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BYD ammette: la guerra dei prezzi dei veicoli elettrici in Cina è insostenibile

Stella Li ha ammesso che la guerrà dei prezzi sui veicoli elettrici in Cina non è sostenibile

BYD ammette: la guerra dei prezzi dei veicoli elettrici in Cina è insostenibile
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 16 giu 2025

La guerra dei prezzi è tornata ad infiammarsi in Cina tanto che le autorità sono molto preoccupate della tenuta di alcune case automobilistiche messe troppo sotto pressione dalle eccessive riduzione dei listini che limano eccessivamente, se non addirittura gli azzerano, i margini. A rilanciare la guerra dei prezzi è stata alcune settimane fa BYD che ha iniziato a scontare una serie di modelli. A stretto giro altre case automobilistiche cinesi hanno fatto lo stesso. Dopo alcune polemiche, la stessa BYD è intervenuta per bocca di Stella Li, Executive Vice-President dell’azienda, che ammette che la guerra dei prezzi dei veicoli elettrici in Cina è insostenibile e ha spiegato perché l’azienda ha recentemente tagliato i prezzi.

INSOSTENIBILE!

Non è sostenibile. È come una competizione estrema e spietata. I concorrenti di BYD imitano sempre l’azienda e lanciano modelli più grandi dello stesso tipo a prezzi più bassi. Bisogna sopravvivere, ma questo non è salutare.

Stella Li evidenzia che se oggi la sua azienda lancia un nuovo modello, i loro concorrenti portano sul mercato un modello simile, più grande ma ad un prezzo inferiore. A fine maggio, BYD ha annunciato tagli di prezzo per ben 22 modelli, alcuni dei quali hanno subito ribassi molto importanti. Una strategia così aggressiva è dovuta principalmente agli ambiziosi obiettivi di vendita di BYD: l’azienda punta a vendere 5,5 milioni di veicoli nel 2025, con un incremento annuo del 30%. Tuttavia, le vendite al dettaglio di BYD nei primi quattro mesi di quest’anno sono cresciute “solo” del 15% su base annua stando ad un’analisi di Deutsche Bank.

Successivamente, diverse case automobilistiche, tra cui Chery, Leapmotor e IM Motors, hanno annunciato scontistiche simili, suscitando preoccupazioni circa l’escalation della guerra dei prezzi. Il 31 maggio, la China Association of Automobile Manufacturers (CAAM) ha rilasciato una dichiarazione in cui sollecitava la fine della guerra dei prezzi in Cina, affermando che le guerre disordinate dei prezzi esacerbano la concorrenza malsana e riducono ulteriormente i margini di profitto delle aziende.

Stella Li ha poi aggiunto che BYD prevede di continuare a investire massicciamente al di fuori della Cina, con particolare attenzione al mercato europeo. Più nello specifico, la casa automobilistica prevede di investire fino a 20 miliardi di dollari in Europa nei prossimi anni. Inoltre, al momento, il costruttore cinese non ha intenzione di collaborare con case automobilistiche europee, una strategia invece adottata da alcuni suoi concorrenti come Xpeng e Leapmotor.
 
[Fonte]

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