Batterie auto elettriche: e se il legno fosse più sicuro dell'alluminio?
L'alloggiamento della batteria realizzato con il sughero ha mostrato alti livelli di sicurezza, anche in caso di fiamme

Lo sviluppo delle batterie per le auto elettriche porta a studiare e sperimentare anche soluzioni particolari che in futuro, magari, potrebbero trovare applicazioni pratiche. Il lavoro va avanti in più direzioni, e si studiano soluzioni pensate pure per migliorare la sicurezza dei pacchi batteria. E se per migliorare la sicurezza degli accumulatori si decidesse di utilizzare il legno al posto delle soluzioni comunemente utilizzate oggi per realizzare gli alloggiamenti delle celle? Può sembrare strano ma l’utilizzo del legno è al centro del progetto Bio!Lib, guidato dai ricercatori dell’Istituto per la Sicurezza dei Veicoli dell’Università di Graz. L’idea? Sostituire l’alluminio utilizzato per realizzare gli involucri delle batterie con il legno. Più precisamente, si parla di una struttura realizzata con una sottile lamiera d’acciaio rivestita poi in sughero.
SICURA, SOSTENIBILE E RICICLABILE
L’idea può davvero sembrare assurda ma pare che funzioni. La struttura realizzata in questo modo appare sicura. Infatti, i crash test iniziali hanno mostrato prestazioni vicine a quelle del paco batteria della Tesla Model S, considerato un punto di riferimento. Persino nel severo “pole crash test", una collisione contro un palo, le misurazioni sono state quasi identiche a quelle ottenute con un alloggiamento realizzato in alluminio. La struttura in sughero, infatti, assorbe bene l’energia degli urti che così non viene trasmessa alle celle presenti all’interno dell’involucro.
C’è anche un altro importante vantaggio che è di natura ambientale. Infatti, i processi produttivi per realizzare questa struttura richiedono molta meno energia. Inoltre, sono utilizzati materiali ecosostenibili. I ricercatori stanno lavorando anche all’aspetto del riciclo per rendere maggiormente sostenibili le batterie delle auto elettriche. Dunque, un progetto che sulla carta permetterebbe di aprire la strada a batterie più sicure ed ecologiche. Un attimo, legno nel pacco batteria… E la resistenza al fuoco?
NESSUN PROBLEMA, RESISTE ANCHE AL FUOCO
Altro vantaggio di questa struttura realizzata dai ricercatori dell’Istituto per la Sicurezza dei Veicoli dell’Università di Graz risiede nella resistenza al fuoco. Il sughero, infatti, è stato utilizzato come materiale isolante e se esposto a temperature estreme, si carbonizza, riducendo notevolmente la sua conduttività termica, proteggendo così i componenti interni. Per dimostrarlo, è stato condotto un test che ha simulato un incendio della batteria con un temperatura che ha raggiunto i 1.300 gradi. I risultati ottenuti dal sughero sono stati migliori di quelli ottenuti da soluzioni tradizionali. All’interno, il vano di Bio!Lib ha mostrato una temperatura di 100 gradi inferiore a quello riscontrata nel vano batteria standard in alluminio della Tesla Model S. Insomma, i ricercatori hanno dimostrato che potenzialmente questa soluzione da loro sviluppata può essere un’alternativa addirittura migliore di quella utilizzata oggi nelle auto elettriche.
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