BYD e CATL, in arrivo nuove batterie con ricarica 6C: cosa significa
Da CATL e BYD sarebbero in arrivo nuove batterie in grado di permettere ricariche ancora più rapide

Ridurre i tempi di ricarica per rendere il pieno di energia il più simile possibile al classico rifornimento di carburante è un lavoro molto importante per incentivare la diffusione delle auto elettriche. Le aziende che sviluppano le batterie stanno lavorando molto su questo aspetto in collaborazione con le case automobilistiche. Dalla Cina, in questi giorni è arrivata un’informazione molto interessante.
RICARICA 6C, COSA SIGNIFICA
Stando a quanto riporta CarNewsChina, entro la fine dell’anno debutteranno le nuove batterie Blade Battery 2.0 di BYD e Qilin Battery 2.0 di CATL che consentiranno ricariche a 6C. Questo significa che tali accumulatori saranno in grado di ricaricare ad una potenza fino a 6 volte la loro capacità. In teoria, con una batteria 6C sarebbe possibile effettuare un pieno di energia in soli 10 minuti.
RICARICHE SEMPRE PIÙ VELOCI
Notizia decisamente interessante che fa capire quanto si stia lavorando sullo sviluppo delle batterie per rendere l’esperienza della ricarica migliore. Ovviamente bisognerà attendere la presentazione di questi nuovi accumulatori per scoprire tutte le loro caratteristiche.
Vale la pena ricordare che CATL ha lanciato da pochi mesi batterie 5C in Cina. Un primo esempio abbiamo avuto modo di vederlo di recente. Una Zeekr 001 dotata di batterie Shenxing da 95 kWh di CATL (LFP) ha raggiunto una potenza di picco in ricarica di quasi 550 kW. In 11 minuti e 28 secondi è stato possibile passare dal 10 all’80% di carica.
Altro esempio, la nuova Li Mega dotata di una batteria Qilin 5C di CATL (102,7 kWh) ha raggiunto una potenza di picco in ricarica di ben 521,8 kW. Per passare dal 10 all’80% sono serviti appena 10 minuti e 36 secondi. Invece, BYD sembra al momento indietro rispetto a CATL per quanto riguarda le prestazioni in ricarica. Tuttavia, pare che presto voglia colmare questo divario.
SERVE L’INFRASTRUTTURA GIUSTA
Per poter sfruttare le prestazioni delle nuove batterie serve, però, un’infrastruttura adeguata. Colonnine HPC in grado di consentire ricariche con potenze così elevate sono rare ed è quindi fondamentale investire sia nello sviluppo di stazioni con potenze sempre maggiori e sia nella loro installazione per poter disporre di una rete ad alta potenza sempre più capillare.