Ford: i cani robot della Boston Dynamics al lavoro negli stabilimenti
Ford sperimenterà all'interno di un suo stabilimento l'utilizzo dei cani robot di Boston Dynamics per scansionare al laser gli spazi.

Ford ha deciso di sperimentare una soluzione curiosa all'interno del Van Dyke Transmission Plant. La Casa dell'Ovale Blu testerà l'utilizzo di cani robot per scansionare gli spazi dello stabilimento, aiutando gli ingegneri ad aggiornarne il design originale e riorganizzare il layout dell’impianto. Questa sperimentazione inizierà nel mese di agosto. Ford utilizzerà due robot, Fluffy e Spot, sviluppati da Boston Dynamics.
Questi robot, simili a cuccioli di cani, possono effettuare molteplici operazioni con una mobilità molto simile a quella di un animale vero e proprio. Il progetto fa parte di una sperimentazione di Ford avviata per risparmiare tempo, ridurre i costi e aumentare l’efficienza nelle aree di produzione.
I robot che Ford utilizzerà all'interno del suo impianto produttivo pesano circa 30 Kg, sono dotati di 5 videocamere e possono muoversi ad una velocità di 4,8 Km/h. L'autonomia operativa è di quasi 2 ore. Come accennato all'inizio, Fluffy e Spot saranno utilizzati per scansionare gli spazi dell’impianto e assistere gli ingegneri Ford nell’aggiornamento del Computer Aided Design di riferimento che viene utilizzato quando si riorganizzano i layout degli stabilimenti.
Se la sperimentazione andrà bene, Ford potrà contare su di un nuovo sistema di scansione molto più rapido ed economico. In precedenza, infatti, il procedimento richiedeva l'utilizzo di treppiedi con un sistema laser per la scansione. L'intero processo necessitava di ben 2 settimane e costava 300.000 dollari. Grazie ai cani robot, i tempi saranno dimezzati e i costi ridotti sensibilmente.
I robot hanno 3 andature operative: modalità camminata, una per i piani inclinati e una a velocità speciale per affrontare le scale. Possono cambiare posizione e rannicchiarsi facilmente, il che consente loro di essere utilizzati all’interno dell’impianto, anche nelle aree più difficili da raggiungere. Sono in grado di gestire scenari difficili, dalle grate ai gradini, fino a pendenze di 30 gradi. Se cadono, possono rialzarsi da soli. Mantengono una distanza sicura e stabilita dagli oggetti per evitare collisioni.
Fluffy e Spot sono controllati da remoto da Paula Wiebelhaus attraverso un dispositivo che consente di vedere quello che la telecamera inquadra. In caso di bisogno, l'operatore può intervenire per bloccare il loro funzionamento. Nel lungo periodo, l’intenzione è quella di essere in grado di far funzionare i robot da remoto, programmandoli per le attività negli impianti e ricevendo immediatamente report da qualsiasi area del Paese. Per ora, i cani robot possono essere programmati per seguire un percorso specifico e possono essere azionati fino a 50 metri di distanza, utilizzando una app dedicata per tablet.
Fluffy e Spot possono interagire all'interno della struttura anche con un piccolo robot a guida autonoma, noto come Scouter, per essere trasportati da un'area all'altra dello stabilimento per preservare l'autonomia. Scouter, inoltre, si occuperà di effettuare la scansione delle zone di più facile accesso.