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Pacchetto auto, l’industria aspetta risposte dall’UE tra ritardi ed indiscrezioni su rinvio stop endotermiche

Tra ritardi ed rumors, si attende la decisione della Commissione Europea in merito al pacchetto per l'industria auto

Pacchetto auto, l’industria aspetta risposte dall’UE tra ritardi ed indiscrezioni su rinvio stop endotermiche
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 10 dic 2025

Da alcuni giorni circolano diverse ipotesi su alcuni dei contenuti del pacchetto per l’industria auto europea che la Commissione Europea dovrebbe presentare entro pochi giorni. In origine l’annuncio doveva essere fatto oggi ma sappiamo che è stato tutto rimandato al 16 dicembre. Tuttavia, c’è chi sostiene che in realtà bisognerà attendere addirittura l’inizio del 2026. In ogni caso, le case automobilistiche stanno aspettando le decisioni della Commissione che saranno fondamentali per garantire un futuro sostenibile a questo settore.

STOP ALLE ENDOTERMICHE RINVIATO AL 2040?

Tra le voci che circolano negli ultimi tempi c’è quella che sostiene che la Commissione avrebbe deciso di rinviare lo stop alla vendita delle nuove auto endotermiche al 2040, cioè 5 anni dopo di quanto inizialmente previsto. Indiscrezione riportata dal Sunday Times. Ovviamente si tratta solamente di rumors e ci sarebbe poi da capire se alle case automobilistiche andrebbe bene dato che più che un rinvio chiedono una maggiore flessibilità e un approccio tecnologicamente neutrale e cioè fare in modo che dopo il 2035 possa sopravvivere l’ibrido Plug-in e anche le vetture endotermiche ma alimentate da e-Fuel o dai biocarburanti come vorrebbe l’Italia. Limitarsi ad un solo rinvio potrebbe, invece, scatenare le proteste delle case automobilistiche.

IN ATTESA DELLA DECISIONE DELLA COMMISSIONE

Rinvio solo di pochi giorni o di alcune settimane come invece aveva riferito il titolare dei Trasporti in Unione Europea, Apostolos Tsitsikostas? La macchina della politica è sempre molto complessa e ci sono da mediare diverse posizioni tra chi vuole un cambio di passo come l’Italia e tra chi non vorrebbe modifiche. La sensazione è che si stia ancora lavorando ad un giusto compromesso tra le parti e per questo possa servire più tempo. Il problema è che l’industria automotive non può aspettare ancora a lungo. Il momento è complesso tra il mercato dell’elettrico che non cresce come auspicato e soprattutto con la concorrenza cinese che avanza rapidamente. A questo punto non si può fare altro che mettere da parte i rumors ed attendere le decisioni ufficiali da parte della Commissione Europea che dovrà anche presentare le nuova categoria delle E-Car di cui si è molto discusso negli ultimi tempi.

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