando l'efficienza all'aumentare della velocità) e un paraurti dietro che non riesco proprio a capire come siano riusciti a farlo così brutto.....conditi da dei cerchioni che non si abbinano un fico secco

Verrà ricordata come l'auto più brutta della storia, preferirei andare con una volvo 850 t5-r, in versione station ovviamente (da ragazzo avevo più creatività)

untore
Massimo

Annu perz a cap

roby

Sportivita'? Prova la urus

roby

Ma perche'la dovevano fare cosi brutta? Perche'?

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