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BMW punta anche sui biocarburanti: l’HVO100 per le flotte sostenibili

BMW introduce l’HVO100 nei suoi diesel, fino al 90% di CO₂ in meno e nuove flotte aziendali tracciabili e sostenibili.

BMW punta anche sui biocarburanti: l’HVO100 per le flotte sostenibili
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Riccardo Mantica
Riccardo Mantica
Pubblicato il 23 ott 2025

Il Gruppo BMW ha scelto i Fleet Europe Days del 22 e 23 ottobre, in Lussemburgo, per lanciare un messaggio diretto al mondo delle flotte aziendali. Ovvero quello di ridurre la CO₂. Non un obiettivo lontano, ma qualcosa che si può fare già oggi. Accanto ai modelli elettrici, l’attenzione è andata ai carburanti rinnovabili, con un protagonista preciso: l’HVO100, un diesel di nuova generazione ottenuto da materie prime vegetali.

Una via immediata per ridurre la CO₂

L’idea è agire da subito anche sul parco circolante. In Europa ci sono più di 250 milioni di veicoli, e se cresce la quota di carburanti sostenibili, l’impatto complessivo può diminuire sensibilmente.

BMW ha sviluppato un sistema che consente di verificare se i veicoli diesel di una flotta usano davvero solo HVO100. I dati di rifornimento vengono confrontati con quelli dei pagamenti dell’operatore, così da garantire tracciabilità completa del carburante. È un passo concreto verso una flotta “solo HVO100”, pensata per clienti che vogliono ridurre le emissioni senza dover sostituire i propri veicoli.

La posizione del management BMW

Vogliamo mettere su strada veicoli sempre più efficienti e sostenibili”, ha spiegato Martin Kaufmann, responsabile dello sviluppo dei sistemi di propulsione. “Con l’HVO100 possiamo ridurre in modo significativo l’impronta di CO₂ delle flotte. I carburanti non fossili hanno un potenziale enorme, e siamo pronti a sfruttarlo.

Aggiunge Bernhard Kuhnt, a capo delle vendite per l’Europa: “Le flotte aziendali sono un pilastro delle nostre vendite, e il diesel resta una soluzione valida per molti usi. L’HVO100 consente di abbattere rapidamente le emissioni, tenendo conto di esigenze pratiche come i lunghi tragitti o il traino di rimorchi.

I primi accordi con i gestori di grandi flotte in Germania e Italia sono ormai vicini. Serviranno a raccogliere dati reali, insieme alla flotta interna del gruppo, per perfezionare la tecnologia e favorirne la diffusione.

Tutti i diesel tedeschi BMW partono già con HVO100

Dal gennaio 2025, tutti i modelli diesel prodotti negli stabilimenti tedeschi vengono riforniti con HVO100 prima della consegna. È un gesto simbolico ma anche operativo: la decarbonizzazione inizia già in fabbrica.

Il carburante usato è il Neste MY Renewable Diesel HVO100, realizzato dall’azienda finlandese Neste e impiegato negli impianti di Monaco, Dingolfing, Ratisbona e Lipsia.

La sigla HVO significa Hydrotreated Vegetable Oil e il numero 100 indica che il carburante è puro, senza componenti fossili.

Secondo i dati BMW, questo combustibile consente una riduzione delle emissioni fino al 90% sull’intero ciclo “dal pozzo alla ruota” rispetto al diesel convenzionale. Ogni veicolo riceve tra 5 e 8 litri di HVO100 come primo rifornimento, a seconda del modello.

Apertura tecnologica e pluralità di soluzioni

BMW punta insistentemente sull’idea di apertura tecnologica. Quindi non una sola strada, ma più possibilità per raggiungere la neutralità climatica. Di fatto, l’azienda continua a investire nei veicoli elettrici, negli ibridi plug-in, nelle celle a combustibile a idrogeno e nei motori a combustione ottimizzati. Obiettivo, quello di funzionare con carburanti rinnovabili. E tutti i modelli attuali sono già omologati per l’uso di diversi combustibili: HVO100, B10 ed eFuel per i diesel (standard EN590) e E25 ed eFuel per i benzina (standard EN228).

BMW all’Europa: servono regole più rapide

Sul fronte normativo, BMW chiede un’accelerazione nell’attuazione della Direttiva sulle Energie Rinnovabili (RED III). L’azienda propone quote nazionali vincolanti che impongano una riduzione minima del 30 per cento delle emissioni di gas serra dai carburanti, da recepire entro il 2025.

Come spiega Thomas Becker, responsabile delle politiche e della sostenibilità, “Ogni misura che riduce la CO₂ deve essere considerata lungo tutto il ciclo di vita di un veicolo. Questo vale anche per i carburanti rinnovabili, soprattutto per quelli CO₂-neutri. Devono essere riconosciuti ufficialmente nella legislazione europea. I carburanti ci sono già: ora servono regole pragmatiche e rapide che permettano alle imprese di innovare e portare queste soluzioni sul mercato.

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