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Consumi elettrici in Italia, Terna: a maggio 2023 calo del 6,3%. Riparte l'idroelettico

Molto bene la produzione da fonti rinnovabili

Consumi elettrici in Italia, Terna: a maggio 2023 calo del 6,3%. Riparte l'idroelettico
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 23 giu 2023

In Italia, nel mese di maggio 2023 la domanda di energia complessiva è stata pari a 24,3 miliardi di kWh, un valore in calo del 6,3% rispetto a quello registrato a maggio 2022. Questo è quanto emerge dal rapporto mensile di Terna sui consumi elettrici italiani. Nei primi 5 mesi dell'anno, invece, secondo la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, c'è stato un calo del 4,5% della richiesta di energia elettrica rispetto al periodo gennaio-maggio 2022.

Maggio ha avuto lo stesso numero di giorni lavorativi (22) e una temperatura media mensile inferiore di 1,8°C rispetto a maggio del 2022. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dall’effetto della temperatura, risultata in calo del 5,6%. A livello territoriale, la variazione tendenziale di maggio 2023 è risultata ovunque negativa: -7,3% al Nord, -6,2% al Centro e -4,3% al Sud e Isole.

Confrontando maggio 2023 con aprile 2023, in termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica, destagionalizzato e corretto dall’effetto temperatura, risulta in flessione dell’1,7%

RINNOVABILI AL 42,8%

Entrando più nel dettaglio, la richiesta di energia del mese di maggio 2023 è stata soddisfatta per l’82,1% con la produzione nazionale e per la quota restante (17,9%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione netta di energia in Italia è stata pari a 20,1 miliardi di kWh, in diminuzione del 6,7% rispetto a maggio 2022.

Per quanto riguarda le rinnovabili, la produzione complessiva nel mese è stata pari a 10,4 miliardi di kWh. Dunque, le rinnovabili hanno coperto il 42,8% della domanda di energia elettrica. Nel maggio 2022, invece, le rinnovabili erano al 35,6%. La produzione di maggio è così suddivisa: 40,3% idrico, 28,1% fotovoltaico, 14,6% eolico, 12,6% biomasse e 4,4% geotermico.

In particolare, Terna evidenzia la crescita della produzione da fonte idrica (+33,4%). Incremento che è stato reso possibile dalle forti piogge che hanno riempito gli invasi. Cresce anche la produzione da fonte eolica (+33,8%). Invece, in flessione la produzione da fonte termica (-19,8%) e fotovoltaica (-5,4%), mentre risulta sostanzialmente stabile la produzione geotermoelettrica (+0,2%).

A che punto è la crescita delle rinnovabili in Italia?

Nei primi cinque mesi dell’anno l'incremento di capacità in Italia è pari a 2.001 MW. Il valore è superiore di 1.110 MW (+125%) rispetto allo stesso periodo del 2022. Complessivamente, rispetto a maggio dell’anno scorso, sono stati installati ulteriori 4.200 MW.

Come ogni mese, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale si occupa pure di calcolare l’indice IMCEI che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette "energivore". Secondo Terna, questo indice ha registrato una diminuzione congiunturale rispetto ad aprile del 2,5%. In calo dell'8,1% i consumi industriali rispetto a maggio 2022.

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