
10 Giugno 2022
10 Marzo 2022 52
Forse non tutti sanno che nel parlamento Europeo c'è un Comitato che si occupa di Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare. Il suo Acronimo è ENVI e tra i temi di cui tratta rientra anche la questione delle batterie di ogni genere: per le auto elettriche, per le bici a pedalata assistita, per i monopattini e per i trasporti leggeri a due o più ruote. Non si parla solo di batterie di trazione: è incluso anche tutto il mondo dell'elettronica di consumo, dagli smartphone agli spazzolini elettrici.
Nel dicembre 2020, la Commissione aveva presentato una proposta per regolamentare le batterie, il loro riciclo e la gestione dei rifiuti alla fine del ciclo vitale degli accumulatori, proposta inserita nel Green Deal Europeo (qui il "treno legislativo").
Una delle ultime novità, tema di alcuni emendamenti discussi il 9 marzo e votati il giorno successivo, riguarda proprio l'inclusione dei mezzi di trasporto leggeri all'interno della proposta, misura necessaria perché la categoria si è imposta prepotentemente nelle aree urbane, anche grazie ai servizi di sharing per monopattini ed eBike. Con l'aumento dei mezzi elettrici per la mobilità urbana, i prossimi anni vedranno crescere i volumi delle batterie da processare e/o smaltire.
L'Europa vuole due cose: le batterie devono essere più sostenibili nel loro ciclo produttivo e devono essere facili da rimuovere per poterle processare nel fine vita, tra riciclo e smaltimento.
La proposta del MEP è quella di un'etichetta che accompagna le batterie utilizzate nei mezzi in commercio in Europa, un certificato che dichiara l'impronta quantificata in emissioni di CO2 per l'accumulatore e un valore massimo che si riferisce all'intero ciclo, dalla produzione allo smaltimento. L'etichetta dovrà poi includere anche i livelli minimi di materiali recuperabili (cobalto, piombo, litio, nickel) per poterli utilizzare in nuove batterie.
Non si parla solo di auto e mezzi di trasporto leggeri: entro il 2024 anche le batterie dell'elettronica di consumo, come gli smartphone, dovranno essere disegnate per essere removibili in sicurezza e rimpiazzabili o dal consumatore stesso, o da un operatore terzo e indipendente (non legato al produttore del dispositivo/mezzo di trasporto leggero).
Le novità non riguardano solo i consumatori, ma abbracciano anche l'industria che ruota intorno alle batterie, ad ogni livello. Il MEP vuole che tutti gli operatori che operano con le batterie nel mercato Europeo rispettino dei requisiti. Si parla di rischi della fornitura (anche legati a questioni etiche e geopolitiche) e di come processare e poi rivendere le materie prime o semi-lavorate di recupero. L'intera catena del valore sarà quindi coinvolta e dovrà rispettare degli standard, pena l'impossibilità di operare nel mercato europeo.
Crescono poi anche gli obiettivi relativi alla gestione dei rifiuti. Per i dispositivi portatili si vuole raggiungere il recupero del 70% delle batterie entro il 2025 (contro il 65% originario) e dell'80% entro il 2030 (prima la quota era del 70%). I numeri sono più alti per le batterie dei mezzi di trasporto leggeri (LMT, eBike, monopattini): 75% di batterie recuperate entro il 2025, 85% entro il 2030.
Per il mondo delle auto, l'industria e i veicoli elettrici, invece, tutte le batterie devono essere recuperate, processate e riciclate .La proposta rafforza poi i criteri relativi alla durabilità, al contenuto in materiali riciclabili, al caricatore unico e apre allo sviluppo tecnologico lasciando spazio per materiali e soluzioni ancora da sperimentare o commercializzare.
Tenere la catena del valore in Europa, è questo uno degli obiettivi della normativa e della discussione. L'Europa è consapevole degli errori del passato e riflette meglio prima di muoversi. Gli incentivi sul fotovoltaico, ad esempio, hanno si incrementato la presenza delle rinnovabili anche a livello residenziale, ma si sono rivelati fallimentari nel mantenere la ricchezza nell'UE, proprio a causa della produzione che arrivava (e arriva) prevalentemente dalla Cina.
Con le batterie ci troviamo in una situazione di partenza molto difficile: il Litio è assente in Europa, le materie prime non abbondano come altrove. Potenziare il riciclo è l'unica possibilità per l'Unione Europea e i suoi Paesi di (provare a) raggiungere gli obiettivi di indipendenza energetica.
La normativa, ed è questa una prima volta, adotta infatti un approccio olistico nel legiferare su un prodotto. L'occhio del legiferatore, quindi, è puntato dall'inizio alla fine, dalle materie prime, al riciclo. Un altro primato, poi, è quello riguardante la due diligence: la sostenibilità non deve essere solo ambientale, ma anche sociale.
Vogliamo evitare fenomeni come lo sfruttamento dei minori nelle miniere e nel processo di estrazione delle materie prime.
Questo si applica anche ai fornitori: la Commissione di cui l'Onorevole Bonafè è portavoce, ha parlato della richiesta dell'Europa affinché tutte le batterie in entrata, anche da fornitori esteri, dovranno osservare gli stessi standard richiesti dall'UE per le batterie prodotte all'interno dei confini del Vecchio Continente.
Restano ancora tante domande e dubbi che andranno necessariamente affrontati dopo la pubblicazione del testo definitivo della legge. L'industria avrà sicuramente degli oneri aggiuntivi, ma iniziare presto porterà vantaggi competitivi per le aziende che decideranno di investire nell'economia circolare delle batterie.
Se l'aula si è pronunciata in maniera abbastanza unanime durante la plenaria, alcune voci hanno chiesto modifiche o divergono rispetto all'obiettivo generale. Si parla di aumentare le norme sul diritto alla riparazione ad esempio, e c'è chi è contrario ad imporre una tecnologia a livello di massa (con riferimento ai mezzi di trasporto), tesi questa supportata anche dall'italiano Onorevole Fidanza.
Non sappiamo poi se il riciclo basterà a creare un'Europa indipendente da questo punto di vista, specie considerando quanto Russia e Cina abbiano in mano le carte di questo gioco.
Durante la plenaria, l'Onorevole Procaccini contesta poi l'affermazione che un'auto elettrica inquina meno di un'auto a benzina, e rafforza il concetto espresso dalla collega intervenuta in precedenza sull'eccessivo sbilanciamento ad Est per le materie prime necessarie alla transizione. Centrali Nucleari ed estrazione di gas sono temi che sono emersi durante la plenaria e che iniziano a trovare nuovi sostenitori.
L'onorevole Rooken, poi, pone l'attenzione sul dualismo tra sicurezza e ambizione: posto che la transizione energetica è necessaria, vanno considerati temi come la sicurezza di non far ricadere i costi sulle famiglie, e il piano viene definito troppo ambizioso.
La discussione plenaria di marzo 2022 e il report che ne deriverà, saranno la base per le negoziazioni al Parlamento Europeo per dare una forma definitiva e legiferare sul tema.
Approvata a larga maggioranza in Commisione ENVI e votata il 10 marzo con 584 favorevoli, 67 contrari e 40 astenuti, la proposta sarà negoziata tra Parlamento Europeo e governi degli Stati membri al fine di delineare i paletti che regolamenteranno un aspetto fondamentale per il futuro dell'Europa.
In attesa di scoprirne di più con i prossimi passaggi burocratici, emerge chiaro il traguardo del 2024 per rendere sostituibili le batterie dell'elettronica di consumo (smartphone inclusi) e lo stesso varrà per bici, scooter e monopattini elettrici, inquadrati nella categoria LMT (Light Means of Transport) e fondamentali per il discorso del recupero dei materiali.
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Commenti
Quello che io faccio infatti è di non buttare mai nulla e usare tutto, dal cibo fino agli oggetti elettronici. Ho pochissima roba elettrica in casa (un frigo, un pc, uno schermo, forno e lavatrice) e quella che ho la tengo benissimo e mi durano un sacco di anni. Il pc è l'unico che mi dura 6 anni, ma stavolta arriverò a 8 anni lo sento.
Già che ci siamo, non è possibile per questo ente imporre la standardizzazione delle batterie ricaricabili per gli elettroutensili? Non pretendo che facciano un unico fattore di forma ma almeno una serie di forme standardizzate, che soddisfino gli standard europei e ricaricabili con caricabatterie standardizzati.
Centro!
Nulla direi...
Ma quando mai @italba risponde a qualcosa di inerente a ciò che si è detto?
P.s. Ari perdona il ritardo, era con te che in un qualche post parlavo dei consumi di Giulietta 1.6Jtd giusto? Son riuscito a fare foto e video, anche se non ricordo esattamente i numeri indicati. Ai 90 orari (cruise inserito) percorre tra i 31 e i 35 Km/litro.
https://uploads.disquscdn.c...
è stato un triste sviluppo. Ora speriamo che questa legge possa portare i miglioramenti sperati: ingegnerizzazione e batterie removibili :)
No, non me lo so sono perso. Iphone non rappresenta la totalità del mercato, mentre questa legge influirebbe sulla totalità. Quello che era un plus per qualcuno ora diviene un plus per tutti, è una cosa buona! :)
Concordo tantissimo!
Buone le intenzioni, ma rimarranno tali, conoscendo il parlamento.
Sarò estremista io, ma fossi io il dittatore Draghi, farei amputare la mano a chi getta una batteria al litio (o un prodotto contenente una batteria al litio) nel cestino.
In Africa, i bambini muoiono per raccoglierci il litio e cobalto per le batterie e noi con pochissimo sforzo potremmo tenercelo in Europa... Ma preferiamo far morire altri bambini affinché ci possano estrarre altri minerali dalle miniere.
Con le vetture c'è più controllo, grazie alle dimensioni. Ma perché non obbligare ad avere prodotti con batterie sostituibili? Penso sempre al mio spazzolino elettrico Panasonic: una vite a croce e posso rimuovere la batteria. Sullo spazzolino Braun e Phillips no... Ah già, perché le viti fanno entrare l'acqua nelle batterie, vero?
Poi tutti a lamentarsi del prezzo della benzina e dell'energia quando sale alle stelle visto che arrivano da chissà dove..
Certamente, gli USA possono invadere dalla Kamchatcka dove non c'è nessuno e poi con solo qualche migliaio di chilometri arrivano a Mosca... ma per piacere!
C'è una enorme differenza tra essere sovranisti e volere una unione europea indipendente per asset strategici da paesi ostili
La cartina serviva solo a confutare l'affermazione che USA e Russia siano geograficamente distanti. O forse pensiamo che in caso di attacco dalla Russia all'Alaska gli USA "lascerebbero perdere" perchè "tanto è solo l'Alaska"?
Mi sembra chiaro, per questo ti facevo notare che la tua cartina dove evidenzi che in realtà sono vicini ha poco senso dato che i missili balistici li puoi lanciare anche a 14000km di distanza e la vicinanza in termini bellici ti serve per un invasione ma di mezzo c'è il Canada.
Voglio aiutarti con un breve riepilogo:
Il senso del post di boosook è che essendo gli USA geograficamente più lontani dalla Russia di quanto non sia la EU, non hanno da temere conseguenze belliche. In questa ottica va inquadrata la mia risposta con la mappa e tutte le successive a te.
Ok se vuoi far finta di non capire va bene.
Ti sembra uguale dover gestire la possibilità di un'invasione o la perdita di territori di confine ogni giorno rispetto al lancio di un missile senza significato dato che ti distruggerebbe una città senza dare alcun beneficio all'attaccante?
Ti voglio comunicare che la possibilità di distruggere il nemico non dipende dalla distanza
Cosa mi vuoi comunicare con la sigla di un missile balistico?
Tecnicamente ce ne sono anche con una gittata ben superiore da 12-14000km e quindi senza scomodare lo stretto di Bering.
Si parla del fatto che non hai un nemico al confine ma ben distante.
ICBM
Non è solo questione di trump...loro se lo possono permettere punto...noi purtroppo no...quindi è normale che le politiche siano differenti
Eh?
Gli USA non hanno mai comprato gas russo e sono i più grandi esportatori di petrolio. Gli USA non sono mai stati dipendenti dalla Russia in ambito energetico, solo l'Europa lo è anche per motivi geografici.
Si, c'è anche da dire che solo 1 degli stati americani è vicino alla Russia. Poi c'è di mezzo il Canada...
cosa ha inasprito ,ha capito che l'America e molto esposta a ricatti e ha agito seguendo l'interesse nazionali può essere che i suoi piani non sono green ma al giorno d'oggi stanno pagando dato che l'america si puo permettersi le sanzioni al settore energetico russo cosa che europa non puo
solo semplicemente, c'è stata una volontà politica che ha avuto molti ostacoli, aveva già capito che dal invasione della Crimea le cose non sarebbero rosee per l'America , la stessa cosa poteva farla l'Europa con un accelerazione su verde o diversificazione ma stranamente non lha fatta o fatta male , vai a sentire draghi che critica i governi precedenti per la loro sottovalutazione della situazione in crimea dato che le quote di gas dalla russia aumentavano e non diminuivano, le sanzioni al settore energetico russo che si puo permettere l'America e solo grazie alla politica di Trump
Davvero?
https://uploads.disquscdn.c...
Ma mezzo genio di cosa? E' stato l'esatto opposto: ha inasprito il dialogo prima ancora di avere una reale alternativa.
forse ti sei perso la parte del "o dal consumatore stesso, o da un operatore terzo e indipendente".
Di fatto tantissimi smartphone lo sono già oggi, come ad esempio gli iPhone
Siamo diventati tutti sovranisti. Ci sarà un corto circuito cerebrale per molti qui dentro.
Scusa che c'entra con ciò che ho scritto?
Questo senza contare che l'America è leggermente separata da qualche migliaio di chilometri di oceano dalla Russia rispetto all'Europa...
Lo hai capito che sarebbero 10 centesimi al litro?
Beh no, ma inizia a togliere quella, poi il resto si vedrà
Risolvi assai...
Fonte:
https://www.quotidiano.net/cronaca/iva-sterilizzata-sui-carburanti-1.7448331
Negli ultimi sei mesi il petrolio è aumentato del 60%, i carburanti meno del 30%
Discussioni infinite anche qui sopra al tempo sui smartphone con le batterie non sostituibili che poi purtroppo negli anni è diventata la prassi....
Mah semplicemente l'America ha molti più idrocarburi di noi europei..ed è più semplice attuare una politica di questo tipo
È quello che ho scritto, lo stato potrebbe rinunciare ai guadagni extra..anche perché a breve i consumi crolleranno e sarà pure peggio
Una certa società di frutta...
cmq Trump un mezzo-genio con il suo piano per l'indipendenza energetica nessuno li sta dando i meriti in questa crisi e lui era " l'unico " che aveva capito che non toccava fidarsi dei cinesi o russi o arabi e prendere un approccio America first, ma stranamente l Europa ci arriva sempre dopo
È una percentuale sul totale, va bene, ma è comunque una percentuale. Iniziamo a togliere quella.
Che togli? L'iva è una percentuale sul totale, quando la benzina costava ad esempio 1,4 euro, lo stato incassava molto.meno basterebbe che limitasse i suoi guadagni extra e senza togliere nulla a nessuno saremmo tutti più delici
E poi quelle tasse che levi da dove le prendi? Il totale deve essere sempre uno anzi in Italia è sempre 1,1. Quindi non basterebbe proprio detassare levi a qualcuno per fare ad altri, poi ci sarà lo sciopero dei panifici ecc. Alla fine siete sempre voi consumatori finali a pagare.
Basterebbe detassare un pelo...visto che l'iva è sul totale del prezzo...
Conoscendo lo stile del boiardo, mi sa che alla fine non lo faranno.
Data la situazione, faranno un decreto per dargli soldi (a debito) per evitare lo sciopero e far finta che vada tutto bene.
ehm fino a 6-7 anni fa era la prassi poi hanno "migliorato" i telefoni rendendole non sostituibili
Non so se ti sei accorto di quello che sta succedendo in giro, ma il petrolio è "leggermente" aumentato per tutti. Protestare perché il governo cattivo non ti passa la benzina con lo sconto, magari facendola pagare a quelli che l'auto nemmeno ce l'hanno, è un comportamento pateticamente infantile
Sarebbe bellissimo un sia dal consumatore stesso, sia da un operatore terzo e indipendente
Ma magari una rivoluzione, chissà quando gli italiani si sveglieranno.
Sicuro, mo' fanno la rivoluzione. Aspetta, eh, con fiducia...
questo è super interessante! si da davvero la possibilità di allungare la vita di molti prodotti
Ma una notizia sul blocco trasporti da lunedì causa prezzo gasolio no? Farebbe un botto di commenti!