Ford, Bosch e Bedrock: il primo parcheggio automatico in USA inizia le sperimentazioni
Primo test di parcheggio autonomo negli Stati Uniti con Bosch, Ford e Bedrock

Ford, Bosch USA e Bedrock, i primi noti a chi mastica il mondo dei motori, il terzo è un player importante che giustifica anche la differenza tra questo progetto e il classico parcheggio "automatico" con conducente a bordo.
Valet Parking significa infatti lasciare l'auto all'ingresso e ritrovarla all'uscita, operazione che viene automatizzata grazie alla comunicazione fra vettura (Ford) e infrastruttura (Bedrock), con Bosch a fare da collegamento tra i due mondi.
Nasce a Detroit il primo parcheggio americano per le sperimentazioni (in Europa avevamo già visto Bosch all'opera con Mercedes a Stuttgart) che sfrutta sensori laser a livello del pavimento per aiutare l'auto a navigare in autonomia alla ricerca di un posto libero.
PER RICCHI VIZIATI? NON PROPRIO:..
L'idea è quella di passare ad un test reale in un edificio residenziale dove i condomini faranno parte della sperimentazione per raccogliere dati utili a limare quei difetti che solo l'utilizzo quotidiano può rivelare.
A fronte di un valet parking tradizionale, quello umano associato agli hotel di lusso e simili, il parcheggio autonomo non è affatto uno sfizio da ricchi viziati. Si parla ovviamente di scenari futuri e da un lato diventerà utile per le auto elettriche che potranno liberare autonomamente la colonnina/base di ricarica e lasciare il posto all'EV successivo.
Ignorando completamente la mobilità elettrica, il grande vantaggio pratico è che, a parità di superficie, il parcheggio potrà ospitare fino al 20% di auto in più, percentuale importante se la incrociamo con le previsioni di densità abitativa delle megalopoli nei prossimi decenni. Anche ipotizzando misure restrittive per le auto, l'utilizzo di minor spazio per i parcheggi significherà restituire parti della città per altri utilizzi.
Il primo passo è stato compiuto con un test dove la macchina era affiancata da un conducente umano e la vettura ha superato anche la prova d'emergenza fermandosi al passaggio improvviso di una palla fatta rotolare appositamente durante la manovra.