Dongfeng produrrà davvero auto in Italia? Ecco chi è e i marchi del gruppo cinese
Chi è Dongfeng, il marchio cinese con cui il Governo sta trattando per un possibile investimento in Italia?

Il Governo italiano vuole portare un'altra casa automobilistica a produrre auto in Italia come parte del suo progetto di rilancio del settore automotive. Ne abbiamo parlato tante volte e sappiamo bene che si sta guardando con interesse ai marchi cinesi. In particolare, ultimamente è emersa la notizia che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy sarebbe in trattative avanzate con Dongfeng. I dettagli non sono noti ma si parla della possibilità che la casa automobilistica cinese vada a realizzare un impianto di produzione nel nostro Paese destinato a diventare l'hub per le sue attività nel Vecchio Continente. Si specula addirittura che lo Stato Italiano potrebbe essere attivamente coinvolto in questo progetto, se si arriverà alla sua definizione, attraverso una piccola partecipazione.
Ma chi è Dongfeng?
VENTO DELL’EST
Dongfeng, con sede a Wuhan, oggi è uno dei principali Gruppi automobilistici cinesi, con una storia che parte molto da lontano. Il significato del suo nome? "Vento dell'est".
Dicevamo, la sua storia parte da lontano in quanto è stata fondata nel 1969. La sua nascita è strettamente correlata ad una direttiva del presidente Mao Tse-tung facente parte del piano "Terzo Fronte", attraverso il quale si voleva proteggere la Cina da un'ipotetica invasione straniera.
Per questo, si iniziò ad investire molto nell'entroterra della provincia di Hubei. Tra le iniziativa portate avanti, proprio la realizzazione di una fabbrica che avrebbe costruito soprattutto veicoli commerciali che per lungo tempo sono stati effettivamente il baricentro delle sue attività.
Tra il 1978 e il 1985 sono avvenuti alcuni fatti importanti per la storia di questo costruttore. Infatti, Dongfeng fu trasformata in un'unica impresa gestita centralmente. Tutte le operazioni sono passate sotto il controllo di una singola entità commerciale. Inoltre, il Governo cinese dell'epoca accentrò all'interno della casa automobilistica la proprietà e la competenza di sei diverse aziende cinesi.
Verso la metà degli anni ottanta il suo patrimonio era triplicato rispetto a quello inizialmente concesso dallo Stato nel 1981. Nel tempo sono poi iniziate le collaborazioni con altre case automobilistiche. In particolare, nel 1992 fu costituita la prima joint venture con il Gruppo PSA. Fu così creata Dongfeng Citroen Automobile Company.
Il 1995 fu invece un anno difficile visto che Dongfeng entrò in difficoltà finanziaria. Per questo, nel 1999 fu costretto ad affrontare una ristrutturazione aziendale. Negli anni successivi, a partire dal 2003, sono poi state create ulteriori joint venture con Kia (Dongfeng Yueda Kia), Honda (Dongfeng Honda) e Nissan (Dongfeng Motor). Venendo a tempi più recenti, ricordiamo che il marchio cinese nel 2014 ha partecipato alla ricapitalizzazione di PSA Peugeot Citroen in difficoltà e con i conti in perdita, acquisendo il 14% della casa automobilistica francese.
Dongfeng ha chiuso il 2023 con un fatturato equivalente a 12 miliardi di euro. Ancora adesso, il costruttore è al 100% di proprietà del Governo cinese.
Il Gruppo Dongfeng oggi è composto da molteplici marchi tra cui Luxgen, Venucia, M-Hero, Voyah e Forthing. In particolare, interessante per il nostro Paese è Voyah visto che presto inizierà la commercializzazione di alcuni modelli elettrici di cui abbiamo parlato in passato.
Tra gli altri, sul nostro mercato sarà commercializzato Voyah Free, un SUV elettrico con 489 CV e un'autonomia di 600 km secondo il ciclo WLTP.