
16 Febbraio 2022
19 Agosto 2021 3
Genesis compie un ulteriore passo verso l'elettrificazione della gamma: è il primo veicolo realizzato sulla base della piattaforma modulare denominata E-GMP - Electric-Global Modular Platform - , sulla quale nascerà uno dei primi crossover elettrici del brand (ma su cui sono già nati Ioniq 5 e Kia EV6, fanno tutti capo al gruppo Hyundai).
Il crossover è già stato annunciato: si tratta di GV60, un progetto che è già pronto sul piano estetico ma che non è definito ancora del tutto, a giudicare dal fatto che Genesis non ha condiviso alcun dettaglio tecnico rimandando stampa e appassionati "ai prossimi mesi". Nel 2022 arriveranno i primi esemplari in Nord America, in attesa che il brand arrivi finalmente in Europa.
Le uniche informazioni sul crossover elettrico del brand di lusso del gruppo Hyundai sono quindi quelle deducibili dalle immagini allegate al comunicato stampa. Al suo primo incontro (virtuale) con il pubblico, Genesis GV60 non fa nulla per sembrare un veicolo troppo diverso dai classici a combustione interna: mancano ad esempio i copri cerchi aerodinamici tipici di molte vetture elettriche, sostituiti da classici cerchi in lega.
Oppure nel paraurti anteriore è ricavata la classica griglia di raffreddamento delle auto endotermiche, che tuttavia su una vettura elettrica più che un elemento funzionale è di design, messo lì (probabilmente "tappato" da una paratia in plastica all'interno) per garantire una continuità visiva con il passato ancora imprescindibile per molti. Il crossover Genesis GV60 quindi fa di tutto per garantire continuità tra passato e futuro.
Appartiene al futuro la sostituzione dei classici specchietti retrovisori a vetro con delle videocamere, anche se vederli nella vettura di serie sarà difficile a causa delle norme. Così come la ricerca della "pulizia" delle linee della zona posteriore per massimizzare l'efficienza aerodinamica, con il tetto che rimane alto fin sopra la testa dei passeggeri posteriori per spiovere poi in modo deciso fino allo spoiler sul bagagliaio.
Per non parlare degli interni, dove la ricerca della continuità tra passato e futuro è ancor più evidente. La plancia mantiene un orientamento classico, con un abbondante tunnel centrale ed una fascia centrale evidente che integra le bocchette d'aerazione. Ed il passato è tutto qui, perché poi saltano all'occhio numerosi display: i due sugli sportelli che sostituiscono i retrovisori e quello orizzontale molto ampio che sostituisce la strumentazione tradizionale per il conducente e l'infotainment per i passeggeri, come del resto avviene su numerose vetture di concezione recente, elettriche e non.
Mancando la trasmissione, Genesis ha sfruttato le dimensioni generose del tunnel centrale per ricavare un vano al suo interno. Tunnel sul quale c'è la Crystal Sphere, uno shift by wire (SBW) a forma di sfera di cui Genesis è parecchio orgogliosa e che per questo cita spesso. A veicolo spento la Crystal Sphere è un elemento di arredamento che contribuisce all'illuminazione ambientale, mentre una volta pronti alla guida "la sfera ruota e appare l'SBW, creando un'atmosfera di mobilità futuristica".
Difficile intuire di più dal comunicato, bisognerà approfondire quando GV60 sarà pronta per essere esplorata. Avverrà nel 2022, quando le prime Genesis GV60 saranno pronte per essere consegnate in Nord America, dove il brand è piuttosto forte. Nei prossimi mesi, tuttavia, saranno condivise informazioni ulteriori sul progetto GV60.
Hyundai IONIQ 6: prova su strada. Ottimi consumi e tanto spazio | Video
Hyundai IONIQ 5 RWD: prova consumi reali, quanto costa la ricarica e costo per 100 km
Hyundai i30 N: perfettamente versatile. Alla prova l'educata e pepata hot hatch | Video
1200 km elettrici, presente contro futuro: da Milano a Monaco | Il ritorno
Commenti
Piccolo paese..è grande quasi quanto l'Italia come popolazione..
Riesce quasi incredibile pensare che un piccolo paese sovraffollato come la Corea del Sud ha grandi gruppi come Samsung, Hyundai, LG etc.
Se si riuniscono alla Corea del Nord avrebbero pure la bomba atomica.
L'hanno fatta proprio brutta.
Anche il colore non aiuta.