Stellantis, "tavolo sviluppo automotive" con il Mimit il 6 dicembre

20 Novembre 2023 15

Pochi giorni fa, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, aveva anticipato che l'accordo con Stellantis per il rilancio della produzione di auto in Italia era vicino. Un passaggio decisivo per arrivare a questa intesa ci sarà il 6 dicembre. Infatti, il ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) fa sapere di aver istituito per quella data il "tavolo sviluppo automotive", a cui parteciperanno azienda, Regioni, sindacati e Anfia.

Tra i principali obiettivi di questo tavolo: "aumentare i livelli produttivi negli stabilimenti italiani, consolidare i centri di ingegneria e ricerca, investire su modelli innovativi, riqualificare le competenze dei lavoratori e sostenere la riconversione della componentistica".

Dunque, un appuntamento molto importante per portare a compimento il progetto che il Governo italiano sta portando avanti per rilanciare il settore automotive nel nostro Paese. Come sottolinea il ministero, l'appuntamento del 6 dicembre permetterà di avviare un confronto continuativo, trasparente e inclusivo tra tutti gli attori interessati. Inoltre, risponderà agli obiettivi sottoscritti ad ottobre con Anfia.


Ricordiamo, infatti, che tra i Governo e Anfia era stato sottoscritto un protocollo d'intesa con le priorità di intervento a sostegno degli investimenti delle imprese nei prossimi anni. In particolare, si punta ad arrivare a raggiungere volumi superiori al milione di veicoli prodotti negli stabilimenti italiani.

Con la partecipazione a questo tavolo indetto dal Mimit, Stellantis ribadisce il proprio impegno nei confronti dell'Italia e la volontà di creare le condizioni per mantenere il ruolo di leader del Paese, al centro della strategia del gruppo automobilistico.

Per raggiungere le diverse ambizioni e sostenere il mercato automobilistico sono però necessari specifici fattori abilitanti, come il rinvio o la rimozione della normativa (Euro 7) che impedisce la continuazione della produzione di modelli a prezzi accessibili in Italia, gli incentivi alla vendita di veicoli elettrici e la rete di ricarica per sostenere i clienti e il miglioramento del costo dell'energia per sostenere la competitività industriale di Stellantis e dei fornitori italiani.


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Commenti

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Tizio

Dall'interno si sta parlando di circa 15/16 mila esuberi.
Fate voi.

uncletoma

decisamente :)

Markk

"Stellantis detta le regole al governo: incentivi, costo dell’energia più basso e addio alle norme sugli Euro 7 per aumentare la produzione" (IlFattoQuotidiano)

Un altro italico sperpero di soldi di tasse pagate da chi non evade.

SoUlSnAkE

Tanto ormai si è capito l’ andazzo, gli enti centrali (R&D FIAT) sono mezzi vuoti perché oramai stanno spostando tutto in Francia, le commesse per l’indotto sono praticamente nulle perché la componentistica è tutta francese e quindi anche se riuscissero a raggiungere un accordo per noi cambierebbe poco, ormai è tutto in mano ai francesi

Sistox v2
Signor Rossi
Signor Rossi

Nei anni ’80 FIAT in Italia dava lavoro a circa 350’000 persone … 2008 i lavoratori FCA in Italia erano circa 130’000 … oggi i lavoratori della Stellantis in Italia sono meno di 38’000 e corre voce che vogliano disfarsi di altri 15’000.

Le elettriche esattamente come la Euro7 non c’entrano nulla ... è che per risparmiare si trasferisce la produzione all’estero, fine della storia ... se il governo Italiano desidera realmente “salvare” parte della produzione italiana, sarà costretto a regalare non so quanti miliardi all’azienda franco-olandese.

Alessandro De Filippo
Surak 2.05

"i bambini sono in confusione non sanno più cosa sia italiano, "

Beh, manco buona parte di loro lo è

Surak 2.05

In altre parole:

gli incentivi alla vendita di veicoli elettrici -> battono cassa
e la rete di ricarica per sostenere i clienti -> battono cassa
e il miglioramento del costo dell'energia per sostenere la competitività industriale di Stellantis -> battono cassa

T. P.

il che la dice non lunga ma di più! :(

Luca

Sei un grande, un pezzo ironico che andrebbe proposto a Propaganda

mister x

no, per toglierlo proprio!

Fatemi dire che bisogna ritornare a usare il buonsenso, sedersi tutti a un tavolo con Adolfo per rilanciare il Made in Italy. Non è accettabile vedere i noisti di sinistra scorrazzare per le città italiane con vetture elettriche cinesi, i bambini sono in confusione non sanno più cosa sia italiano, pensano che la Dr e Fiat siano marchi italiani! Basta con queste regole Euro 7 che creano solo confusione e fanno salire i prezzi, basta con questo obbligo dell'elettrico a ogni costo, con colonnine montate a caso che fanno saltare la luce! Bisogna riprendere in mano il progetto della Uno Turbo e tornare a produrla così come è uscita di fabbrica l'ultimo esemplare, d'altronde non importa quanto un'auto inquini ma se è italiana costruita da italiani per gli italiani con pezzi italiani, inorgoglisce e basta questo!

Simplyme

In parole povere stanno facendo lobbismo per far posticipare euro 7...

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