Servono più operatori di ricarica nelle città: le novità del Ddl Concorrenza 2025
Nel Disegno di Legge c'è spazio anche per le colonnine di ricarica; l'obiettivo è quello di evitare monopoli per le installazioni in ambito urbano
 
                                Nel Disegno di Legge Concorrenza 2025 da poco approvato in Senato si parla anche di colonnine per la ricarica delle auto elettriche. Infatti, tra le varie novità che toccano diverse materie, l’articolo 3 recita: “Disposizioni in materia di stazioni di ricarica elettrica“. Di cosa si parla esattamente? L’obiettivo finale delle nuove disposizioni è quello di aumentare il numero degli operatori nel territorio comunale e cioè in città, promuovendo la concorrenza.
SERVE MAGGIORE CONCORRENZA
Possiamo leggere nel testo del Ddl.
Nella primavera 2024 risultano installati circa 55.000 punti di ricarica, a fronte di circa 250.000 veicoli, mentre le previsioni effettuate dall’associazione di categoria Motus-E si attestano su almeno 115.000 punti di ricarica e 3,7 milioni di veicoli nel 2030.
Tale infrastrutturazione, tuttavia, presenta dei rischi a livello concorrenziale, che potrebbero compromettere l’efficienza del settore nascente, a causa della creazione di situazioni di monopolio o di forte potere di mercato locale. In particolare, si fa riferimento alla possibilità che essa conduca alla concentrazione delle infrastrutture di ricarica in capo a pochi o a un unico soggetto a livello locale.
Come funziona oggi?
L’impianto normativo attuale prevede, all’articolo 57 del decreto legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito con modificazioni dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, che l’infrastrutturazione è gestita sostanzialmente a livello comunale. In particolare, tale articolo, al comma 7, dispone che i Comuni disciplinano l’installazione, la realizzazione e la gestione delle infrastrutture e al successivo comma 8 che essi possono consentire, anche a titolo non oneroso, la realizzazione e gestione di infrastrutture di ricarica a soggetti pubblici e privati, anche prevedendo una eventuale suddivisione in lotti, da assegnare mediante procedure competitive, trasparenti e non discriminatorie.
Tuttavia, si vuole garantire maggiore concorrenza per incentivare la diffusione delle colonnine. Su questo punto intervengono proprio le novità introdotte nel Disegno di Legge Concorrenza 2025. Possiamo leggere infatti:
Tali procedure sono strutturate in modo da favorire, a parità di altre condizioni, la presenza di una pluralità di soggetti attivi nella gestione delle infrastrutture di ricarica nel territorio comunale.
A fronte di richieste di autorizzazione con caratteristiche comparabili, il comune dà priorità alle istanze provenienti da soggetti che detengono meno del 40 per cento del totale delle infrastrutture di ricarica installate o già autorizzate all’installazione nel territorio comunale.
NIENTE MONOPOLI
Insomma, le intenzioni del legislatore sono quelle di voler evitare che si vadano a creare situazioni di monopolio che potrebbero compromettere l’efficienza di un settore ancora molto giovane e che sta progressivamente crescendo. Serve quindi una maggiore pluralità di soggetti che in ambito comunale lavorino per portare le loro colonnine per la ricarica.
IL TESTO PASSA ALLA CAMERA
Il testo del Disegno di Legge Concorrenza 2025 come detto è stato approvato in Senato. L’iter per diventare legge non è però ancora concluso. Adesso, si attende il passaggio alla Camera. Se sarà approvato, allora le novità contenute diventeranno legge.
 
            
     
     
     
         
 
                         
     
         
 
                         
     
         
 
                         
     
         
 
                         
     
         
 
                
         
     
         
 
                        