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Ecco come Dectravalve migliora l'autonomia e i tempi di ricarica delle auto elettriche

Grazie a questa tecnologia sarebbe possibile gestire con maggiore efficacia la temperatura della batterie migliorando la ricarica e non solo

Ecco come Dectravalve migliora l'autonomia e i tempi di ricarica delle auto elettriche
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 17 nov 2025

Le batterie delle auto elettriche devono essere mantenute all’interno di un certo range di temperatura per rendere al meglio, garantendo così la massima autonomia e le migliori prestazioni di ricarica in tutte le condizioni ambientali. Proprio per tale motivo le case automobilistiche hanno sviluppano sistemi di climatizzazione sempre più efficaci. In molti casi, le batterie utilizzano della piastre di raffreddamento sotto e a volte anche sopra i moduli, andando così a regolare la temperatura dell’accumulatore. Tuttavia, questa soluzione non permette di garantire una temperatura omogenea di tutte le celle. Se anche poche celle superano un certo limite, il sistema riduce la potenza in uscita o in entrata. Ecco perché sulle auto elettriche ad alte prestazioni vengono sviluppati sistemi di raffreddamento molto più sofisticati che vanno ad agire a livello della singola cella.

La ricerca va comunque avanti e la startup inglese Hydrohertz ha sviluppato una soluzione interessante che permette di migliorare la gestione della temperatura delle batterie di trazione delle auto elettriche. Grazie alla tecnologia sviluppata da quest’azienda sarebbe possibile migliorare l’autonomia delle vetture e soprattutto la ricarica.

ECCO COME FUNZIONA

Il nuovo sistema di gestione termica Dectravalve dell’azienda inglese punta a fornire un controllo della temperatura ancora più preciso per la batteria, migliorando la velocità di ricarica, la longevità della batteria e persino la sicurezza. Dectravalve si differenzia dagli altri sistemi di gestione termica in quanto può agire su specifici moduli della batteria, arrivando a gestire 4 o più zone in maniera indipendente. Secondo l’azienda, in una batteria per veicoli elettrici tradizionale, quando un singolo modulo supera i 50 gradi, generalmente inizia a calare la potenza di ricarica. Dectravalve, invece, è in grado di rilevare temperature più elevate in specifiche celle della batteria, raffreddandole singolarmente, migliorando complessivamente l’efficienza dell’accumulatore.

PRIMI TEST POSITIVI

A quanto pare, i primi test di questo nuovo sistema di climatizzazione delle batterie hanno dato risultati incoraggianti. Hydrohertz ha utilizzato una batteria da 100 kWh con celle LFP per effettuare un test di ricarica rapida sotto la supervisione del Warwick Manufacturing Group (WMG). I risultato? Utilizzando il nuovo sistema di raffreddamento, pur ricaricando a 350 kW la cella più calda non ha mai superato i 44,5 gradi. Il tempo di ricarica dal 10 all’80% è stato di circa dieci minuti ma il dato più interessante è che mediamente la differenza di temperatura tra le celle nell’intero pacco è stata di soli 2,6 gradi. Secondo l’azienda grazie alla sua tecnologia sarebbe quindi possibile migliorare sensibilmente i tempi di ricarica delle auto elettriche.

Ci sono poi altri vantaggi. Dato che le celle funzionano a temperature ottimali anche durante la guida, l’efficienza della batteria dovrebbe aumentare e quindi ci sarebbe anche un miglioramento dell’autonomia. Inoltre, visto che le celle sarebbero esposte ad alte temperante molto meno che in una batteria convenzionale, si dovrebbe rallentare anche la degradazione. Insomma, le batterie potrebbero durare più a lungo.

Dectravalve risolve un problema fondamentale dei sistemi di gestione termica delle batterie dei veicoli elettrici: come ottenere un vero controllo indipendente della temperatura a zone senza la complessità, il peso e lo spreco energetico di più gruppi di valvole. La nostra innovazione è elegantemente semplice: un’unica unità a controllo digitale in grado di gestire quattro o più zone di raffreddamento separatamente. Con Dectravalve, ogni zona di raffreddamento è completamente indipendente, quindi il refrigerante scorre dalla pompa alla batteria e viceversa in un circuito specifico. Non si verificano perdite indesiderate di refrigerante caldo tra le zone, che compromettono l’efficienza.

Così descrive la nuova tecnologia, Martyn Talbot, CTO di Hydrohertz.

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