Ford Kuga Plug-In Hybrid: pro e contro e prova autonomia in elettrico | Video

26 Ottobre 2021 84

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Ford Kuga è un SUV compatto di segmento C molto versatile nel proporre ai potenziali clienti tantissime scelte per le motorizzazioni: la più sofisticata è quella ibrida Plug-In da 225 CV ma ci sono anche la versione ibrida (Full Hybrid, 190 CV, 2WD o 4WD) e si può scegliere anche il diesel, ormai una rarità: mild-hybrid diesel da 150 CV (manuale) e le versioni a gasolio non ibride da 120 CV (manuale o automatico a 8 marce) o 150 CV.

Superati i problemi di gioventù che hanno causato uno stop alle vendite nel 2020, la Kuga alla spina torna all'attacco del mercato. Ecco come è andata la prima prova su strada e quali sono i suoi punti di forza e le sue debolezze.

KUGA IBRIDA PLUG-IN

Con una batteria da 14,4 kWh lordi, 10,3 kWh netti, Ford Kuga PHEV permette di viaggiare in modalità elettrica a zero emissioni locali fino a 130 km/h ed è in grado di proporre una buona autonomia. Se si esclude l'autostrada, infatti, l'autonomia elettrica di Kuga Plug-In può raggiungere i 40 e i 50 km (65 dichiarati in WLTP), e il sistema è di nuova generazione perché può sfruttare un pacco batterie raffreddato a liquido con garanzia di 8 anni o 160.000 km.

La ricarica lenta, con il caricatore casalingo da 1,8 kW fornito di serie, avviene in 6 ore visto che ci si ferma a massimo 8A. In alternativa, acquistando un cavo di Tipo 2 e sfruttando una wallbox o una colonnina, si scende a circa 3 ore potendo caricare massimo a 3,6 kW.



Kuga Plug-In resta quindi indietro rispetto ad alcune concorrenti PHEV per la potenza di ricarica, ma compensa con l'app grazie a FordPass Connect di serie: lo stato della ricarica si controlla da remoto tramite lo smartphone che permette di accedere anche a tante altre informazioni sulla vettura, notifiche incluse.

Quando la carica della batteria finisce, Ford Kuga Plug-In Hybrid si comporta esattamente come un'ibrida: il sistema è quello di Toyota che abbiamo visto di recente su Lexus NX e che, su Kuga Full Hybrid, utilizza una batteria da 1,1 kWh.

Con zero km elettrici sulla strumentazione, che non corrispondono ad una batteria completamente scarica, il SUV americano lavora in modalità ibrida sfruttando la capacità residua (e invisibile) della batteria e riesce a ottenere consumi tra i 5,5 e i 6,5 litri ogni 100 km tra città ed extra-urbano.

Alla guida, Kuga PHEV fa notare la sua massa maggiorata: 1.844 chilogrammi. L'inerzia si percepisce nei cambi di direzione molto rapidi e questo porta a controlli che risultano più invasivi quando si va a forzare la vettura in un percorso stretto e dinamico a livello di curve. La taratura è fatta proprio per anticipare l'inerzia che rischierebbe di scatenare la perdita di controllo se non gestita bene sui fondi a bassa aderenza o alle alte velocità. Va detto però che, provandola con i controlli disattivati, l'auto ha un telaio abbastanza gestibile, segno che Ford poteva lasciare le briglie un po' più sciolte implementando un intervento più progressivo dell'elettronica.

Nonostante la massa, Kuga è in grado di buoni consumi in modalità ibrida, ma l'effetto dell'eCTV si percepisce in maniera importante all'interno dell'abitacolo durante le accelerazioni intense. Di contro, nella guida cittadina sarà difficile notarlo perché il sistema lavora molto più in elettrico e sarà quel motore a fornire lo spunto necessario usando la batteria.

Uno sterzo meno affilato di quanto solitamente proposto da Ford, anche su SUV compatti come l'ottima Puma, sembra volerci comunicare che Kuga va guidata in maniera più tranquilla: è fatta per viaggiare nel comfort, buono quello di sospensioni e sedili, anche se l'insonorizzazione a 130 km/h soffre dei fruscii aerodinamici che arrivano dalla parte più alta della vettura.

TECNOLOGIA, COMFORT E DOTAZIONE

A fronte di plastiche spartane alla vista, ma in grado di trasmettere un'ottima sensazione di robustezza frutto di un assemblaggio di buon livello, l'abitacolo di Ford Kuga propone una ricca dotazione tecnologica, che cede il passo solo in alcuni aspetti.

C'è tutto: strumentazione digitale, infotainment connesso con l'app per smartphone e compatibile con Android Auto e Apple CarPlay (non sono wireless), prese USB (incluse le USB C), climatizzatore automatico bi-zona e i tanti accorgimenti per chi siede dietro.


I passeggeri possono inclinare lo schienale e spostare il divanetto posteriore in avanti o indietro per guadagnare comfort o spazio nel bagagliaio. Presenti le bocchette del climatizzatore, le USB e i sedili riscaldati anche per chi sta dietro.

L'infotainment SYNC 3 è completo nelle funzioni ma sfoggia hardware e grafica che non reggono il confronto con SYNC 4... bisognerà aspettare un restyling per vederlo.

LA PLUG-IN... USATA BENE

In occasione della prova, abbiamo raccolto alcune curiosità relative all'utilizzo delle Kuga Plug-In in tutta Europa. Dai dati anonimizzati in possesso di Ford, infatti, emerge che il 50% delle ricariche delle PHEV avviene di notte e che, in media, i clienti di Kuga Plug-In percorrono 52 chilometri al giorno, utilizzando quindi l'auto prevalentemente come vettura elettrica.

Considerato che la versione a benzina costa 31.550€, il sovrapprezzo di 7.000€ per una plug-in di pari allestimento va valutato sia soppesando eventuali incentivi, sia analizzando i singoli casi d'uso. Chi può ricaricare a casa o al lavoro e ha percorrenze giornaliere compatibili con l'autonomia in elettrico, potrebbe trovare comodo viaggiare ogni giorno a costo zero (in caso di pannelli solari o se l'azienda offre la ricarica ad esempio) o a meno di 2€ per quei 40/50 km: con la benzina a 1,7€ / litro, la versione termica richiede almeno 4€ per percorrere 50 km con un piede molto leggero.

PREZZO E PROMOZIONI

La Kuga ibrida plug-in più economica è la Connect che costa 38.550€ da listino e 33.250€ in promozione. Meno accattivante della ST-Line, che sfoggia griglia e paraurti sicuramente più aggressivi, Connect è un buon punto d'ingresso perché ha di serie i cerchi in lega (solo 17" però), fendinebbia, luci a LED (diurne e posteriori), retrovisori in tinta (riscaldabili e regolabili elettricamente), l'ormai introvabile doppio vero terminale di scarico, luci automatiche, clima bi-zona, keyless, volante e cambio in pelle, cruise control, limitatore, display da 8" e strumentazione mista con schermo da 4,2", FordPass Connect con SIM 4G, mantenimento corsia e anticollisione con frenata automatica (riconosce pedoni e ciclisti).

Il pacchetto CoPilot per la guida autonoma di Livello 2, quella che centra l'auto all'interno della corsia e ha il cruise control adattivo, costa 1.000€ ma si può scegliere solo dalla ST-Line. Si tratta dell'allestimento consigliato: i cerchi in lega sono da 18", i fendinebbia a LED, gli specchietti sono anche ripiegabili elettricamente, il keyless è completo (ingresso e avviamento), arrivano i sensori tergicristalli, la strumentazione è digitale da 12,3" e ci sono anche le USB posteriori, sensori di parcheggio davanti e dietro, luce ambientale a LED e sedili specifici. Kuga Plug-In ST Line parte da 42.250€ di listino, 36.750€ con la promozione in corso.

VIDEO

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Commenti

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livio penta

Bravo, ma alla colonnina ci devi portare i cavi, visto che per ricaricare rapidamente sono necessarie tensioni e correnti elevate deve essere costruita una nuova infrastruttura, non è sufficiente collegarsi a quella esistente che era calcolata per bel altre funzioni e carichi. Se pensi che 4 stalli dei supercharger di tesla richiedono la stessa infrastruttura creata per un paesino di 1.400 abitanti....

Rick Deckard®

Dice errore 404. Comunque una colonnina costa sui 15.000+ installazione

Rick Deckard®

Perché non esisteva elettronica ed erano semplici on/off e il petrolio non costava nulla.
Comunque anche l'idrogeno va stoccato e distribuito e i distributori di idrogeno richiedono milioni di euro di investimenti... Inoltre mettila come vuoi ma c'è un passaggio in più rispetto al motore elettrico e non da vantaggi come lo scambio sul posto

livio penta

Perchè non devi ottenere energia per caricare le batterie che poi devono cedere l'elettricità ai motori? con la grande differenza che i serbatoi per l'idrogeno costano un millesimo rispetto alle batterie e non sono costruiti con materiali inquinanti come il litio, non servono aziende specializzate e costi esorbitanti per riciclarli. Chiediti come mai gia a fine 800 erano in commercio le auto a batterie, sono sparite poco dopo, perchè è una tecnologia inefficiente, la stessa storia lo dimostra

Rick Deckard®

Guarda che l'idrogeno va prima ottenuto con energia, poi trasformato nuovamente in elettricità.
Pratico è pratico ma sarà anche costoso e non facile da produrre con sola energia verde... Probabilmente alimenterà navi aerei e mezzi industriali

livio penta

E chi ha scritto che si torna indietro? Solo allora si scoprirà quanto è utile, poco inquinante e rapido nel rifornimento l'idrogeno, solo che secondo molti ( stupidi ) è meglio investire ( buttare via soldi e tempo ) nella tecnologia delle batterie inquinanti, soldi miei e tuoi e tempo usato per continuare ad inquinare producendo e smaltendo batterie

77fabio

Vero, ma infatti io non sto criticando le elettriche a prescindere anzi... io non vedo l'ora di poter guidare un'elettrica ma trovo che i vari discorsi "green" che vanno tanto di moda sull'elettrico, spesso sono decontestualizzati dal tempo in cui viviamo e dalle oggettive difficiltà tecniche che ci troviamo di fronte. Tutto funziona se garantiamo i giusti tempi di sviluppo, se invece forziamo la mano, ci ritroveremo solo con un conto "ecologico" maggiore da pagare tra qualche anno... Un po' come i pannelli solari installati oobligatoriamente sui tetti di tutte le nuove costruzioni (condomini) degli ultimi 10 anni e che in buona percentuale spesso si guastano prima del tempo (oltre ad essere poco efficienti e di dubbia utilità...) ed in più saranno da smaltire...

Rick Deckard®

Dubito si tornerà indietro

livio penta

Dopo una certa data, che per informarti è stata stabilita nel 2035 dal consiglio dell'unione europea, è vietata la vendita di auto con motore termico, ma le schifezza inquinanti delle auto a batteria saranno ancora vendute, purtroppo. Tanto è la scusa per far cambiare l'auto a tutti nel 2050, quando ci sarà l'allarme inquinamento per tutte le batterie da smaltire

Rick Deckard®

Forse non sai contare. Recupero in 4/5 anni facendo poca strada

Rick Deckard®

Sono circa 60.000km.
Se però ci metti qualche incentivo il gap si stringe.
Con 4000 di incentivi e contando un aumento medio di 10 cent a litro diventano 23.000km

Rick Deckard®

Puoi sempre comprarla alla fine.

Rick Deckard®

E quelli come te dimenticano che anche le altre auto hanno un costo di CO2 per la produzione. Motivo per cui non andranno più prodotte dopo una certa data

Rick Deckard®

Si, è vero. Fatto sta che le elettriche sfruttano la frenata rigenerativa anche per quello

livio penta

Naturalmente i fanboy delle full electric come te dimenticano sempre l'inquinamento generato per l'estrazione dei minerali per la costruzione delle batterie, quanto siano inquinanti e tossici gli stessi, vedi ad esempio il litio. E anche i relativi problemi/costi per il riciclo/smaltimento a fine vita degli accumulatori. Purtroppo si investe in una tecnologia che se non è a livello dei termici manca ben poco nel ciclo completo come quantità d'inquinamento, cosa che non avviene con i mezzi ad idrogeno

di1188

Per questo ho precisato condizioni ottimali... tipo facendo quasi esclusivamente entro i 50-60km giornalieri e potendo magari ricaricare da pannelli solari. Ovvio che non è per tutti, ma nemmeno così impossibile :)

Luca Frassi

Il mild-hybrid è diesel, non benzina!

Giordy89

Ok, da ignorante del settore non conoscevo queste tipologie di acquisto. Visto i commenti generati dalla mia domanda sarebbe interessante leggere un articolo sull'argomento :)

Marco

4,6 metri di lunghezza con un abitacolo grande quanto tutta la fiesta, se per te è una fiesta rialzata... Guarda le misure. Io la ho, e ti assicuro che stai paragonando mele con cocomeri

Aristarco

Ti confondi con la puma

Luigi Melita

Non ci sei andato lontanissimo, è più complessa di così ma sì, I prezzi delle auto in generale aono destinati a crescere, uno studio parlava di minimo + ulteriore 2-4% nel 2022

Maicol.Mar
gabrimazzo

non sono a posto, ma è già qualcosa, sempre meglio di continuare a sgasare al semaforo, e comunque anche le polvere dei freni sono minori in quanto la frenata rigenerativa limita l'utilizzo dei dischi. mettiamo nell'inquinamento anche la costruzione degli oleodotti, lo smistamento su terra dei carburanti?

77fabio

Invece non è così, la polvere generata dai freni, dagli pneumatici e la polvere sollevata dal traffico, non è assolutamente trascurabile soprattutto se fai i conti con le nuove misure di emissioni consentite. Informati. Se consideri poi la combustione dei riscaldamenti cittadini, verrai a scoprire che le polveri generate solo dai motori termici è pari solo a meno del 30 percento del totale. Infatti brembo ed altre case all'avanguardia stanno studiando sistemi di frenata "meno inquinanti". Poi non puoi tralasciare le polveri generate dalle miniere dalle quali si estraggono le terre rare per fare le batterie. Se consideri tutte queste cose e le rapporti al costo iniziale del mezzo, il bilancio non è così positivo. Pradossalmente se oggi tutti passassimo all'elettrico, l'inquinamento su scala GLOBALE potrebbe addirittura essere maggiore. Occorre guardare l'evoluzione nel suo complesso e non solo nel mio paesino dove la macchina non puzza quindi sono a posto...

Roman

devo dire, non è per niente male, i km in elettrico sono buoni, quelli che interessano di più sono i km in termico, peccato che costa molto

gabrimazzo

lo scopo è rendere vivibili i centri delle città, attaccarsi alla polvere dei freni mi sembra la più grande arrampicata sugli specchi della storia, la macchina non emette nulla, non ha scarico...la produzione ha ben poco a che vedere con il mezzo, in più diversi fornitori di energia hanno una produzione sostenibile, in Italia il 37% è da fonti rinnovabili ed è destinato ad aumentare, senza contare che potresti usare il fotovoltaico a casa, ma questo appunto è un fattore secondario e non direttamente correlato al mezzo.

77fabio

Attenzione che il prezzo non è sempre "predefinito" ma potrebbe rivalutato al momento del riaquisto in base a valutazioni descritte in modo volutamente fumoso dai contratti quindi bisogna leggere molto bene...

77fabio

Ma quindi la soluzione "all'elettrica per tutti" non sarà abbassare i prezzi delle elettriche ma alzare i prezzi di tutte le auto fino a far sembrare una punto/fiesta/corsa ecc. elettrica a 40000 euro conveniente?

77fabio

Intanto non è vero che la macchina non emette nulla (vogliamo parlare delle polveri sottili generate dal consumo dei freni e degli pneumatici e dalle polveri sottili sollevate dal semplice passaggio di qualsiasi automezzo?) e poi è corretto dire "ZERO EMISSIONI LOCALI" perchè un processo per essere green deve esserlo dall'inizio alla fine, altrimenti non fai altro che spostare l'inquinamento in africa o in cina ma il pianeta sempre uno è.

eberg93

Ripeto quanto detto sopra. Non stavo parlando di tecnicismi, ma di lingua italiana. Non mi pare così complesso da capire.

eberg93

E ridaje. Non stavo parlando di tecnicismi, ma di lingua italiana. Non mi pare così complesso da capire.

Arnaldo Mussi

Tesla per quello che offre è la miglior scelta al momento.

unbe

40000 euro per una fiesta rialzata.

gabrimazzo

la macchina non emette nulla, secondo me è sbagliato precisare, l'ho notato anch'io e non mi è piaciuto onestamente.

Alfonso

Il discorso è che il peso della ford non è giustificato. Basta vedere come hanno ingegnerizzato il sistema di raffreddamento della mach-e per capirlo.

Bacco

Il tipo di alimentazione è un tecnicismo? Cioè la Model Y si muove solo grazie alle batterie, la Ford ha solo un aiuto dalla batteria...

Alfonso

Anche nella nuova Fiesta e Focus si è perso un sacco lo stile americano di prima...
Un vero peccato, ero intenzionato a prendere la focus ma a questo punto vado di modello usato 2020/inizio 2021

eberg93

Ma quello non c'entra nulla col discorso. Io l'ho ripreso sull'uso dell'italiano, le dimensioni riportate sono solo dei supporti per farglielo notare. Non ho parlato di bontà delle auto o tecnicismi vari.

Alfonso

Una cosa che in molti non considerano è che tutti i progetti valore sono di fatto un acquisto. La differenza con un acquisto in cash, è che una finanziaria (che spesso coincide con la banca interna del gruppo) si impegna a riacquistare il mezzo dopo tot anni a determinate condizioni (km, stato, usura dell'auto) ad un prezzo predefinito (che è la rata finale eventualmente rimanente da pagare)

Alfonso

Si ma la model y ha un pacco batteria che è 7/8 volte più grande ed è lì che si concentra la maggior parte del peso

dickfrey

E' il costo delle batterie, quelle si pagano come oro

bac24

Alla fine ci hanno f*tt*to tutti: eletriche Ibride e diesel che costano una follia rispetto alla versione a benzina e quindi tocca prendere benzina che consumano come camion.

andry
Maicol.Mar

No No, di più: in quei 100k Km hai pure ricaricato telefoni PC e quant'altro generando un profitto.
Praticamente se la usi come power bank dopo 3 anni sei in attivo XD

MatitaNera

Dormo.

Tr1via

40 mila euro per una ford puma. Manco elettrica ma PHEV. Ormai l'unica casa che mi sembra economica è diventata Tesla.

Aristarco

Ce le mangiano, il litio è ottimo per contenere gli sbalzi di umore

Aristarco

Puma?

S_N_K

Infatti queste formule sono praticamente truffe legalizzate.

S_N_K

Il Parlamento UE e gli altri palazzi a Bruxelles sono fisicamente circondati da sedi di aziende private.
Molti europarlamentari sono letteralmente lobbisti che, alla luce del sole, agiscono in nome e per conto della propria azienda.
Non è questione di bersi il cervello, è il risultato dato dalla struttura stessa dell'UE.
L'accentramento del potere di immensi territori densamente popolati e ricchi in una struttura politica in salsa UE porta inevitabilmente all'allontanamento della politica dagli interessi dei cittadini, specialmente quelli meno abbienti, che poi sono la netta maggioranza della popolazione. Al contrario, le riforme tenderanno sempre di più a favorire le lobby e le aziende private, come è logico che sia. D'altronde tutto ciò avviene da decenni negli Stati Uniti, che dovrebbero rappresentare la "forma finale" dell'UE.
Negli anni a venire spero solo che non vadano a toccare anche l'assistenza sanitaria, una delle principali aberrazioni made in USA.

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