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Energia, consumi elettrici stazionari ad ottobre 2024. Rinnovabili al 41,2%

A ottobre fabbisogno mensile pari a 25,5 miliardi di kWh

Energia, consumi elettrici stazionari ad ottobre 2024. Rinnovabili al 41,2%
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 25 nov 2024

Consumi energetici stazionari ad ottobre 2024 per l'Italia. Secondo l'ultimo rapporto pubblicato da Terna, il fabbisogno di energia elettrica in Italia è stato pari a 25,5 miliardi di kWh, cioè appena uno 0,2% in più rispetto allo stesso mese del 2023. Ci sono comunque novità interessanti sul fronte delle rinnovabili ma andiamo con ordine.

Andando a vedere il periodo gennaio-ottobre 2024, il fabbisogno nazionale è in crescita del 2,3% rispetto al corrispondente periodo del 2023. La società che gestisce la rete di trasmissione nazionale ha poi elaborato l'indice IMCEI (Indice Mensile dei Consumi Elettrici Industriali) che come ogni mese prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette "energivore". Ad ottobre, tale indice ha fatto registrare una diminuzione del 2,3% rispetto ad ottobre 2023.

In particolare, positivi i comparti della cartaria, metalli non ferrosi, siderurgia e alimentare. Invece, in flessione chimica, mezzi di trasporto, cemento calce e gesso, ceramiche e vetrarie e meccanica. Andando avanti, Terna ha poi calcolato l'indice IMSER (Indice Mensile dei Servizi), basandosi sui dati forniti da alcuni gestori di rete di distribuzione (E-Distribuzione, UNARETI, A-Reti, Edyna e Deval). Nel mese di agosto 2024 (tale indice è sempre in ritardo di un paio di mesi) ha fatto registrare una variazione positiva del 7,6% rispetto ad agosto 2023.

CRESCE L’ITALIA DELLE RINNOVABILI

Tornando ai consumi del mese di ottobre 2024, la domanda di energia è stata soddisfatta per l’83,7% dalla produzione nazionale e per la quota restante (16,3%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In particolare, il saldo con l'estero risulta pari a 4,2 TWh, il 12,8% in meno rispetto a ottobre 2023. Inoltre, Terna aggiunge che da gennaio a ottobre 2024, l’import netto è in aumento dell’1,6% rispetto ai primi dieci mesi del 2023.

Ad ottobre 2024 la produzione di energia nazionale è stata pari a 21,5 miliardi di kWh, con le fonti rinnovabili che hanno coperto il 41,2% del fabbisogno totale. Ad ottobre 2023 valevano il 35,3%. Nei primi 10 mesi dell'anno, le rinnovabili hanno coperto il 42,8% del fabbisogno, rispetto al 37% dello stesso periodo del 2023.

In diminuzione la fonte termica (-6%): prosegue il calo della quota di produzione a carbone, -30,1% rispetto allo stesso mese del 2023. In aumento la fonte idrica (+55,9%) e fotovoltaica (+1,4%); per quanto riguarda la fonte idrica, permane una sostanziale differenza tra il Nord e il Centro Sud del Paese in termini di disponibilità della risorsa, mentre l’incremento della produzione del fotovoltaico (+30 GWh) è dovuto al contributo positivo dell’aumento di capacità in esercizio (+507 GWh) che ha compensato il minor irraggiamento (-477 GWh). In diminuzione la fonte eolica (-26,5%, a causa della scarsità di vento) e geotermica (-4,8%).

Inoltre, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale ha comunicato un altro dato molto interessante e cioè che da gennaio, la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 6.042 MW (di cui 5.482 MW di fotovoltaico). Tale valore è superiore di 1.489 MW (+33%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e supera il dato dell’intero 2023, pari a circa 5.800 MW. Al 31 ottobre in Italia si registrano 75,2 GW di potenza installata da fonti rinnovabili, di cui, nel dettaglio, 35,8 GW di solare e 12,9 GW di eolico.

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